RI INTERVIEW. Giulio Martinacci di Tuidi: “Creiamo suggerimenti di analisi prescrittiva basati sull’intelligenza artificiale che permettono di avere le giuste quantità in stock, al momento giusto.”

Intervista a Giulio Martinacci, Founder di Tuidi.

Quali i cambiamenti più significativi che avete potuto osservare in questi ultimi anni e quali le priorità oggi per il Retail, dal vostro punto di vista?

In questi ultimi anni, il settore del retail sta subendo trasformazioni di vasta portata, dettate principalmente dalla pandemia da COVID-19, che ha causato un cambiamento nel comportamento dei consumatori e la conseguente necessità di accelerare l’adozione della digitalizzazione. Questa trasformazione ha posto le aziende di fronte alla sfida di comprendere appieno le nuove esigenze dei clienti. Di conseguenza, il retail ha subito un adattamento significativo, rivisitando le strategie di offerta al cliente, ottimizzazione e gestione delle scorte, il tutto passando in primo luogo da un’accelerazione della trasformazione digitale. Ora più che mai, l’obiettivo principale è anticipare le esigenze dei clienti, affrontando anche le loro preoccupazioni sulla sostenibilità.

La nostra azienda, Tuidi, è nata durante la pandemia del 2021 da COVID-19, quando la mancanza di prodotti sugli scaffali dei supermercati era ancora più accentuata. Da allora, abbiamo iniziato ad analizzare l’aleatorietà del mercato, creando suggerimenti di analisi prescrittiva basati sull’intelligenza artificiale che permettono di avere le giuste quantità in stock, al momento giusto.

La nostra è una tecnologia proprietaria, che ci permette di contrastare dei problemi storici del mercato alimentare quali:

Gestione della deperibilità dei prodotti freschi: ciò fa sì che ci siano almeno 88 milioni di tonnellate di spreco alimentare solamente nella categoria dell’ortofrutta;
Impatto dei picchi promozionali: non è facile gestire l’impatto che le promozioni hanno sulle previsioni di vendita, questo può causare difficoltà nel rifornimento dei prodotti e conseguenti mancanze degli stessi sugli scaffali. Nel tempo, la clientela può risentirne negativamente: infatti, GS1 Italy ha stimato che il 20% dei clienti a fronte di scaffali ripetutamente vuoti cambia supermercato;
Quantificare l’impatto delle variabili esterne: un’analisi analitica puntuale su fattori come previsioni meteorologiche, festività, eventi locali e attività della concorrenza è spesso trascurata; pertanto, questo può portare a rotture di stock, che comportano per le aziende una perdita di fatturato annuo fino al -5%.

Lavoriamo nel campo della GDO e della produzione alimentare e ci occupiamo di ottimizzare la gestione dello stock grazie alle previsioni di vendita elaborate con intelligenza artificiale.

Tecnologie a supporto del Retail. Le vostre soluzioni si basano sull’analisi dei dati e l’impiego dell’intelligenza artificiale. Come vi state muovendo in tal senso? Quali gli strumenti che mettete a disposizione delle aziende?

Al fine di soddisfare le esigenze del settore retail, diventa cruciale l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
L’aspetto che rende unica questa tecnologia è la capacità di riuscire ad apprendere in maniera autonoma da milioni di informazioni che le vengono fornite ed utilizzarle per il raggiungimento degli obiettivi preimpostati.
Per questo, abbiamo sviluppato Delphi, la piattaforma basata su IA per la gestione dei punti vendita, che opera grazie ad un flusso di dati in tempo reale e permette di automatizzare e sbloccare delle opportunità importanti per le catene di distribuzione che vogliono gestire i punti vendita sia da centrale che non. Per esempio, è possibile:

Anticipare la previsione della domanda: tramite lo studio di variabili interne ed esterne per gestire contemporaneamente continuativo e promozionale;
Gestire gli assortimenti: suggerendo l’acquisto dei prodotti, compresi freschi e freschissimi, anche a peso variabile, controllando automaticamente le giacenze e ottimizzando lo spazio relativo ad ogni prodotto esposto, decidendo il giusto livello di sottoscorta e dando evidenza di quali prodotti eliminare dall’assortimento.

Per operare al meglio, è essenziale sfatare i miti che allontanano l’innovazione dalla filiera alimentare, come il preconcetto ‘questa tecnologia non fa per noi’. In realtà, è fondamentale comprendere le esigenze e adottare gli strumenti ad hoc, necessari per rimanere competitivi sul
mercato. Un’altra convinzione errata è il presunto alto costo dell’IA: in Tuidi ci rivolgiamo anche (come si può notare su www.tuidi.ai) a piccoli retailer, perché l’IA può essere accessibile anche in termini economici.

C’è una case history in particolare di cui vorreste parlare?

Vorremmo parlarvi di un caso studio condotto durante il Gran premio di Monza.
In Italia lo sport è sicuramente uno degli argomenti di interesse maggiore: se fosse possibile quantificare l’impatto sulle vendite di un evento sportivo, quali sarebbero le considerazioni da fare?
A settembre 2022 si è svolto il Gran Premio di Monza, con un’affluenza di oltre 350 mila persone. Abbiamo studiato, nei giorni in concomitanza dell’evento e su un punto vendita nei pressi della stazione di Monza che utilizza Delphi, come un evento esterno rinomato, come quello della Formula 1, avesse influito sulla vendita di prodotti, rispetto a periodi normali. Cosa abbiamo osservato? Prodotti come gli snack e le bibite hanno registrato picchi di vendita maggiori rispetto ai normali trend (rispettivamente del +340% per gli snack e del +335% per bevande come l’acqua). Stando ai dati della nostra ricerca interna, infatti, i consumatori hanno prediletto: acqua, coca cola, tè alla pesca, red bull, tramezzini al salame e patatine San Carlo!
L’analisi condotta ha evidenziato l’effetto significativo che un evento esterno, come il gran premio di Monza, può avere sulle vendite di un punto vendita. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che, l’impatto di queste variabili esterne è solo una parte di un quadro molto più ampio. Infatti, ciò che succede oggi, potrebbe non essere lo stesso rispetto a domani; questo perché, è essenziale considerare simultaneamente più variabili, sia endogene che esogene, per comprendere appieno come tali fattori influenzino le vendite, anticipando le esigenze dei consumatori.
Come, ad esempio, cosa sarebbe successo alla vendita di snack, durante il Gran premio di Monza se avesse piovuto? Questa è una domanda a cui con Delphi diamo risposta, in anticipo, al cliente!
Anticipare le esigenze dei clienti consente di prevedere dei suggerimenti giornalieri di gestione del magazzino, portando a un’ottimizzazione delle operazioni nel punto vendita. Infatti, le evidenze dimostrano come, tramite Delphi, è stato possibile ridurre l’overstock dei prodotti del 24% ed incrementare l’efficienza di vendita nei punti vendita del 18%. Il vantaggio del prevedere bene ed in anticipo è semplice: avere i prodotti giusti al momento giusto.

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