Dr Martens, dal 2024 gli anfibi saranno prodotti anche con pelle riciclata

Dr Martens è pronta ad intraprendere un percorso più green per la produzione delle proprie calzature. Secondo quanto riportato dalla stampa estera, a partire dal 2024 il marchio britannico inizierà a utilizzare pelle riciclata nel suo stabilimento di Northampton per la fabbricazione di alcuni dei suoi iconici anfibi. Il brand farà parte di un gruppo di investitori pronti a iniettare 18 milioni di dollari (circa 16 milioni e 500mila euro) nel produttore di pelle sostenibile e riciclata Gen Phoenix (ex ELeather).

Tra i finanziatori del progetto figurano anche la multinazionale automobilistica Jaguar Land Rover e la holding Tapestry con i suoi brand Coach e Kate Spade. I nuovi fondi, annunciati in occasione del recente rebranding di Gen Phoenix, permetteranno all’azienda di espandersi in nuovi mercati dopo aver ottenuto un impatto significativo nell’affrontare il problema degli sprechi di materiale su larga scala.

La scelta, come nel caso della label britannica, di sposare una causa sostenibile, rispecchia sempre più l’intento dei marchi del fashion & luxury di voler avvicinarsi a una nuova generazione di consumatori sempre più attenta alla sostenibilità e alla tracciabilità del prodotto che acquistano. Nonostante, ad esempio, gli investimenti per il comparto dei materiali next-gen (definizione che include pelle vegana o di origine vegetale e tutte le alternative non plastiche a poliestere e viscosa) sia in calo, questi progetti eco green rappresentano attualmente sia una scelta più etica, possibile e indispensabile, per i grossi conglomerati così come per i piccoli brand, sia un importante business. Secondo quanto riportato da Material Innovation Initiative lo scorso febbraio, si stima infatti che entro il 2026 la dimensione del mercato all’ingrosso globale per i materiali di nuova generazione sarà di circa 2,2 miliardi di dollari (circa due miliardi di euro al cambio attuale).

Parallelamente al riciclo delle materie prime e alla ricerca di nuovi materiali di ultima generazione, sempre in tema di sostenibilità, nel mondo della moda ha trovato molto spazio la ricerca di soluzioni animal-free: tra quanti scelgono il micelio per dare vita ad un’alternativa alla pelle ci sono Adidas, Stella McCartney, Lululemon, Hermès e diversi brand del gruppo Kering. Proprio il numero due del lusso francese, assieme al colosso fast fashion Inditex, è stato più recentemente protagonista di un nuovo modo di intraprendere un percorso sostenibile, con l’investimento direttamente sull’agricoltura. Lo scorso mese il gigante che comprende nel suo portfolio brand come Zara, Massimo Dutti, Pull&Bear e Bershka, ha deciso di investire 15 milioni di euro nel ‘Regenerative Fund for Nature’ (Il fondo rigenerativo per la natura) di Kering.

Fonte: pambianconews.com 

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?