L’AI Generativa nel Fashion Retail: Il Futuro del Visual Merchandising

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Il negozio fisico mantiene una centralità strategica nel panorama del fashion. Anche in uno scenario di crescente mediazione dei canali online, il punto vendita resta un canale chiave per il contatto diretto con il pubblico. È un luogo dove la relazione umana, supportata dalla tecnologia, continua a essere protagonista. Oltre la transazione commerciale, il negozio funge da presidio culturale e sociale, contribuendo a vivacizzare i territori e a incarnare l’identità del brand.

Saper tenere il passo con le aspettative sempre più evolute dei consumatori è diventata una sfida, soprattutto nel momento in cui i player online sono sempre più efficienti e trasversali nell’offerta.
In questo contesto la necessità di offrire un’esperienza d’acquisto sempre più esperienziale eleva significativamente l’importanza e l’impatto del visual merchandising (VM) sulla performance e il successo del negozio fisico. Spesso, però, la sua efficacia è difficile da quantificare, e la diffusione rapida di buone pratiche attraverso la rete di negozi può presentare delle sfide.

In risposta a queste esigenze emergenti, soluzioni tecnologiche avanzate stanno guadagnando terreno. Un esempio è RETLAY, una piattaforma che si sta affermando come punto di riferimento tra gli operatori del settore. Questa è una piattaforma pensata per connettere il VM direttamente ai risultati di business. Permette di progettare, pianificare, simulare e controllare le esposizioni nei punti vendita, monitorando visibilità, vendite e coerenza con gli obiettivi definiti. RETLAY è già in uso presso importanti nomi del settore come Moncler e marchi di punta del gruppo LVMH.

Nel 2025 RETLAY evolve ulteriormente grazie all’adozione dell’ AI generativa che adatta le linee guida di visual merchandising ai contesti specifici di ogni punto vendita, considerando fattori come lo stock disponibile, i prodotti prioritari e le caratteristiche uniche di ogni spazio. Questo approccio consente ai visual merchandiser di concentrarsi maggiormente sulla creatività, con una notevole riduzione dei tempi operativi. L’intelligenza artificiale non si limita alla generazione di layout; svolge anche un ruolo di ottimizzazione. Valuta la coerenza tra gli obiettivi di vendita e l’allestimento, suggerendo modifiche per valorizzare i prodotti strategici. Monitora costantemente la corrispondenza tra il progetto di visual merchandising e la sua implementazione reale in negozio, segnalando eventuali incongruenze tramite l’analisi automatizzata delle immagini.

L’adozione di tali tecnologie semplifica i flussi di lavoro e può contribuire all’ottimizzazione del budget. Si osservano benefici tangibili, quali una maggiore visibilità dei prodotti, decisioni operative più rapide e un migliore allineamento dei team. In generale, le soluzioni basate sull’AI generativa nel retail mirano a ottimizzare i costi, aumentare le vendite, rafforzare l’identità visiva del brand e migliorare l’esperienza del cliente. Il mercato globale dell’AI nel retail è previsto in crescita significativa, passando da 5,79 miliardi di dollari nel 2021 a 45,74 miliardi entro il 2030. Piattaforme di questo tipo stanno trasformando i dati in azioni concrete e automatizzate, contribuendo a rendere il retail più efficiente e coinvolgente.

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