Essilux-GrandVision: ok condizionato dall’Europa

L’ennesimo salto dimensionale di EssilorLuxottica può prendere forma. Dopo mesi di indagine, infatti, l’Antitrust Ue ha concesso il via libera condizionato all’acquisto della catena GrandVision. Un’operazione che era stata valutata 7,2 miliardi e che avrebbe dato il dominio pressoché assoluto in Europa al gruppo italo-francese, quotato a Parigi e già leader mondiale del settore occhialeria.

La Commissione Europea «ha approvato, ai sensi del Regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di GrandVision da parte di EssilorLuxottica. L’approvazione è condizionata al pieno rispetto degli impegni offerti» dal gruppo che ha nella Delfin di Leonardo Del Vecchio il primo, solido azionista con il 32% del capitale.

«EssilorLuxottica offre marchi leader di prodotti di occhiali, come Ray-Ban, mentre GrandVision è uno dei principali rivenditori di ottica in Europa. La nostra indagine approfondita ha dimostrato che, acquisendo una maggiore impronta di vendita al dettaglio, EssilorLuxottica avrebbe potuto degradare l’accesso di ottici rivali ai prodotti di occhiali a marchio EssilorLuxottica in Belgio, Italia e Paesi Bassi. Ciò significherebbe meno scelta e occhiali più costosi per i consumatori di quei paesi. I rimedi proposti da EssilorLuxottica affronteranno questo rischio assicurando che la concorrenza a livello di vendita al dettaglio di ottica rimanga vivace a livello nazionale ea vantaggio dei clienti in questi Paesi», ha commentato il vicepresidente esecutivo Margrethe Vestager, al termine dell’indagine avviata nel febbraio di un anno fa e che ha visto coinvolti dalla Ue 4.300 operatori del settore su scala contintale, i rivenditori competitor delle due aziende oggetto dell’operazione.

Nella sua valutazione la Commissione «ha tenuto conto della misura in cui le società sono presenti a ciascun livello della catena di approvvigionamento, della misura in cui i dettaglianti hanno fornitori alternativi e credibili a cui rivolgersi in quei Paesi, della percentuale di negozi che vendono i più importanti marchi EssilorLuxottica in quei Paesi e la reazione attesa dei consumatori. La Commissione ha inoltre condotto modelli economici per valutare l’incentivo dell’entità risultante dalla concentrazione ad aumentare i prezzi all’ingrosso che applica ai concorrenti al dettaglio, nonché il suo incentivo ad aumentare i prezzi al dettaglio che applica ai consumatori nei propri negozi», si legge ancora nella nota comunitaria.

La decisione del via libera condizionato è legato, in particolare, alla presenza e al ruolo dominante del nascente gruppo in tre mercati: Belgio, Italia e Paesi Bassi. «In tutti questi paesi l’entità risultante dalla fusione avrebbe la capacità e l’incentivo a sfruttare la sua importante posizione nella fornitura all’ingrosso di montature per rendere più difficile per i rivenditori concorrenti l’accesso agli occhiali prodotti e distribuiti dall’entità risultante dalla fusione, ad esempio riducendo la scelta o aumentando prezzi applicati ai rivenditori per i telai. Ciò indebolirebbe la concorrenza su questi mercati e, in ultima analisi, porterebbe a prezzi più elevati o una minore scelta per i consumatori».

Nello specifico, poi, per il mercato italiano, il colosso che nascerà dall’integrazione tra Essilux e GrandVision, «l’operazione riunirebbe inoltre i due maggiori dettaglianti operanti nel mercato tramite catene, creando così il più grande player nel mercato della vendita al dettaglio di ottica, quasi tre volte più grande del secondo player. Ciò indebolirebbe notevolmente la concorrenza nel mercato italiano, danneggiando in ultima analisi i consumatori».

Così, la società italo-francese guidata dal ceo Francesco Milleri dovrà cedere 174 negozi in Italia, compresa l’intera catena VistaSì e i 72 negozi di GrandVision. Mentre in Belgio la catena controllata GrandOptical (35 punti vendita) sarà ceduta senza il marchio: l’acquirente avrà una licenza durante il rebranding di questi negozi in base al nome scelto. Infine, nei Paesi Bassi verranno venduti 142 store della catena EyeWish, insieme al marchio. L’entità risultante dalla fusione manterrà alcuni negozi di questa catena e dovrà rinominare con un nuovo nome.

«Il pacchetto di misure correttive contiene anche garanzie aggiuntive per garantire il trasferimento regolare dell’attività di dismissione all’acquirente, comprese le disposizioni transitorie di fornitura e sostegno», viene specificato dalla Commissione Ue che ha concluso la dishttps://www.mffashion.com/news/livestage/essilux-grandvision-ok-condizionato-dall-europa-202103241014326974amina, evidenziando che «così come modificata dagli impegni», la nuova entità industriale «non solleverebbe più problemi di concorrenza. In particolare, le misure correttive limitano l’impronta al dettaglio dell’entità risultante dalla fusione e riducono il suo incentivo a limitare l’accesso dei concorrenti alle montature da vista in Belgio, Italia e Paesi Bassi, creando o rafforzando nel contempo un concorrente al dettaglio di ottica credibile a livello nazionale in questi paesi. La decisione della Commissione è subordinata al pieno rispetto degli impegni».

Da Essilux hanno fatto sapere, a commento della decisione della Ue, che “la finalizzazione dell’operazione dipende dall’approvazione delle autorità antitrust in Cile e Turchia ed è soggetta all’esito dei procedimenti giudiziali pendenti”.

Il titolo Essilux ha beneficiato della notizia arrivata dall’Europa: il titolo ha guadagnato l’1,77% toccando i 131,95 euro per azione, per una capitalizzazione di 57,82 miliardi.

Fonte: mffashion.com

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