Grocery Forum Europe: Enzo Grassi presenta Coinstar, partner dell’evento. “Dare ai clienti la possibilità di trasformare ciò che hanno in quello che desiderano”

La storia di Coinstar in Italia è estremamente recente. Inizia infatti poco più di 3 anni fa, nei primi mesi del 2017 quando siamo partiti con i primi test pilota presso 4 negozi, due di Bennet e due di Iper – la grande I.
L’obiettivo primario di questi test era valutare se anche in Italia la reazione dello shopper sarebbe stata altrettanto positiva alla proposta Coinstar come era avvenuto negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito e negli altri paesi europei (Germania e Spagna) che avevano preceduto l’Italia nel processo di espansione internazionale.
I risultati del test hanno superato le più rosee aspettative e così nel mese di Marzo 2018 abbiamo avuto dall’headquarter il via libera allo sviluppo.

Dopo due anni esatti dall’inizio dei primi roll-out, la pandemia ci ha colti nel pieno della fase di sviluppo: avevamo appena superato la soglia dei 200 punti di vendita e dovevamo interrompere per un periodo di tempo indefinito il piano di espansione.
Non era mai capitato nella storia dal dopoguerra in poi un evento di proporzioni tali da generare uno stravolgimento così profondo, inatteso e così veloce nella vita di tutti noi. Ancor oggi a quasi sei mesi dall’inizio ci è difficile immaginare quale potrà essere il futuro per la società e l’economia nel suo complesso e in quanto tempo si potranno riassorbire gli impatti generati dal virus.
L’unica certezza è che molti aspetti della nostra esistenza saranno diversi da prima. Come dice Nick Harris nel suo intervento video, molti comportamenti saranno differenti rispetto al prima, sia nel campo sociale e delle relazioni che in quello dei comportamenti di consumo e di acquisto; alcuni comportamenti, fino a ieri non abituali, diventeranno atteggiamenti abitudinari. Molto cambierà anche per gli attori economici. Basti pensare alla necessità da parte della Distribuzione di dedicare maggiore attenzione e investimenti alle piattaforme digitali e alla multicanalità, alla necessità di dotarsi di nuove soluzioni tecnologiche all’interno dei propri punti di vendita; alla necessità di ripensare alla composizione dei propri store format, al layout, agli assortimenti .…

Per quanto ci riguarda, l’impatto del lock-down su Coinstar è stato tanto diretto e forte, quanto veloce è stata la ripresa una volta allentate le limitazioni ed entrati nella fase due.
Da un giorno all’altro ad inizio Marzo ci siamo ritrovati ad interrompere il piano di nuove installazioni, e laddove i nostri chioschi erano presenti ed operativi, le regole di distanziamento sociale e di limitazione all’accesso ai punti di vendita, hanno drasticamente ridotto il numero di transazioni (non così l’importo della transazione media, che è andato via via crescendo nella fase di lock-down, a dimostrazione della capacità di Coinstar di rappresentare uno strumento di sostegno alle economie familiari messe a dura prova dalle difficoltà economiche). Lo stesso è accaduto, con poche differenze in termini di intensità, negli altri paesi nei quali Coinstar è presente, come testimonia Nick Harris dal suo osservatorio internazionale.
La dimostrazione del “goodwill” di cui gode la soluzione Coinstar, nonostante la sua brevissima storia in Italia, è stata la velocità e la prontezza con la quale nella Fase 2, una volta rimosse anche solo parzialmente le barriere e le limitazioni, abbiamo visto tornare alla normalità le transazioni dei nostri chioschi.
Questa velocità ha costituito la “prova del nove” della capacità di questa soluzione di rispondere ad un reale bisogno del Cliente: fare riemergere un “potere di acquisto nascosto” e trasformarlo in modo semplice e veloce in occasioni di acquisto per le proprie necessità di spesa quotidiana. L’enorme quantità di monetine che giacciono inutilizzate in ogni angolo della casa, costituiscono una sorta di “tesoretto” difficilmente spendibile e spesso sottostimato nella sua consistenza da parte dei diretti interessati.
L’esperienza che abbiamo vissuto, pur nella drammaticità di quanto accaduto e delle ombre che la pandemia ha gettato sul futuro di molti comparti economici e della società in generale, ci rende estremamente fiduciosi nella capacità di continuare a crescere e sviluppare quel sistema di benefici che sono alla base del nostro modello di business e a vantaggio degli stakeholder esterni coinvolti:

– Gli Utenti, ai quali viene offerta la possibilità di “trasformare ciò che hanno in quello che desiderano”
– La Distribuzione, alla quale viene offerta l’opportunità di dotarsi di una soluzione chiavi in mano e senza costi idonea a soddisfare un reale bisogno dei propri Clienti e favorire così sia “drive to store” che “loyalty”
– Il Sistema Economico e Sociale, per gli effetti benefici in termini di sostenibilità conseguenti al ricircolo delle monete raccolte e alla conseguente limitazione di esigenze di nuovo conio.

Un doveroso ringraziamento va a tutte le organizzazioni della Distribuzione Italiana che ci hanno sostenuto e incoraggiato dalla fase di test ad oggi (Bennet, Iper – la grande I, Unicomm, Iper Conad e Conad, il gigante, Carrefour, Italmark, Magazzini Gabrielli, MD, Basko).

Un grazie a Retail Institute Italy-Grocery Forum Europe che per il terzo anno ci consente di presentarci come partner di questa importante iniziativa di confronto fra i diversi attori della business community.

Fonte: Retail Institute Italy

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