Paul&Shark diventa plastic free

Paul&Shark corre con la sostenibilità. Il brand italiano di luxury sportswear, infatti, ha ricevuto la certificazione di azienda Plasticfree da parte di Sfridoo, la startup della circular economy che supporta le aziende e ne attesta l’impegno nella lotta alla plastica monouso.

Nello specifico, Sfridoo ha sviluppato un proprio disciplinare che è basato sulle linee guida del ministero dell’Ambiente ed ispirato al principio gerarchico delle 6R indicate nell’Agenda Strategica 2019-2024 del Consiglio europeo: rifiuta, riduci, riutilizza, ripara, rigenera e ricicla. L’attestato Plastic-free Certificate ideato da Sfridoo, pertanto, “certifica la riduzione in termini significativi o l’azzeramento degli acquisti e dell’utilizzo di plastica monouso negli ambienti di lavoro e la sensibilizzazione del personale al mantenimento di buone pratiche di consumo sostenibili all’interno e all’esterno dell’azienda”, come riporta la nota. “Sfridoo ha rilevato un ‘alto livello di efficacia’ delle soluzioni Plastic-free proposte da Paul&Shark sia presso la sede di Varese sia presso lo show-room di Milano, che presso la sede logistica di Casciago – aggiunge la nota -ciò ha comportato il rilascio della certificazione dell’azienda come Plastic-free ‘Gold’ “.

La sostenibilità è al centro dell’attenzione dell’azienda da ormai diverso tempo. Di recente, infatti, Paul&Shark ha anche ottenuto anche la certificazione ambientale Uni En Iso 14001, che certifica a livello internazionale i criteri di una gestione efficace delle risorse nel rispetto dell’ambiente.

In termini di prodotto, l’azienda varesina ha inoltre presentato Second Life– No garment should be wasted, il progetto che riguarda i capi che non soddisfano i controlli di qualità di Paul&Shark. Ogni anno, infatti, circa il 3% della produzione che non supera i controlli andrebbe distrutto, mentre con Second Life, attraverso un intervento di sartoria qualificata, ogni capo che presenta imperfezioni può avere una nuova vita diventando un pezzo unico.

Tra le altre iniziative green di Paul&Shark c’è Save The Sea, una collezione realizzata utilizzando filamenti di poliestere riciclato certificato, derivato da bottiglie di plastica recuperate delle acque marine. L’azienda, inoltre, tra le altre cose, ricorre all’utilizzo di Eco Wool, che riduce le emissioni di CO2, le emissioni tossiche dagli inceneritori, e lo sfruttamento intensivo delle pecore e dei terreni utilizzati per il pascolo; di Goose Down per l’utilizzo di piuma riciclata per l’imbottitura di giacche e piumini; di cotone organico per la produzione del 100% dei capi in cotone; di lane super fini provenienti dalla tenuta Beaufront, in Tasmania, la quale vanta una produzione sostenibile e certificata. Inoltre, Paul & Shark collabora con Shark Trust per proteggere gli squali del mondo e l’ecosistema marino.

Fonte: pambianconews.com 

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