Flower Burger fa poker a Milano. E va all’estero

Flower Burger punta all’espansione in Italia e all’estero. Il format dell’hamburger vegano ha aperto lo scorso 7 maggio il suo quarto punto vendita milanese in Corso Garibaldi 34, un negozio a due livelli con un totale di 50 coperti e un dehors davanti alle tre vetrine. Ma lo store milanese è solo uno step nel piano retail che il brand ha stilato a medio-lungo termine.

Entro la fine del 2021, infatti, è prevista l’apertura di altri 5 locali nei punti di interesse della penisola e all’estero. L’azienda, guidata dal fondatore Matteo Toto, tra qualche settimana inaugurerà la sede di Amsterdam. Si tratta della prima apertura diretta in Europa: un tassello importante del piano di internazionalizzazione iniziato due anni fa con le aperture in franchising a Marsiglia e Londra.

Ma non è tutto, perché Flower Burger strizza l’occhio anche oltreoceano: inaugurerà in questi giorni, infatti, la prima ghost kitchen fuori dal territorio europeo, precisamente a Culver City – Los Angeles. La piazza americana è fondamentale per l’espansione del brand e si focalizzerà inizialmente su una proposta esclusivamente in delivery per poi inaugurare uno store fisico entro la fine del 2021 e un totale di 28 locali in 4 anni.

“Il 2020, ovviamente, non si è concluso bene: a causa del Covid-19 abbiamo perso il 30% rispetto al 2019”, ha raccontato Toto. “Non appena siamo tornati in zona gialla, invece, i numeri sono ripartiti subito grazie ai clienti molto fidelizzati. In questi primi mesi del 2021 stiamo facendo +5% rispetto al 2019, ho grande ottimismo per quest’anno”.

“Abbiamo cercato di essere resilienti il più possibile, andando alla ricerca di location e di partnership, sia in Italia che in Europa, per fare delle nuove aperture non appena la situazione si fosse stabilizzata. Abbiamo utilizzato quest’anno per migliorarci internamente, fare ricerca sul prodotto e pianificare il futuro”, ha concluso Toto.

Fonte: pambianconews.com 

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