In Bangladesh patto per un nuovo recycling scheme

Noti marchi di moda e abbigliamento come H&M e C&A si sono schierati a sostegno di un’iniziativa, in Bangladesh, che mira a utilizzare più materiali riciclati nella produzione di abbigliamento e a ridurre significativamente le emissioni di riscaldamento del pianeta in fase produzione, entro il 2030. Battezzata Circular Fashion Partnership, l’iniziativa riunisce più di 30 marchi internazionali, aziende che si occupano del riciclo di materiali in Bangladesh e produttori di abbigliamento, in una spinta a riutilizzare i rifiuti tessili delle fabbriche di moda per creare nuovi prodotti. “In caso di successo, l’iniziativa potrebbe essere replicata in altri Paesi, come l’Indonesia e il Vietnam, e contribuire a ridurre le emissioni dell’industria della moda in senso lato”, ha spiegato a Reuters la Global Fashion Agenda (Gfa), ente senza scopo di lucro che guida il nuovo schema.

Nel 2018, le emissioni di gas serra del settore hanno superato i 2 miliardi di tonnellate, una cifra che deve essere dimezzata entro il 2030, per essere in linea con gli obiettivi climatici globali.

Secondo una ricerca condotta, nel 2020, da Gfa e McKinsey & Company, l’industria della moda produce il 4% delle emissioni globali legate al riscaldamento climatico (pari alle emissioni annuali combinate di Francia, Germania e Regno Unito) e deve intensificare i suoi sforzi per allinearsi all’accordo di Parigi.

“La partnership – conclude Reuters – ridurrebbe le emissioni di carbonio dalla produzione di abbigliamento e la domanda di materie prime, che includono combustibili fossili, riducendo la quantità di rifiuti e aumentando l’uso di materiali riciclati rispetto a materiali vergini”.

Fonte: pambianconews.com

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