AI nel Retail: come sta cambiando il mondo del retail grazie all’intelligenza artificiale

Prendere decisioni “data-driven”, creare nuove forme di esperienza personalizzata nei negozi, monitorare il focus oculare del cliente, fare A/B Test su vetrine e spazi per massimizzare le conversioni: tutto questo sarà possibile grazie a una forma particolare di AI denominata dagli esperti “Edge Computing”.

Uno dei vantaggi dell’edge computing è che consente tutto questo nel rispetto della privacy e nel seguente articolo approfondiremo in che modo funziona e come è stata impiegata dal Solution Provider Key To Business per il progetto con Movyongruppo Autostrade per l’Italia.

I nuovi trend del mondo retail
Nonostante la crescita delle vendite online dopo il Covid, il retail fisico riveste tuttora un’importanza strategica fondamentale: i consumatori preferiscono ancora recarsi in negozio anziché acquistare (subito) online per diversi motivi, come poter provare i capi o avere un contatto diretto con il prodotto e la sua qualità.

Come deve adattarsi quindi il mondo del retail oggi?
Il mondo degli shop va fortemente ripensato sia in ottica di Omnicanalità, per permettere all’utente di vivere un’esperienza di acquisto tra vari canali senza interruzioni, sia creando un taglio sempre più “esperienziale” per lo shop e in generale per tutti gli spazi fisici.

Gli strumenti “commodity” ad oggi impiegati
Strumenti come i contapersone e la sensoristica di prossimità RFID o WIFI, forniscono ad oggi informazioni riguardanti la presenza in negozio, ma hanno una copertura ridotta rispetto alla reale presenza, con dati e informazioni poco indicative e spesso fuorvianti, e forti bias legati ai clienti abitudinali a discapito dei clienti occasionali.

Queste tecnologie sono inoltre poco flessibili e raramente integrabili con i sistemi di analisi centralizzata e pongono forti limiti nel tipo di osservazione, in quanto non garantiscono alcuna informazione riguardante l’esperienza pre-acquisto, il tempo di decisione o la customer journey, limitandosi a fornire informazioni elementari.

Con l’AI il retail fisico sfrutta i vantaggi del mondo digitale
Il mercato del retail fisico è pronto oggi ad eliminare il divario con il mondo digitale, sfruttando anch’esso tutti i vantaggi offerti dall’AI che trasformano le informazioni raccolte in azioni strategiche di vendita per massimizzare le conversioni.

Le soluzioni tecnologiche che oggi stanno nascendo sul mercato forniscono strumenti sempre più evoluti nell’analisi dei comportamenti degli utenti, dando la possibilità ai gestori di spazi fisici di avere a tutti gli effetti un “Google Analytics” del mondo fisico.

La Computer vision per l’analisi del pubblico
Un particolare settore dell’intelligenza artificiale, la computer vision, è una tecnologia focalizzata sull’interpretazione di immagini e video per comprendere ed estrarre dati da flussi video.

Questa tecnologia, abbinata a sistemi di elaborazione, permette di analizzare flussi video in tempo reale ed estrarre informazioni sia per finalità di sicurezza che per informazioni sulle persone: è così possibile sapere chi sono i visitatori in base a genere, fasce di età e clustering (famiglie, coppie, singoli), ed osservare gli interessi in base a cosa guardano e con cosa interagiscono, quali sono i percorsi che fanno e dove si soffermano maggiormente.

In questo modo si può analizzare l’intera customer journey e dedurre le preferenze dei diversi target, valutare l’attrattività delle esposizioni e dei prodotti specifici e misurare l’efficienza delle vetrine e dell’advertising all’interno del negozio in base al monitoraggio dell’attenzione degli utenti. Queste informazioni, assieme all’eventuale integrazione con altre tecnologie come il digital signage, permetteranno di personalizzare l’esperienza utente al pari di quella che viene raggiunta online attraverso le ads personalizzate.

Il caso d’uso Movyon – Autostrade per l’Italia
Un esempio concreto di tecnologie basate sulla computer vision e applicate nel mondo del retail è il prodotto sviluppato da Key to Business, solution provider specializzato in soluzioni di AI , che ha realizzato K-eye, un sistema che combina Edge Computing, IoT e computer vision per identificare e monitorare gli spostamenti delle persone e le loro interazioni con gli oggetti all’interno dello spazio di vendita.

In collaborazione con Movyon – Autostrade per l’Italia questo sistema è stato sperimentato in una stazione di servizio con area market attraverso l’installazione di videocamere smart in grado di elaborare in tempo reale i flussi al fine di raccogliere informazioni finalizzate a:

  • tracciare gli spostamenti delle singole persone e tracciare i loro percorsi e punti di sosta;
  • elaborare statistiche sui punti di maggiore interesse e sui tempi di permanenza;
  • sfruttare le informazioni raccolte per ottimizzare la disposizione degli asset e le attività di riassortimento quotidiane in base all’affluenza quotidiana e ai vari periodi dell’anno;
  • disporre il layout dello store in modo da massimizzare le conversioni di acquisto;
  • segmentare i clienti in base ad abitudini e profilo per proporre offerte personalizzate;
  • avere informazioni di profilazione del pubblico.

Una particolarità di questo sistema rispetto ad altri presenti sul mercato è rappresentata dalla tecnologia impiegata per rispondere a una delle sfide principali nel tracciamento di persone: riuscire, senza utilizzare riconoscimento facciale, a ricostruire le singole identità in contesti in cui vi è presente una rete di videocamere.

Cosa significa questo? Per fare un esempio: all’interno di un centro commerciale sono presenti numerose telecamere e la difficoltà sta nel riuscire a identificare la stessa persona X che si muove in spazi diversi (ad es. store differenti o aree del centro) e che viene quindi ripresa da telecamere diverse.

Il sistema K-eye è capace di identificare le persone in contesti multicamera attraverso l’utilizzo di tecniche innovative in cui si estraggono e codificano caratteristiche generiche delle persone (ad esempio vestiario, colore dei capelli, ecc.), in modo tale da ricostruire l’intero percorso effettuato da un cliente.

AI e Privacy
La preoccupazione principale che ruota attorno alle tecnologie di intelligenza artificiale e al riconoscimento delle persone riguarda spesso la tutela della privacy. Lo sviluppo, come nel caso d’uso presentato, di tecnologie di edge computing in grado di effettuare milioni di operazioni in tempo reale, aiutano a proteggere la privacy dei clienti, limitando la raccolta di dati a sole informazioni anonime e non riconducibili a persone specifiche, e senza persistere o condividere con il cloud informazioni sensibili.

Evoluzione del business
“A differenza di altre soluzioni sul mercato, ci siamo concentrati su una tecnologia che consente di riutilizzare le stesse camere già presenti, per differenti scopi,” spiega Marco Gatti – Sales and Marketing Director di Key To Business: “utilizziamo sempre tecnologie Open, pertanto il nostro cliente può salvaguardare i suoi investimenti e lavorare sui dati”.

Quale sarà il grande valore del futuro per il retail?

“Stiamo lavorando su due fronti: siamo in grado di rilevare praticamente qualsiasi aspetto legato ai comportamenti e al riconoscimento delle traiettorie oculari; l’obiettivo ora è quello di lavorare sull’offerta di nuove forme di esperienza nei punti vendita e consentire a tutti gli attori della filiera di condividere dati ed informazioni nell’ottica della data-monetization”.

Fonte: economyup.it

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