Havaianas raddoppia le vendite online. In Italia torna lo shopping in negozio

«Le vendite online, a livello globale, sono duplicate. In Europa sono cresciute di tre volte. Siamo consapevoli che questo boom sia dovuto al fatto che i negozi fisici erano chiusi e siamo fiduciosi che il canale retail, fatto di punti vendita e pop up stores, aumenti la lealtà verso il brand e umanizzi la nostra relazione con i clienti». A raccontare il successo dei prodotti Havaianas durante il lockdown è Roberto Funari, che ha preso le redini del gruppo Alpargatas nel 2019, assumendone il ruolo di ceo. E si è trovato a gestire il più grande gruppo calzaturiero brasiliano – che nel 2019 ha registrato ricavi lordi per 4,4 miliardi di real, oltre 700milioni di euro – in un momento decisamente complesso. Quello del Covid-19.

Con alle spalle un primo trimestre in leggero calo (con una perdita, in volume, del 21 per cento sui mercati internazionali) le vendite dei prodotti di Havaianas «percepiti come pratici, facili la pulire e igienizzare e confortevoli anche a casa» hanno comunque resistito. Il modello più venduto non è la classica flip flop: «È la Saint Tropez, un modello che abbiamo introdotto due stagioni fa e quest’anno abbiamo proposto in una collezione più completa. Le persone sembrano amarlo molto».

Sebbene i risultati migliori si siano avuti sul web, Funari ammette che, da solo, il canale digitale non basta: «Già prima del Covid avevamo sviluppato una serie di strategie per offrire soluzioni omnicanale ai clienti», precisa il ceo. Che non ha intenzione di cambiare radicalmente strategia a svantaggio dei punti vendita fisici: «Attualmente non ci sono chiusure di negozi in programma». I directly operated store di Havaianas a livello mondiale sono 466, mentre fuori dal Brasile sono 209, contro i 197 del primo trimestre 2019.

In Italia, il post lockdown sta registrando un andamento positivo:«Le vendite in negozio stanno andando bene, sembra che le persone vogliano avere un pizzico del loro vecchio modo di fare shopping dopo il periodo di lockdown che in Italia è stato molto severo. Le persone sono molto attente, mantengono le distanze e si stanno adattando a questo nuovo modo di fare acquisti ma, in generale, percepiamo quanto i consumatori siano felici di fare una passeggiata in città e fare un salto in negozio per vedere la collezione di persona».

E se da questa parte dell’Oceano, per ora, i contagi sono vistosamente diminuiti e si è ripartiti puntando a una nuova normalità, la situazione in Brasile – secondo paese più colpito al mondo – è ancora molto critica: ad oggi i contagi sono sopra quota 2,4 milioni e i morti più di 87mila. Il gruppo, fin da subito, si è schierato in prima linea contro il Covid-19, convertendo parte delle strutture alla produzione di Dpi. Molti di questi sono stati donati, come le 18mila paia di scarpe realizzate ad hoc per i medici negli ospedali di San Paolo.E non solo: «Attraverso l’Alpargatas Institute stiamo lavorando su due fronti per combattere gli effetti della pandemia: aiuto e salute alle comunità che hanno bisogno». Nel complesso il gruppo ha fatto donazioni per circa 40milioni di real brasiliani, oltre 6,5 milioni di euro, investendo anche nella divulgazione di informazioni corrette sul Covid-19, fornendo attrezzature alla Conexão Favela radio di Rio de Janeiro. «Per contribuire alla lotta contro le fake news», dice Funari.

Se il cammino attuale – di tutela della salute e della sicurezza – è stabilito, l’obiettivo per il futuro è «proteggere l’ecosistema dell’azienda, come la filiera e i retailer». Guardando sicuramente agli sviluppi del canale digitale e anche a segnali positivi che arrivano dall’Asia dove «le performance di alcuni Paesi sono cresciute in seguito alla riapertura dei mercati».

Fonte: ilsole24ore.com

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