VivoGreen, a Terni il negozio senza imballaggi (che rimborsa la Tari)

Entrare nel negozio, uscire senza pagare (fisicamente), avere il rimborso della tassa rifiuti e vivere senza la fatica di differenziare e il senso di colpa di produrre spazzatura. È quello che accade nel mondo di «VivoGreen» il nuovo supermercato di prodotti alimentari e per la cura della persona che apre oggi a Terni, pensato da un professore con i suoi alunni. Il progetto nasce infatti dall’idea di Davide Milani, che insegna all’Istituto tecnologico Allievi -Sangallo di Terni, che punta a coniugare sostenibilità ambientale, valorizzazione della comunità locale e innovazione tecnologica.

«Chi fa la spesa da noi – spiega Milani – non dovrà più fare la differenziata perché, a parte il vetro che ci riporterà, non avrà rifiuti. Tutti i nostri imballi sono compostabili, biocompatibili, biodegradabili. Il vetro è a rendere con la cauzione, che automaticamente viene addebitata e scalata dalla carta di credito. L’unico problema sono i contenitori del latte, perché a lunga conservazione c’è solo in Tetrapak». I prodotti sono il più possibile locali.

Il negozio nasce in un istituto tecnologico e i pagamenti non potevano che essere innovativi. Non ci sono casse, non si compie alcun atto di pagamento. Dopo essersi registrati a VivoGreen solo la prima volta (online o in negozio), i propri dati e la propria carta di pagamento vengono associati a una tessera personale. Da quel momento è possibile accedere al punto vendita, scegliere i prodotti a scaffale (identificati da un tag) e uscire con la spesa. La tessera viene letta dai sensori all’uscita. E fuori dal supermercato si può fare il «pieno» di acqua gratuitamente.

Poi c’è il rimborso della tassa rifiuti. «Un algoritmo – spiega ancora il professore – calcola quanto vetro e altri contenitori (quelli che per legge non è possibile fare in vetro, per esempio usiamo un contenitore in Pet per gli shampoo da riportare in negozio): più sono e maggiore è il rimborso della Tari». Un incentivo che segue la filosofia del «meno inquino, meno pago».

VivoGreen è stato sviluppato insieme ad altre scuole superiori di Terni: l’Istituto alberghiero Casagrande, il Liceo artistico Metelli, il Liceo Classico Tacito e l’Ipsia Pertini. Gli studenti hanno collaborato attivamente, ognuno per la propria parte di competenza: dalla realizzazione delle antenne, del reader, fino alla progettazione e alla realizzazione del quadro elettrico con sensori, dalla lettura dei tag Rfid e del software per il conto automatico, al disegno del logo e delle etichette.

Nexi, partner del progetto, ha realizzato l’infrastruttura tecnologica che consente un processo d’acquisto e pagamento chiamato «invisible payments»: l’identificazione dei prodotti acquistati dal cliente e la procedura di addebito. «Vogliamo che la tecnologia non sia fine a sé stessa- spiega Davide Milani, ideatore e proprietario di Vivogreen – ma messa al servizio della comunità per creare un vero valore aggiunto. Prevediamo, in futuro, di destinare una parte degli utili all’assegnazione di borse di studio agli studenti delle scuole che hanno collaborato e di coinvolgere gli studenti delle scuole del territorio per l’alternanza scuola lavoro nel nostro negozio».

Fonte: corriere.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?