TikTok respinge offerta Microsoft, verso accordo con Oracle

TikTok, la app di condivisione di video nel mirino degli Stati Uniti per timori di sicurezza nazionale, respinge l’offerta di Microsoft e si avvia verso una partnership con Oracle. Lo rivela una fonte al corrente delle trattative citata da Cnbc, dopo che nelle scorse ore Microsoft ha confermato che ByteDance, il gruppo cinese che gestisce la app, ha deciso di non vendere al gruppo gli asset negli Usa.

“ByteDance ci ha fatto sapere oggi che non intende vendere le attività negli Usa a Microsoft”, ha reso noto il gruppo guidato da Satya Nadella, in un post sul proprio blog. “Crediamo che la nostra proposta sarebbe stata buona per gli utenti di TikTok, e allo stesso tempo avrebbe protetto gli interessi di sicurezza nazionale”. TikTok è stata colpita il mese scorso da un ordine di vendita delle attività negli Stati Uniti e un annuncio a riguardo è atteso entro domani per evitare il divieto di operare negli Usa che scatterebbe il 29 settembre prossimo.

L’accordo deve essere, invece, finalizzato entro il 12 novembre prossimo. Con l’esclusione di Microsoft, in prima fila per un accordo c’è quindi Oracle, gruppo della Sylicon Valley che ha forti legami con l’amministrazione guidata da Donald Trump, e che offre infrastrutture cloud, pur non essendo tra i maggiori gruppi Usa in questo campo. In base alla proposta di accordo citata da fonti dell’agenzia Reuters, Oracle diventerà partner tecnologico e assumerà la gestione dei dati degli utenti statunitensi di TikTok. Il gruppo Usa sta negoziando anche una partecipazione negli asset statunitensi della app gestita da ByteDance.

Anche il Wall Street Journal conferma che Oracle diventerà partner tecnologico e assumerà la gestione dei dati degli utenti statunitensi di TikTok, in qualità di socio “affidabile”. Il prossimo passo sarà l’approvazione dell’accordo da parte della Casa Bianca e della Commissione investimenti stranieri negli Usa.

L’ultimatum di Trump fissato per il 15 settembre
La vendita delle attività statunitensi di TikTok – della cinese ByteDance – non verrà prorogata oltre il 15. Lo aveva confermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in conferenza stampa. “Vedremo cosa succederà”, aveva detto Trump. “O chiuderemo TikTok in questo paese per motivi di sicurezza, o verrà venduta”, ha aggiunto il presidente. “Non sto estendendo le scadenze, è il 15 settembre. Non ci sarà alcuna proroga della scadenza di TikTok”.

Trump aveva firmato un decreto che vieta le transazioni con i proprietari cinesi delle app TikTok e WeChat e che spinge così di fatto la cinese ByteDance a vendere la partecipazione nelle operazioni di TikTok negli Usa.

Larry Ellison, uno dei pochi sostenitori che Donald Trump si ritrova dalle parti della Silicon Valley, era sceso in campo in agosto per rilevare le attività americane di TikTok.

Oracle, la società del 76enne imprenditore accreditato di un patrimonio di quasi 65 miliardi di dollari (12esima posizione del Bloomberg Billionaires Index), avrebbe preso contatti con un gruppo di fondi americani – tra i quali General Atlantic e Sequoia – per sfidare Microsoft, che aveva già dichiarato a inizio agosto il suo interesse per le attività dell’applicazione in via di dismissione: oltre a quelle negli Stati Uniti, il pacchetto prevede anche Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Fonte: repubblica.it

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