L’Oréal, digital in corsa (+64%)

L’Oréal archivia un primo semestre in leggera flessione, con un 11,7% di fatturato in meno per 13,07 miliardi di euro. L’utile operativo è sceso del 18,4%, mentre i profitti netti (esclusi gli elementi non ricorrenti) hanno raggiunto i 2,1 miliardi di euro rispetto ai 2,4 registrati nello stesso periodo del 2019. Il secondo trimestre si è chiuso con un calo dei ricavi più importante, pari al 19,4% per 5,85 miliardi.

L’andamento al ribasso dei conti tuttavia è stato alleggerito da due fattori: il balzo del 64,6% dell’e-commerce e, a livello geografico, le performance al rialzo del 17,5% della Mainland China. Nel mondo le aree che hanno accusato un decremento maggiore sono state l’America Latina (-25%), Africa più Middle East (-19,1%) e l’Europa occidentale (-15,6%)
La divisione Active cosmetics è riuscita a mantenere una crescita delle vendite del 6%. La Consumer products ha limitato l’impatto a -10,4% nonostante il peso del make-up che è stata la categoria che ha rallentato maggiormente. Le divisioni L´Oréal Luxe e Professional Products perdono rispettivamente il 14,9% e il 21,7%.

«Il gruppo ha mostrato grande capacità di ripresa durante questa prima metà del 2020, segnata dalla crisi della pandemia da covid-19. La nostra prima priorità è stata garantire la salute e il benessere dei dipendenti in tutto il mondo, proteggere i clienti e i fornitori con strumenti di credito e essere solidali con gli operatori sanitari mediante una donazione di oltre 15 milioni di unità di gel disinfettante per le mani e creme idratanti», ha sottolineato in una nota Jean-Paul Agon, presidente e ceo della società.«Di fronte alla chiusura di milioni di punti vendita, da parrucchieri, profumerie, grandi magazzini, ai negozi in aeroporto, ogni divisione ha dimostrato grande capacità di ripresa aziendale. Da aprile si sta progressivamente tornando alla crescita».

Il manager ha poi evidenziato la redditività raggiunta nel periodo in esame al 18%, quindi vicina al livello annuale del 2019, insieme al calo limitato dell’utile per azione.

«Ci avviciniamo a questa seconda metà con lucidità, fiducia e determinazione. Lucidità perché la crisi sanitaria globale purtroppo non è finita. Fiducia perché l’appetito dei consumatori per la bellezza è intatto, l’accesso ai punti vendita dovrebbe essere più semplice per il futuro e l’e-commerce continuerà a rafforzarsi», ha proseguito.«Stiamo intraprendendo un piano concentrato sul lancio di nuovi prodotti e su driver di business per stimolare il ritorno del consumo di prodotti di bellezza», ha concluso.

Fonte: mffashion.com

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