Centri commerciali, 10 opening entro il 2023

Continua la marcia verso la ripresa dei centri commerciali. Grandi sconfitti della pandemia, hanno iniziato a cogliere dei timidi segnali di recupero con l’avvento dell’estate, grazie alle riapertura e alla campagna vaccinale, che ha visto i department store prestarsi al nuovo ruolo di hub sanitari. Il nono convegno Confimprese–Reno si è impegnato a delineare lo stato dell’arte di questi spazi retail, che stanno reagendo alla crisi trasformandosi.

Nel 2021 sono state registrate quattro nuove aperture che sono però compensate da altrettante chiusure, da leggersi non soltanto come un arresto di fronte all’emergenza Covid, ma come un ricambio all’interno di un settore in divenire, in cui alcune strutture escono dal mercato dopo aver perso già da tempo il proprio ruolo originario.

“La nostra base associativa – ha spiegato Mario Resca, presidente di Confimprese – evidenzia un aumento dei flussi nei centri commerciali nelle prime settimane del mese di ottobre, passati dal -20% dei mesi precedenti a -10%. Un segnale, quest’ultimo, che sottolinea la fiducia degli italiani nella ripresa del sistema Paese, concentrato sulle azioni positive del governo Draghi e il loro ritrovato desiderio di retail fisico. Ora è necessario continuare a sostenere la ripartenza del commercio e dare impulso ai consumi per sostenere la crescita dell’Italia fondata su export, domanda interna, investimenti e spesa delle famiglie”.

La pipeline 2021-2023 prevede tre ampliamenti nel 2022, di cui due posticipati dal 2021, e dieci nuove aperture. Queste ultime sono sono articolate in un opening previsto entro fine anno, uno in programma per il 2021 ma posticipata al 2022 e di otto progetti di cui è prevista la realizzazione tra il prossimo anno e il 2023. Degna di nota la quota milanese delle future insegne, che rappresenta il 40% delle aperture complessive.

Intanto, il flusso di visitatori nei centri commerciali è calato del 27% rispetto al 2019. Una flessione almeno in parte attribuibile alle limitazioni imposte agli spostamenti che hanno interessato tutta la prima parte del 2021. In un quadro che ancora fortemente patisce la crisi, l’Osservatorio Reno sottolinea però come soprattutto le strutture premium stiano approfittando del minore foot traffic per investire in ristrutturazioni e revisione della propria proposta commerciale.

Fonte: pambianconews.com 

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