Walmart cede Asda

Una scossa nel retail british: Walmart, dopo 21 anni, cede Asda, storica insegna e gruppo di riferimento nel mercato Uk del retailer, uno dei Fab Four (insieme a Tesco, Sainsbury’s e Morrison) al gruppo Issa Brothers, fondatori di EG Euro Garage Group, specializzato in convenience, e a TDR Capital, un fondo d’investimento che opera in Uk ed Europa.

L’operazione, che ha un valore di 6,8 mld di sterline, prevede che Issa brothers e TDR abbiano la maggioranza delle azioni società (divisa in una quota paritaria), mentre Walmart mantiene una quota e un posto nel consiglio di amministrazione. Strette rimangono le relazioni commerciale, visti i risultati che sono stati ottenuti in questi anni, che sono stati confermati e mantenuti in questi ultimo difficile anno.

In quest’ottica è stato anche riconfermato nel suo ruolo di Ceo, Roger Burnley, così come di tutto il management, perchè, come hanno sottolinea Mohsin e Zuber Issa: “Le performance di Asda durante la pandemia hanno dimostrato la fondamentale capacità di resilienza di questo business e di questo brand iconico del mondo British, che abbiamo ammirato per anni per la sua filosofia concentrata sui consumatori, il focus sull’eccellenza operativa e il legame forte con la comunità, tutti valori che fanno parte anche di EG Group.”

L’obiettivo della nuova proprietà, che non intende integrare al suo interno Asda ma lasciarle la massima autonomia per aumentare le opportunità di crescita, è quello di sostenere le direttrici di sviluppo che il management ha disegnato per il prossimo futuro e sviluppare nuovi business in sinergia, fornendo le competenze il gruppo fondato dai fratelli Issa ha al proprio interno.

Ad oggi, Asda, può contare su una rete di 584 supermercati, cui si aggiungono 18 stazioni di benzina stand alone (settore nel quale l’insegna vuole mantenere il ruolo come fornitore di miglior prezzo per i carburanti nel settore dei supermercati) e 33 Asda Living, l’insegna dedicata al mondo della casa, dell’abbigliamento e dell’arredamento. A questo si aggiunge l’online e le vendite derivanti dal George, brand di abbigliamento che opera sia con store fisici sia online.

Fonte: gdoweek.it

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