Mercedes, la ripartenza post lockdown da Coronavirus

Mercedes punta sui nuovi modelli in arrivo ma soprattutto su una strategia precisa per ripartire dopo il lungo lockdown causato dal Coronavirus. Riflettori puntati quindi sui suv compatti Mercedes Gla e Glb e nuovi rapporti con il cliente capaci di assicurare la massima sicurezza e al tempo stesso un servizio completo e flessibile.

Mercedes italia, come cambia l’auto
È stato lo stesso presidente di Mercedes Italia, Radek Jelinek, ha illustrare le azioni intraprese e cosa succederà in futuro. “ Il nostro obiettivo in questa fase era lavorare in sicurezza – ha aggiunto il ceo di Mercedes Benz Italia – e siamo riusciti a garantire ciò lavorando in smart working dagli inizi di marzo. Le officine hanno fornito gli interventi in caso di emergenza, insomma la macchina predisposta ha funzionato”. Cambieranno anche molte abitudini, situazione necessaria per garantire la massima sicurezza “Muterà il modo d’acquisto. Al riguardo in questo periodo abbiamo sperimentato le room virtuali, una sorta di salone interattivo dove il cliente poteva guardare l’auto proprio come se fosse in concessionaria. Attraverso questo sistema si possono espletare tutte le fasi di trattativa per l’acquisto di un’auto, tranne quella finale che continua a dover sere fisica. Stiamo inoltre continuando le nostre azioni commerciali. Abbiamo una gamma nuova, a partire dai suv e puntiamo molto sull’ibrido plug in e sui nostri diesel puliti di nuova generazione”. ” Per la ripartenza è importante che il governo appoggi le nuove tecnologie e che incentivi allo smaltimento delle auto vecchie, più inquinanti e meno sicure. Un ruolo cruciale lo giocano, in questa fase, i concessionari con i quali abbiamo sempre mantenuto una comunicazione diretta in modo da riuscire ad affrontare le loro problematiche legate ad un fatturato che è stato praticamente annullato”.

Il commento di Federauto
Durante la conferenza online è intervenuto anche il l presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, che ha sottolineato la necessità di un supporto all’intero sistema. ”In questa quarantena è cambiato tutto per noi concessionari ed ora è il momento di ripartire. Abbiamo già chiesto al governo una serie di interventi che non siano solo di incentivazione, l’obiettivo non è quello di fare in modo che il comparto ne esca con meno sangue possibile ma che ci sia una fase di rilancio a partire dall’eliminazione del malus, almeno per quest’anno, passando per la creazione di incentivi anche per le auto che arrivano ad emettere fino a 95 g/Km di CO2 e cercando di dare un contributo per smaltire le auto che sono già pronte, per arginare i danni legati al blocco della produzione e consentire di trattare il comparto automotive a livello fiscale, come avviene per gli altri paesi europei, in modo da non creare un dislivello”.

Fonte: ilsole24ore.com

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