Gdo Usa, Lucky California scommette sulla normalità con un nuovo format

Ha aperto i battenti lo scorso 12 maggio nella città californiana di Pleasanton il nuovo flagship store firmato Lucky California, proprietà dell’insegna Save Mart. Come scrive Grocery Dive, il nuovo punto vendita – che consiste nella ristrutturazione totale di uno store Lucky pre-esistente – unisce supermercato a ristorazione e guarda fiducioso al post-pandemia grazie a nuovi concetti di ristorazione e merchandising, verso un grocery store di prossima generazione.

Ed è proprio la “scommessa” dell’insegna su un futuro quanto mai vicino libero dalle restrizioni Covid-19 che costituisce forse la spina dorsale di questo format. Dopo un lungo periodo di lockdown e una pandemia che inevitabilmente ha avuto il suo impatto sulle abitudini di acquisto dei consumatori e nel mondo della Gdo – in USA come in Europa – la catena scommette sulla voglia della gente di tornare alla socialità pre-pandemia, e investe quindi su ristorazione in-store e spazi in presenza.

Ai tradizionali reparti del punto vendita con prodotti a scaffali e frigo vengono quindi affiancati spazi pensati per la condivisione: il risultato è uno spazio privo di “barriere”. Uno di questi è la zona “The Eatery” del negozio, che mette in campo un’ampia offerta di cucine e stili che riflettono i gusti della sua clientela: dal barbecue ai contorni tradizionali hawaiani, dal sushi fresco alle ciotole di noodle. “The Eatery” offre anche alternative fusion con influenze indiane, giapponesi e cinesi, oltre a burrito e ramen. Ampio spazio viene dato al tradizionale salad bar – grande classico statunitense minacciato dalla pandemia e ora prepotentemente di nuovo al centro – con ben 60 ingredienti con cui arricchire le insalate.

C’è poi l’area “The Drinkery” con patio esterno, che offre bevande durante tutto l’arco della giornata: dal caffè e tè del mattino ai frullati – anche take away – e alle bevande alcoliche dopo il lavoro. Chi aspetta ospiti per cena a casa e non ha troppo tempo a disposizione potrà invece rivolgersi all’isola del divertimento – “The Entertaining Island” -, area dello store dove è possibile scegliere piatti e contorni pronti, oltre a una selezione di vassoi personalizzabili a seconda delle esigenze della serata. In entrambe le aree, per ogni consiglio sull’offerta di birra e vino e sugli abbinamenti migliori ci si può sempre rivolgere ai mixologist in loco.

Ma uno degli aspetti più interessanti è rappresentato dalla “Demo station”: un’area di cucina in-store dove i clienti hanno la possibilità di assistere a performance gastronomiche di cuochi al lavoro, prendere ispirazione dalle ricette eseguite e acquistare gli ingredienti in kit pronti per riprodurre i piatti a casa. Uno spazio dedicato al grill offre alla clientela piatti grigliati al momento a base di carne, frutti di mare o verdure.

All’interno di queste aree, ben definite anche dal punto di vista grafico e architettonico attraverso scritte a caratteri cubitali, la componente e-grocery e la gestione online degli ordini sviluppata esponenzialmente durante la pandemia non viene affatto sminuita da questo approccio “in-store”, anzi.

Lucky California dimostra di saper fare tesoro delle esperienze accumulate nei mesi di pandemia – quando la catena ha visto raddoppiare gli ordini online – integrando le formule delivery all’interno di queste aree, come dimostra il layout stesso delle zone di vendita al pubblico. Tutti i piatti serviti nello store sono disponibili in home delivery tramite Uber Eats, Postmates e DoorDash, mentre per la spesa a domicilio è sempre possibile rivolgersi a Instacart.

In California sempre più store Lucky vengono ribattezzati Lucky California: negli ultimi sei anni, la casa madre Save Mart ha ridefinito in questo modo le insegne di 42 dei suoi 68 punti vendita firmati Lucky, ribadendo così la centralità della dimensione locale per il gruppo.

Fonte: fruitbookmagazine.it

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