Sprouts Farmer Market: l’aggressivo terzo incomodo tra Trader Joe’s e Whole Foods per la prima volta in Italia

Innovare nel grocery retail è sempre più difficile? Niente affatto.

Negli USA, la nazione che sembra aver inventato tutto,  le sorprese non mancano. La giovane catena Sprouts è una di quelle.  Ibridando paradigmi apparentemente antitetici, prezzi aggressivi e qualità/freschezza certe del prodotto, l’ennesima creatura della famiglia Boney, partendo dal primo store nel 2002, in soli 16 anni, si è ritagliata 4 miliardi di fatturato, con 320 nuovi punti di vendita e 29000 dipendenti, a spese di Trader Joe’s e Wholefoods, concentrati  in Arizona, California, Colorado, Nevada, New Mexico, Oklahoma, Texas e Utah.

Il posizionamento è appunto focalizzato su un concetto declinato con un formato standard centrato sul prodotto fresco, il pane, la carne, il pesce e gli integratori e i supplementi alimentari, per 40mila SKU. La formula è analoga al fuoriclasse francese Grand Frais, che in Europa riscuote analogo successo.

Per la prima volta in Italia in occasione di Supermarket 2025, il management di Sprouts ci racconterà quali sono state le chiavi di questo straordinario successo e le prospettive di una esportazione del medesimo modello.

A cura di Daniele Tirelli, Presidente di Retail Institute Italy

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