Scalo Milano cancella l’affitto di aprile e rimanda quelli di maggio e giugno

È il primo esempio e speriamo venga presto seguito da altri gruppi, aziende, singoli locatari o proprietari di immobili occupati da esercizi commerciali di ogni tipo e in ogni zona delle nostre città, piccole, medie e grandi. Perché l’idea che sta alla base della scelta di Scalo Milano Outlet & More di cancellare il canone di locazione di aprile e di spostare il pagamento di quelli di maggio e giugno a dicembre è che ognuno, in questa situazione di emergenza, deve fare la sua parte. Il che significa fare la sua parte di sacrificio. Viene in mente la massima benedettina: se si può, si deve. Scalo Milano, può, perché, come spiega l’ad Davide Lardera, il centro commerciale viene da un ottimo 2019 e continua ad avere una visione positiva sull’andamento dell’intero 2020.

Decisione condivisa
La scelta di Scalo Milano, che si trova a Locate Triulzi, a 15 minuti da Milano, è stata ovviamente presa in accordo con gli azionisti, il gruppo Lonati dell’omonima famiglia di industriali e imprenditori bresciani, leader di mercato nella produzione di macchinari tessili . «Questo provvedimento spiega Lardera – dimostra la lungimiranza e il senso di responsabilità della famiglia Lonati. È un investimento importante con un obiettivo chiaro: offrire un aiuto concreto ai negozi di Scalo Outlet & More per affrontare serenamente la ripresa nei prossimi mesi. Per ripartire serviranno le energie di tutti e mai come in questo momento crediamo che investire sullo spirito di squadra sia la scelta imprenditoriale più saggia per rinforzare relazioni di lungo periodo».

Un centro commerciale “in pausa”. Ma non del tutto
L’ad di Scalo Milano, il cui fatturato aggregato nel 2019 era cresciuto del 34% sul 2018, conferma naturalmente che ogni attività commerciale è ferma dal 12 marzo, come da Dcpm che ha disposto il lockdown della Lombardia. E precisa: «La necessità del provvedimento non è in discussione – dice Lardera –. Per tutelare le persone che lavorano a Scalo Milano e i clienti avevamo deciso la chiusura addirittura un giorno prima del provvedimento governativo. Anche in questo caso, fu una decisione presa in accordo con la famiglia Lonati e comunicata a tutti i locatari, non senza attirarci critiche e malumori. E persino qualche lettera da studi legali. Alla luce di quello che è successo e sta succedendo, credo che nessuno tra quelli che quel giorno, l’11 marzo, protestò, oggi lo rifarebbe». Sono quindi tre settimane che l’ad di Scalo Milano, il suo team di collaboratori e chi è impiegato nei negozi, nei ristoranti e in alcuni dei servizi offerti dal centro, può lavorare solo da casa. «Molti di noi possono usare la tecnologia per portare avanti progetti di lavoro e contatti con colleghi esterni. Più difficile ovviamente trovare un’alternativa alle attività di vendita o di ristorazione – sottolinea Lardera –. Per questo abbiamo organizzato dei corsi via web di formazione. È un modo per continuare a sentirci una comunità e per dare a tutti la sensazione che guardiamo al futuro, ai progetti che avevamo già avviato e sui quali continuiamo, tutti a lavorare».

Le prospettive per il 2020 e oltre
I primi due mesi dell’anno erano andati molto bene: il fatturato degli oltre 150 negozi monomarca e dei 15 ristoranti di Scalo Milano era cresciuto del 23% rispetto allo stesso periodo del 2019. «Per l’intero anno avevamo previsto una crescita del 25%, ma grazie ai numeri di gennaio e febbraio pensiamo di chiudere l’anno in linea con lo scorso esercizio – spiega Lardera –. Molto certo, dipenderà da quando potremo riaprire e con che ritmi si tornerà alla normalità, ma sono ottimista».

Essere a cielo aperto come vantaggio competitivo
L’amministratore delegato di Scalo Milano sa ovviamente che le persone torneranno con molta cautela a fare acquisti, ma il centro commerciale di Locate Triulzi ha un vantaggio: è all’aperto. «Farà sicuramente meno paura frequentare un luogo così rispetto ad altri centri – dice Lardera –. Poi, certo, seguiremo ogni cautela nel decidere quante persone possono entrare contemporaneamente nei singoli negozi e presteremo la massima attenzione alla distanza di sicurezza tra persone e, per i ristoranti, tra i tavoli. Ma credo anche che dopo un periodo di isolamento così difficile dal punto di vista psicologico, le persone avranno voglia di farsi piccoli o grandi regali. E qui abbiamo un altro vantaggio, i prezzi da outlet».

Shopping di turisti
Scalo Milano ha puntato molto, negli anni scorsi, sul bacino di clienti di Milano, città metropolitana e Lombarda. I turisti, anche quelli extra Ue, fanno parte dei progetti futuri. «Ci stiamo lavorando da tempo e continueremo a farlo, ma in vista della ripresa anche il fatto di avere una clientela locale è un vantaggio. Il turismo e lo shopping legato al turismo, purtroppo, avranno una ripresa più lenta. Contiamo però, specie in vista dell’estate, su un turismo italiano – conclude Lardera –. Sarà con ogni probabilità una stagione in cui preferiremo mete domestiche a viaggi e vacanze esotiche».

Le donazioni per l’emergenza
La responsabilità e solidarietà del gruppo Lonati era già testimoniata da due donazione: la Lonati spa ha elargito 2omila euro ad AiutAMOBrescia e Scalo Milano Outlet & More, ha devoluto 50mila euro all’ospedale Sacco di Milano.

Il profilo di Scalo Milano Outlet & More
Scalo Milano è diventata realtà grazie a un investimento di 200 milioni di euro, di cui 25 milioni per la riqualificazione ambientale e di potenziamento delle infrastrutture sul territorio.
L’outlet è composto da 150 negozi monomarca, di cui 15 ristoranti, di importanti brand italiani e internazionali: da Karl Lagerfeld a Nike, da Tommy Hilfiger a Levi’s, fino a Cavalli Class. All’offerta outlet, con sconti dal 30% al 70% tutto l’anno, si affiancano anche le nuove collezioni a prezzi di listino. Uno degli elementi che rendono unica l’offerta di Scalo Milano è la presenza di un’area Design con showroom monomarca che comprendono, tra gli altri, Kartell, Calligaris, Alessi, Scavolini.
L’outlet si sviluppa su un’area di 35mila metri quadri , inserita all’interno del Parco Agricolo Sud, ed è il risultato della riqualificazione degli spazi industriali dell’ex stabilimento Saiwa. Grazie a un ulteriore investimento di 5 milioni di euro, nel giugno 2019 è stata inaugurata una nuova via dello shopping che comprende 22 nuovi store. Dall’apertura, il centro ha creato 700 posti di lavoro (diretti) e se contiamo l’indotto circa 900 e che a pieno regime occupa all’incirca 1.500 persone. Scalo Milano è facilmente raggiungibile: con il passante ferroviario S13, in auto tramite la Tangenziale Ovest di Milano uscita 8 – Val Tidone direzione SS 412, o con servizio quotidiano di shuttle bus con partenza da P.zza della Repubblica, 3 angolo Via Turati (edicola).

Fonte: ilsole24ore.com

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