Primark: risultati e obiettivi nel secondo piano di sostenibilità

Nel corso degli ultimi 12 mesi, Primark ha incrementato programmi e iniziative per ridurre l’impatto ambientale. La sostenibilità è tra gli asset del gruppo e continua a essere tra i valori principali su cui improntare lo sviluppo futuro. Esempio emblematico è la strategia Primark Cares che mira a fornire ai clienti una moda più green e accessibile a tutti. Quest’anno oltre la metà (55%) di tutti gli abiti venduti conteneva materiali riciclati o provenienti da fonti più sostenibili, rispetto al 45% dello scorso anno. Ciò è stato reso possibile anche grazie alla nuova collezione di prodotti circolari, con oltre tre milioni di capi venduti. Sono i numeri che emergono dal Sustainability and Ethics Progress Report, alla sua seconda edizione, nel quale sono descritti risultati e obiettivi.

“Questo secondo anno ha consolidato e accelerato i nostri impegni precedentemente assunti: ampliare e incorporare i principi, i programmi e i processi che ci porteranno fino al 2030 e oltre, riconoscendo al contempo tutto ciò che apprendiamo lungo il nostro percorso -afferma Lynne Walker, direttore di Primark Cares-. Ci siamo concentrati sul miglioramento delle competenze e sulla formazione dei nostri colleghi, che sono parte integrante del nostro modo di lavorare per dar vita a un cambiamento positivo nel nostro business. Un altro elemento fondamentale è come possiamo ispirare ed educare i nostri clienti e portarli con noi nel nostro percorso di cambiamento. Ciò include una maggiore trasparenza su dove e come vengono realizzati i nostri vestiti, i cambiamenti che stiamo apportando e cosa implicano per loro, le sfide e il ruolo che l’industria della moda e i clienti possono ricoprire in questo processo”.

I materiali green delle collezioni
Il cotone è la fibra più utilizzata da Primark nei suoi capi di abbigliamento. Quest’anno, il 46% degli indumenti in cotone venduti conteneva cotone organico, riciclato o proveniente dal Programma per il Cotone Sostenibile di Primark (PSCP), rispetto al 40% dello scorso anno. In questo contesto si inserisce TrusTrace, una piattaforma di tracciabilità e conformità, quest’anno implementata per aiutare a raccogliere dati provenienti dall’intera catena di fornitura dei prodotti, dalle materie prime al prodotto finito con l’obiettivo di gestire meglio la catena di approvvigionamento.

Quest’anno, inoltre, è stata presentata la prima collezione di prodotti circolari composta da 35 capi tra abbigliamento donna, uomo e bambino e incentrata su abiti basic del guardaroba come denim e jersey. Grazie a questa collezione sono stati venduti oltre tre milioni di unità di abbigliamento circolare. Parallelamente, Primark sta anche lavorando per formare sempre più dipendenti e fornitori sul design circolare.

Le altre attività
Primark ha ampliato i suoi laboratori di riparazione, con 100 workshop su come riparare e personalizzare i vestiti, organizzati in quattro mercati (Regno Unito, Irlanda, Francia e Paesi Bassi). Sono anche stati ampliati i test di lavaggio di durabilità estesa ed è stata attivata la collaborazione con gli esperti di Hubbub e l’Università di Leeds per sostenere uno studio che mira a comprendere i fattori che incidono sulla durabilità degli abiti e quale ruolo ricopre il prezzo nella durata di un indumento.

L’agricoltura
Anche i metodi di agricoltura hanno un ruolo importante in questo percorso. Infatti, dal 2013 Primark ha formato 299.388 agricoltori su metodi agricoli più sostenibili attraverso il Programma per il Cotone Sostenibile, in linea per superare l’obiettivo di 275.000 agricoltori entro la fine del 2023. Nuovi dati mostrano una riduzione del 26% nell’uso di pesticidi e del 35% di prodotti chimici fertilizzanti da parte degli agricoltori coinvolti nel Programma, portando così ad un aumento della resa del cotone tra gli agricoltori dell’8%.

Le persone
Non ultimo, l’aspetto lavorativo e salariale che si inquadra in questa linea di sostenibilità. Per fornire un salario dignitoso per i lavoratori all’interno della sua catena di approvvigionamento, Primark sta facendo leva sul Fair Compensation Toolkit della Fair Labor Association per raccogliere dati sui salari nelle fabbriche di Bangladesh, Cambogia, India e Turchia. Primark ha aiutato i lavoratori della sua catena di fornitura in India a comprendere meglio i loro diritti attraverso il Programma My Life in oltre 7 stabilimenti. Queste fabbriche impiegano oltre 4.000 lavoratori. Il programma di sviluppo delle competenze di Primark Sudokkho è stato implementato in 17 stabilimenti.

Fonte: gdoweek.it

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