Rivoluzione green della supply chain: Sopra Steria al lavoro per un modello tecnologico di riferimento

Ridurre l’impatto ambientale è l’obiettivo primario delle aziende del settore lusso. A fissare i target sono le istituzioni e il mercato. Sopra Steria avvia un progetto di ricerca dedicato.

La sostenibilità entra a pieno titolo nelle strategie delle aziende e nei target di interesse degli investitori del settore fashion & luxury, tracciando direttive di sviluppo che non si limitano all’ambito ambientale. Il concetto di sostenibilità si è infatti allargato e si parla sempre più di Environmental, Social and Governance (ESG), e di rating ESG in particolare, come di uno strumento di valutazione della qualità e del successo di un’azienda. Lo sa bene Sopra Steria, player europeo attivo nella consulenza, nei servizi digitali e nello sviluppo software, che non solo si impegna a raggiungere le zero emissioni entro il 2028, ma si candida a partner delle realtà che vogliono misurare e ridurre il loro impatto tramite una digitalizzazione efficace dei processi. L’impegno di Sopra Steria per il raggiungimento della carbon neutrality si inserisce nella volontà dell’azienda di fare della tecnologia digitale un acceleratore della transizione energetica e, più in generale, una fonte di opportunità e di progresso per tutti.

L’accelerazione digitale gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di una società sostenibile perché è in grado di produrre un cambiamento della cultura, della società e dell’economia. L’industria dell’abbigliamento è una delle più inquinanti al mondo. Oggi una rivoluzione green della supply chain non è solo una direttiva fondamentale per lo sviluppo, ma ha un valore economico. “Sostenibile” come attributo di prodotti e catene di approvvigionamento è un dato che può favorire le vendite. “Il ruolo di Sopra Steria in questo ambito – ha raccontato Roberto Balzerani, Direttore della Divisione Innovazione di Sopra Steria – è il supporto alle aziende nella digitalizzazione dei processi, migliorando parametri specifici per ogni singolo cliente. Sappiamo che parte di questa evoluzione sostenibile può essere supportata dallo studio dei dati, che aiutano a individuare, correggere e prevenire gli sprechi. Il digitale è uno degli strumenti alla base dell’ottimizzazione, ma implica a sua volta un consumo importante di risorse. La nostra azione sta ad esempio nel potenziamento dell’utilizzo del cloud, ma anche nella proposta di tecnologie di ultima generazione”. Il concetto di eco-innovation, ad esempio, abbraccia tutte le applicazioni innovative delle tecnologie digitali che riducono l’uso di risorse naturali e il rilascio di sostanze nocive, inclusi i gas serra, attraverso l’intero ciclo di vita di prodotti, servizi o sistemi. Sono molteplici le applicazioni della tecnologia digitale che hanno dimostrato di essere efficaci nella realizzazione di uno sviluppo sostenibile: dal cloud computing all’intelligenza artificiale, dalla blockchain ai digital twin (modelli virtuali o repliche digitali di oggetti fisici usati, ad esempio, per prevedere il funzionamento di un prodotto) e al data sharing.

“La prima necessità – ha aggiunto Enrico Cantoni, Direttore della Divisione Retail, Fashion & Industria di Sopra Steria – è la misurazione, così da poter individuare in quali punti la filiera registra i maggiori picchi di consumo. Cambiare i processi per le aziende del Fashion&Luxury potrebbe essere difficilmente praticabile dal punto di vista economico; occorre quindi essere pragmatici e identificare le priorità sulle quali agire e le modalità. In molti casi inoltre esistono già pratiche virtuose che possono essere valorizzate. Attraverso un progetto di ricerca che coinvolgerà una prestigiosa università e diverse aziende, stiamo valutando lo stato dell’arte e procederemo alla creazione di un modello di business operativo, un modello di riferimento, che sia in grado di modernizzare la supply chain. Si consideri inoltre che c’è una normativa internazionale in evoluzione che impone un adeguamento a tutti i player”. Quello del tessile abbigliamento è un sistema industriale diversificato, che copre diverse catene di valore e diversi tipi di prodotto, e che impiega, solo nell’Unione Europea, oltre 1,5 milioni di persone. Le aziende, per essere più green, sono al lavoro su hard element come le materie prime, i cicli produttivi e le condizioni di lavoro. “La digitalizzazione dei processi e la riduzione della carbon footprint sono quello che il consumatore e il mercato chiedono ai brand e ai produttori – ha aggiunto Cantoni -. Il cliente finale ha maturato una maggiore sensibilità rispetto al tema e chiede trasparenza. Il nostro progetto di ricerca non vuole essere solo un paradigma a livello teorico, ma ci affiancheremo alle aziende per esplorarne subito le applicazioni pratiche. Bisogna agire in modo strutturato rispetto al tema ambientale: lo chiedono le istituzioni, il mondo della finanza e gli stessi consumatori”. Quanto all’obiettivo interno di Sopra Steria, il Gruppo ha ribadito le priorità del suo programma ambientale: mantenere il programma di carbon neutrality di tutti i suoi uffici, data center e viaggi di lavoro; accelerare l’approccio alla sobrietà digitale, in particolare selezionando le infrastrutture e le tecnologie che soddisfano gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo e dei suoi clienti; sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie per sviluppare soluzioni innovative per l’ambiente e per il clima.

Fonte: pambianconews.com 

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