I trend di consumo

Il nostro Socio Cavalieri Retail offre una panoramica degli attuali trend di consumo.

L’anno che stiamo vivendo è marcato da un lento e graduale ritorno alla normalità. Ma è davvero così? Salta subito all’occhio che le differenze tra il 2021 e gli anni precedenti sono sostanziali. Il periodo difficile che ancora stiamo vivendo ci ha fornito il pretesto per studiare e ripensare fino in fondo il nostro modo di concepire il retail, insegnandoci che non bisogna mai dare nulla per scontato.

A voler fare un confronto veloce tra l’anno corrente e il 2019 ci rendiamo subito conto di un dettaglio non trascurabile: le abitudini di consumo sono cambiate. Per quale motivo? Verrebbe facile rispondere che ciò sia dovuto alla pandemia. In base alle ultime informazioni Istat, nel 2020 i consumi delle famiglie italiane sono tornati ai livelli del 1997. La spesa interna è crollata del 12.3% e il calo ha riguardato soprattutto i consumi turistici, tanto negli alberghi quanto nei ristoranti. La conseguente crisi economica è stata ed è tuttora uno dei paradigmi più importanti per giustificare il mutamento delle nostre abitudini di vita. Ma non è il solo. In realtà l’emergenza sanitaria non ha fatto altro che accelerare un processo già in atto da diversi anni. Questo processo è noto come trasformazione digitale e sta influenzando profondamente il comportamento d’acquisto delle persone.

I TREND DI CONSUMO
Se è vero che la mentalità degli italiani sta cambiando considerevolmente, quali sono i principali trend di consumo previsti per il prossimo futuro?

SHOPPING ONLINE
Focus:

  • Sempre più persone acquistano su Internet

Le abitudini di acquisto degli italiani sono sempre più dirette sui canali digitali. Secondo quanto attesta l’ultimo studio pubblicato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2020 è stimato in 48,25 miliardi di euro. Molto interessante è il dato legato ai Centri Commerciali online, con una crescita in termini di fatturato del 36% sul 2019. Non stupisce l’ascesa del Food&Grocery, la cui crescita ha raggiunto il 63%. Un crollo significativo è stato sperimentato dalla vendita di Servizi, in calo del 58% rispetto all’anno scorso, complici i blocchi legati a settori come Turismo e Trasporti. I numeri in questione disegnano una realtà in costante trasformazione. Rimane chiaro però che lo shopping online è un trend che si è imposto ormai a un livello tale da escludere un’inversione di rotta quale che sia. Anche le persone più conservatrici hanno dovuto riconoscere, nei canali online, una risorsa preziosa cui attingere.

NEW CONVENIENCE
Focus:

  • I consumatori sono alla ricerca di convenienza e comodità

Continuano a essere molti i clienti che abbandonano il carrello per un problema di comodità. E la pandemia ha incrementato il desiderio, da parte delle persone, di vivere esperienze di acquisto adatte ai propri desideri. Di conseguenza, si sta sviluppando con sempre maggior tenacia il concetto di New Convenience. I clienti si aspettano di trovare nel retail la risposta alle loro più specifiche esigenze: alcuni vogliono farsi consegnare a domicilio qualsiasi tipo di prodotto, con spedizione gratuita, e decidere di pagarlo dopo averlo provato per capire se faccia al caso nostro o meno. Altri, invece, preferiscono ritirare il prodotto direttamente nel punto vendita, oppure recarsi in negozio e concludere l’acquisto online. New Convenience significa appunto fornire alle persone la soluzione più conveniente per i loro bisogni, in tempi brevi e nel modo più pratico e accessibile possibile.

CLICK&COLLECT
Focus:

  • Sono in aumento i clienti che decidono di recarsi in negozio per ritirare i prodotti acquistati online

A causa della pandemia è stato registrato un aumento cospicuo del Click&Collect, ossia della possibilità di ordinare su Internet un prodotto per poi ritirarlo in negozio. Il servizio si è sviluppato in primo luogo per sopperire alla disponibilità limitata dell’home delivery da parte della GDO. Ma le cause sono anche di natura psicologica: non sono pochi, infatti, i clienti che decidono di recarsi in negozio per controllare di persona che sia tutto a posto e, nel caso in cui ci siano problemi, contestare la consegna. In quest’ottica, i retailer devono lavorare per offrire un servizio logistico snello e flessibile.

QUICK COMMERCE E PROXIMITY COMMERCE
Focus:

  • Acquisti sempre più veloci e spazi di vendita localizzati strategicamente.

Il trend del Quick Commerce è stato inaugurato nel 2020 a Berlino, da una startup di nome Delivery Hero. La sua formula vincente è legata al metodo di consegna: per assicurare la rapidità del servizio, Delivery Hero si avvale di spazi chiamati dark store o negozi cloud. La loro distribuzione è strategica e capillare, e la scelta dei prodotti da inserire in stock si misura con la capacità di saper indovinare di che cosa un cliente abbia bisogno in tempo reale. La consegna avviene nel giro di un’ora o anche in meno tempo. Una formula vincente, al pari del Proximity Commerce. In questo caso, a essere al centro del rapporto brand-cliente, è il rapporto umano.

ACQUISTI ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ
Focus:

  • Le tematiche ambientali hanno assunto un’importanza enorme per le persone

Le persone sono sempre più attente al tema della sostenibilità. A rivelarlo è il survey “Italia 2021, il Next Normal degli italiani”, secondo cui lo sviluppo della green economy è una delle tendenze di punta del prossimo futuro. E sono proprio i clienti a fornircene la prova: il 27% dei consumatori italiani acquista prodotti sostenibili/ecofriendly di più rispetto a prima della pandemia. Di questi, il 21% ha privilegiato gli acquisti in tutti quei punti vendita che promuovono prodotti sostenibili. Attenzione particolare è riservata anche ai brand che dimostrano comportamenti rispettosi nei confronti dei dipendenti e si battono a favore delle minoranze discriminate.

Scrematura dei punti di vendita,

IN CONCLUSIONE
La pandemia ha ridisegnato le abitudini di consumo degli italiani. La trasformazione ha coinvolto brand e clienti, e anche gli utenti tradizionalmente più conservatori hanno accettato di accogliere il cambiamento apportato dalla rivoluzione digitale. La ricerca di forme di acquisto legate alla New Convenience sta portando allo sviluppo di strategie sempre più sofisticate, come il Quick Commerce. Anche il sistema del Proximity Commerce continuerà a rivelarsi efficace, perché mette al centro del rapporto brand-cliente l’elemento umano e valorizza i negozi tradizionali. Sempre più attenzione verrà dedicata alle tematiche ambientali, con acquisti più consapevoli.

Le sfide per i retailer sono molteplici, al pari delle opportunità.

Fonte: cretail.it

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