Portatili green, gaming per l’apprendimento ed e-bike intelligenti. Così Acer innova con sostenibilità

Sfide complesse richiedono soluzioni vincenti e articolate. Sono quelle che Acer si è impegnata a mettere in campo per attualizzare valori e mission aziendali di fronte all’esigente partita dell’innovazione e della sostenibilità. Un impegno “tangibile ed esteso a 360°”, spiega a Forbes.it Angelo D’Ambrosio, general manager Acer South Europe, che spazia “dagli stabilimenti produttivi alla logistica, da prodotti e packaging ecosostenibili fino allo smaltimento dei rifiuti, nel pieno rispetto dei principi di economia circolare”. Per un “commitment” che, tiene a precisare, “è reso possibile grazie alla collaborazione e all’impegno costante di stakeholder e dipendenti, che ci aiutano ogni giorno a fare piccoli passi per raggiungere grandi risultati, su ogni fronte”. E con un nuovo obiettivo “ambizioso e sfidante”: l’adesione al RE100, che prevede l’utilizzo di energia 100% rinnovabile entro il 2035. Perché “Siamo convinti che la vera innovazione non possa prescindere dall’attenzione e dalla salvaguardia dell’ambiente”.

Un percorso che, di recente, si è tradotto nel lancio sul mercato di Aspire Vero, un notebook portatile pensato per minimizzare l’impatto sull’ambiente sia nel processo di produzione, sia durante il ciclo di vita. “Il modello più recente”, osserva Luca Bendazzoli, head of consumer business & marketing, “è composto per oltre il 60% da plastica riciclata (Pcr) – il più alto utilizzo ad oggi nel mercato – ed è stato pensato per durare nel tempo senza essere sostituito dopo pochi anni, essendo facilmente aggiornabile e riparabile”. Dal punto di vista delle performance, Aspire Vero monta processori Intel di ultima generazione e gode della certificazione Intel Evo, “una garanzia che qualifica i dispositivi dotati dei più alti standard tecnologici del settore”, sottolinea.

Aspire Vero non è destinato a rimanere un progetto isolato: “È il pioniere di una filosofia che accompagnerà Acer in tutte le scelte strategiche dei prossimi anni”. Del resto, prosegue Bendazzoli, “già oggi la linea di prodotti Vero si è ampliata abbracciando diverse categorie di business: dai laptop dedicati al mondo professionale, ai pc fissi, ai monitor e a gadget di uso quotidiano, come mouse, cuffie e tastiere”. Mentre più in generale, Acer “già da tempo si è impegnata in una serie di sfidanti obiettivi (in linea con i Sustainability goals delle Nazioni unite) da raggiungere già entro il 2025, volti a ridurre l’impatto sull’ambiente. Tali impegni si traducono da un lato nella scelta di una transizione energetica che vada sempre più verso fonti rinnovabili e, dall’altro, e nell’integrazione di una percentuale di plastica riciclata in un numero sempre maggiore di prodotti”.

Per quanto esigenti siano le sfide legate alla sostenibilità nel settore dell’innovazione tecnologica, Acer, ha voluto anche mettersi alla prova esplorando una nuova direzione, quella della e-mobility. Non tanto e non solo perché, confida Bendazzoli, il mercato dell’It abbia “raggiunto ormai una sua maturità dal punto di vista della domanda”, quanto perché “si è deciso di sfruttare le competenze sviluppate in tanti anni per dare vita a linee di prodotto alternative che seguano però le stesse linee guida che da sempre accompagnano l’azienda nelle scelte strategiche: innovazione tecnologica e sostenibilità”, appunto.

In questa direzione è stata sviluppata la nuova linea di prodotti di mobilità elettrica, nata nel 2023 con il lancio nel mercato dei monopattini e che si svilupperà nel 2024 con l’arrivo delle bici elettriche ad altissimo contenuto tecnologico. Il prodotto flagship, che si chiama Ebii, è stato presentato alcune settimane fa a Parigi con un evento dedicato: “Si tratta di una city bike dotata di intelligenza artificiale che si adatta al comportamento e alle modalità d’uso dell’utente che la utilizza”. Ulteriore step dopo il debutto dell’e-scooter Es Serie 5, in un mercato, quello della smart mobility, anch’esso in costante evoluzione, caratterizzato da consumatori con esigenze sempre diverse e sensibilità sempre crescente verso tematiche come la sostenibilità.

