Salesforce compra Slack nel messaging aziendale per 27,7 miliardi

Promosso solo da pochi mesi nello storico indice Dow Jones, Salesforce, la società americana di cloud computing, acquista Slack per 27,7 miliardi di dollari in contanti e azioni. L’accordo rientra nell’ondata di operazioni innescata dalla pandemia a fronte dell’aumento della domanda di strumenti che consentono di lavorare da remoto. Slack infatti produce software per le aziende: è stata fondata nel 2010 e ha attirato l’attenzione di molti colossi, respingendo offerte di acquisto da giganti quali Google, Amazon e Microsoft. L’intesa è la maggiore annunciata da Salesforce nei suoi 21 anni di vita.

Slack si impenna in Borsa
Il titolo di Slack si è immediatamente impennato di oltre il 30% alla notizia del negoziato, riportata inizialmente dal Wall Street Journal, per poi rimanere comunque in rialzo del 25% attorno a una market cap di 21 miliardi. Salesforce, come spesso accade alle società acquirenti, ha ceduto terreno, in calo di oltre il 4 per cento.

Concorrente di Microsoft
Slack era stata fondata sette anni or sono quasi per caso, da uno strumento ideato durante lo sviluppo di un videogioco da parte del gruppo Tiny Speck. È tecnicamente definita come società che offre una piattaforma di business communication, di programmi collaborativi per la comunicazione aziendale. Il suo servizio, che già nel 2019 aveva 12 milioni di utenti, è tuttavia diventato in questi anni leader sulle nuove frontiere hi-tech e oggi compete con il prodotto Teams di Microsoft. Proprio Microsoft aveva considerato in passato un’offerta per l’azienda, che poi non si era materializzata.

Salesforce è da parte sua specializzata nel software basato sul cloud, e destinato alle imprese, per gestire mansioni e servizi dalle relazioni con i consumatori al marketing. È un pionere del cloud e dei programmi utilizzati attraverso un modello di abbonamenti anzichè di installazione iniziale completa. Di recente Salesforce è sbarcata anche nel business analytics e ha una capitalizzazione di mercato che ha raggiunto i 230 miliardi.

Aziende di San Francisco in crescita
Le due aziende sono entrambe al centro dell’attenzione degli investitori per la crescita del loro business: a Wall Street, Slack in tre mesi ha guadagnato un terzo del suo valore e Salesforce oltre il 16 per cento. Per Salesforce, “la nuova operazione rappresenterebbe una svolta nella costruzione del business e degli investimenti nel cloud”, ha commentato l’analista Dan Ives di Wedbush Securities alla rete Tv Cnbc. Il gruppo ha, come Slack, sede a San Francisco. È nato nel 1999 ed è guidato quale Ceo e chairman dal co-fondatore Marc Benioff, che aveva lanciato la sua avventura imprenditoriale dopo aver lasciato da dirigente Oracle. È quotato dal 2004.

L’ingresso nel Dow
Da fine agosto di quest’anno Salesforce è stata inserita tra i 30 grandi titoli nell’indice Dow Jones, scalzando nientemeno che la storica icona dell’energia Exxon Mobil. Benioff ha anche rafforzato la sua immagine di magnate tech, rilevando la rivista Time. Alla testa della sua azienda, inoltre, non è nuovo ad aggressive acquisizioni per farsi largo tra potenziali concorrenti: nel 2018 aveva rilevato MuleSoft per 6,5 miliardi, a sua volta nel cloud. Un anno fa era scattata la conquista di Tableau, nelle piattaforme di analisi e visualizzazione dei dati, per 15,3 miliardi. Ma la nuova operazione entra di diritto nella classifica dei grandi deal di tutti i tempi nel software e nelle app, alle spalle della scommessa di Ibm su Rad Hat da 34 miliardi nel 2019, della transazione da 27 miliardi di Microsoft per LinkedIn da 27 miliardi e dei 19 miliardi spesi da Facebook per WhatsApp nel 2014.

Fonte: ilsole24ore.com 

 

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