L’Oréal investe nella società Prinker Korea e apre un nuovo quartier generale a Madrid

Al Consumer Electronic Show (CES), il salone dell’alta tecnologia di Las Vegas che si è concluso l’8 gennaio, il colosso francese della bellezza L’Oréal ha presentato due novità, tra cui una realizzata insieme a Prinker Korea, annunciando al contempo di aver acquisito una quota di maggioranza di questa azienda coreana fondata nel 2015, creatrice di un dispositivo per tatuaggi digitali non permanenti.

L’operazione, il cui importo economico non è stato reso noto, viene realizzata attraverso il fondo BOLD (Business Opportunities for L’Oréal Development) del gruppo francese, che ha recentemente investito anche nel suo connazionale specialista in biotecnologie Microphyt.

Durante il CES, il colosso globale della bellezza ha presentato il suo L’Oréal “Brow Magic”. Creato in collaborazione con Prinker Korea, questo applicatore elettronico portatile per il trucco delle sopracciglia permette di ottenere la forma desiderata utilizzando la realtà aumentata ed algoritmi d’intelligenza artificiale.

Il principio? Il dispositivo esegue la scansione del viso e formula raccomandazioni basate sulla fisionomia della persona, quindi stampa la forma del sopracciglio desiderata.

“L’eredità secolare di L’Oréal nella bellezza, nella ricerca e nello sviluppo e l’attenzione alla tecnologia ci consentiranno di raggiungere un numero ancora maggiore di consumatori”, ha dichiarato Luke Yun, co-fondatore e CEO di Prinker Korea.

L’Oréal, che nel 2021 ha realizzato un fatturato di 32,28 miliardi di euro, ha presentato al CES anche “Hapta”, un applicatore automatico per il trucco pensato per soddisfare le esigenze delle persone con mobilità ridotta del braccio o della mano.

Intanto, l’azienda francese ha rinnovato la sua presenza a Madrid aprendo una nuova sede nella capitale spagnola, precisamente al numero 546 della centralissima Calle Alcalá, di fronte al parco Quinta de Torre Arias e accanto alla sua stazione della metropolitana. L’apertura di tali nuovi uffici segna l’arrivo in Spagna del nuovo modello di lavoro dell’azienda, già implementato con successo in altre nazioni come Portogallo, Olanda, Germania e Francia.

L’azienda ha scelto un “modello di lavoro ibrido in cui i dipendenti non hanno una postazione fissa”, ma possono spostarsi nell’arco della giornata e stabilirsi negli spazi che meglio rispondono alle loro esigenze. I nuovi uffici sono interamente digitali e comprendono ambienti di collaborazione open space, caffetterie con spazi di lavoro, “stanze silenziose” o spazi “bolla” di dimensioni diverse.

La nuova sede dispone inoltre di 76 camere, dotate di schermi interattivi e lavagne digitali, oltre a strumenti come la tecnologia Wifi-6. C’è anche uno spazio comune denominato Agorà, che dispone di uno schermo di oltre 100 pollici e di uno speciale impianto audio e microfonico, di un sistema digitale collegato alla mensa, per ordinare direttamente il cibo, e di uno spazio tecnicamente attrezzato per produzioni audiovisive.

Gli uffici si avvalgono inoltre di servizi e aree dedicate al benessere dei dipendenti, tra cui ampie terrazze utilizzabili per meeting o eventi. Inoltre, il nuovo HQ dispone di servizi medici, fisioterapici e di health coach, oltre a una nuova palestra, una sala allattamento e persino un centro estetico con servizi di parrucchiere per i dipendenti e una boutique che offre una gamma di prodotti a dipendenti e visitatori.

Con oltre 100 anni di esperienza nel settore della bellezza, il gruppo L’Oréal ha un portafoglio diversificato di oltre 35 marchi internazionali e complementari e impiega 85.400 persone in tutto il mondo. Oggi l’azienda opera attraverso tutti i canali distributivi: mass market, farmacie e drugstore, parrucchieri, profumerie, travel retail, negozi monomarca al dettaglio ed e-commerce. Gli investimenti in ricerca e sviluppo del gruppo hanno rappresentato il 3,3% del suo fatturato dell’esercizio 2021 (circa 1 miliardo di euro). L’Oréal vanta attualmente un team di 4.000 ricercatori suddivisi in 21 centri di ricerca e 14 centri di valutazione.

Fonte: it.fashionnetwork.com

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