Le partite “complesse”, però, non hanno mai intimorito Acer, assicura Gianluca D’Angelo, head of consumer sales and distribution, ogni giorno alle prese con le tendenze e le fluttuazioni del mercato principale di riferimento: “Nel 2023 il pc ha registrato un calo di oltre il 20%, meno di quanto tutti gli attori, dai player endemici alle società di market intelligence, avessero previsto. Questo delta tra stime ed effettive performance di mercato è da imputare a diversi fattori contingenti, come inflazione e vicissitudini geopolitiche che hanno caratterizzato gli anni post pandemia. Proprio quest’ultima ha accelerato il processo di digitalizzazione in Italia, responsabile di un importante aumento della domanda tra il 2020 e il 2021 e di una fisiologica contrazione negli anni successivi”. Il risultato? “Canale e industria si sono trovati a gestire una situazione di overstock, una quantità di dispositivi destinati alla vendita superiore alla domanda corrente, che ha innescato un equilibrio non ottimale”, illustra D’Angelo. “Per dirla con John Nash, una sorta di Teoria dei Giochi dove la leva più forte e strategica da usare è diventata il prezzo. Questo è un paradosso, nell’era dell’inflazione, in cui i prezzi dei beni sono aumentati mediamente del 6%”. Ulteriore eredità scomoda del covid-19, conclude, “è l’aumento dei costi di materie prime, componenti e logistica. Per riassumere, possiamo dire che nel 2023 la catena del valore si è compressa: minori margini per l’intero indotto”.

Una situazione che dovrebbe andare, almeno parzialmente, risolvendosi, se è vero che, prosegue nell’analisi l’uomo a capo delle vendite consumer e della distribuzione, “nei prossimi mesi ci aspetta un mercato stabile, in linea con i numeri del 2023. Prospettiamo livelli di stock proporzionati alla domanda, questo dovrebbe evitare di fare incorrere i player del mercato in problematiche di overstock. Di conseguenza canale e industria potranno mettere a terra strategie commerciali più di medio e lungo termine, finalizzate ad aumentare la willingness to pay dei consumatori, incrementando così la catena del valore e la profittabilità dell’intero indotto”. Per il 2024, inoltre, l’azienda si attende “un aggiornamento dei dispositivi acquistati durante la pandemia, anzi – precisa D’Angelo –, la notizia positiva è che si è creata una platea digitalizzata decisamente più ampia del periodo pre-pandemico, quindi ci aspettiamo numeri in crescita negli anni futuri. Acer cercherà di intercettare la domanda offrendo dispositivi sempre più eleganti, performanti, sostenibili e all’avanguardia, di pari passo con la diffusione sempre più capillare dell’intelligenza artificiale”.

Forte è infine il processo di transizione che stanno attraversando sia il mercato professionale sia il mondo della formazione e delle scuole, incentivato peraltro dalle istituzioni con le risorse del Pnrr e di Scuola 4.0. In particolare, osserva Alessandro Barbesta, head of sales and marketing commercial & education di Acer, “i professionisti richiedono dispositivi adeguati alle loro esigenze di mobilità: performanti, leggeri, sicuri ed eleganti”; una domanda a cui Acer “risponde con device sempre più innovativi, caratterizzati da componenti di ultima generazione e tecnologie all’avanguardia, finalizzati a garantire la sicurezza dei dati e efficientare il lavoro da remoto, per esempio grazie alla tecnologia Acer PurifiedVoice, che si avvale dell’intelligenza artificiale per ridurre i rumori di sottofondo e facilitare call e riunioni da remoto”. Mentre il mondo scolastico “sta ricevendo un prezioso supporto economico per la digitalizzazione e per l’adeguamento delle aule grazie al Pnrr”. Dato estremamente positivo, perché “scuola e istruzione rappresentano il futuro della nostra Nazione, pertanto è fondamentale un’integrazione sempre più capillare della tecnologia nella didattica tradizionale – affiancata da modalità più innovative e rivoluzionarie”.

Su questo fronte Acer crede molto nel game based learning, ossia, spiega Barbesta, “nell’utilizzo del videogioco come strumento per favorire l’apprendimento e lo sviluppo di importanti soft skills”, una nuova modalità utile a “garantire agli studenti formazione e competenze adeguate alle esigenze di un mondo che evolve continuamente. Acer, che da sempre studia ed ha a cuore le esigenze degli studenti e dei docenti, si impegna ogni giorno per garantire strumenti tecnologici innovativi e all’avanguardia, pensati appositamente per il mondo scolastico”. Innovazione, dunque, ma anche tradizione. Perché, tiene a sottolineare Barbesta, “sia in ambiente Windows sia Chrome, i pc Acer sono sicuri, performanti, versatili (con display touchscreen e convertibili). Caratteristica distintiva di alcuni device Acer for Education poi è il design robusto e conforme allo standard militare (MIL-STD 810H), che permette di resistere a urti e usura quotidiana degli studenti di ogni età, oltre a garantire protezione dai versamenti accidentali di liquidi”.

Recentemente Acer ha introdotto anche “innovative tecnologie 3D (Spatial Labs) senza uso di supporti visivi, che offrono una didattica immersiva e interattiva”, conclude Barbesta. “Un’ampia gamma di prodotti che include, oltre ai computer, anche monitor, proiettori e accessori, per un’offerta completa in grado di soddisfare le diverse esigenze scolastiche e consentire la transizione digitale”. Senza dimenticare, da ultimo, l’attenzione alla sostenibilità anche in ambito educativo, “con un fil rouge che abbraccia i prodotti e si estende anche ad iniziative esclusive, tra cui il progetto Acer for Education Forest, in partnership con Treedom, che prevede la piantumazione di un albero per ogni classe scolastica che partecipa al programma”.

Fonte: forbes.it

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