Elliot Management compra le librerie Barnes & Noble

Il fondo Elliott Management  ha acquisito la storica catena americana Barnes & Noble per 683 milioni di dollari, debito compreso. Il gruppo ha un valore di mercato di 311 milioni ma un ruolo ancora influente nell’editoria.

Non è la prima volta che il fondo americano scommette sulle librerie. L’anno scorso si è impadronito della britannica Waterstones per 279 milioni e, stando ai piani venuti alla luce, l’arrivo di Barnes & Noble dovrebbe ora potenziare la sua presenza nel comparto. Il progetto prevede di mantenere separati i due marchi ma sotto la direzione unica dell’attuale amministratore delegato di Waterstones, James Daunt. Infatti il ceo installato da Elliott rivendica di essere riuscito a risanare i conti del gruppo britannico, che ha anche avviato un piano di espansione di questi tempi raro, fatto dell’apertura di nuovi negozi disegnate per assomigliare a librerie indipendenti e in questo modo fronteggiare la minaccia dell’e-commerce.

Barnes & Noble, le cui origini risalgono al 1873, da anni sconta un declino che ha visto le sue quotazioni scivolare fino a minimi storici attorno ai 4,59 dollari. Di recente, ha dovuto ridimensionare le attese di performance per l’anno in corso: infatti nell’ultimo anno il bilancio della società ha evidenziato appieno le sfide aperte e finora irrisolte da ripetuti sforzi di riorganizzazione. Le perdite sono state di 125,5 milioni, contro profitti di 22 milioni nei dodici mesi precedenti. Le entrate sono a loro volta diminuite del 6% a 3,7 miliardi.

Tuttavia, Barnes & Noble ha ancora attiva una rete di 627 negozi su scala nazionale, numero ragguardevole anche dovesse chiuderne alcuni. Inoltre è considerato un partner cruciale per le case editrici nel promuovere libri e autori al grande pubblico. Probabilmente sono questi i fattori che hanno spinto Elliott Management a scommettere sulla società.

Fonte: ilsole24ore.com

 

 

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