Prada pensa alla riapertura. Bertelli: «Ci faremo trovare pronti»

«Dobbiamo farci trovare pronti». Parola di Patrizio Bertelli, che ha scritto agli oltre 2mila lavoratori degli stabilimenti di Terranuova e della provincia di Arezzo, spiegando che il gruppo Prada – costretto a rimanere fermo fino a maggio a causa del lockdown – sta già programmando per la ripresa del lavoro con nuovi accorgimenti e motivazioni.

I dipendenti di Prada (tutti attualmente in cassa integrazione) torneranno al lavoro con un kit già predisposto dall’azienda: due mascherine a testa al giorno, più due paia di guanti. Il gel, accanto alla postazione. Previsti anche termometri per misurare la temperatura all’ingresso in fabbrica.

Con la riapertura delle attività industriali, in base a quanto riferito dalla stampa locale, è prevista una presenza del personale più contenuta nelle aree produttive e di magazzino, con turni ad hoc per evitare affollamenti e assicurare le distanze di sicurezza.

Bertelli, come altri colleghi imprenditori, sperava di poter accendere i motori delle fabbriche già questa settimana, per assecondare le richieste del mercato, a cominciare dalla Cina, che sta dando segnali di recupero.

Fonte: fashionmagazine.it

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