Green Retail Lab, l’intervista a Luana Leonardi: “Dalle merci alle persone. Dal profitto al bene comune”

Due frasi per sintetizzare un’identità, un percorso, un’attitudine. Le Farmacie Apoteca sono luoghi “capaci di ascoltare e guidare le persone nel proprio percorso di Salute Consapevole grazie alla specializzazione sulle principali esigenze di cura e prevenzione, alla constante ricerca di una piena integrazione nella filiera sanitaria e all’accurata selezione dell’offerta con un particolare focus sui prodotti naturali”.

Abbiamo incontrato Luana Leonardi, Store Branding Specialist di Apoteca Natura e con lei ci siamo confrontati sul significato di sviluppo sostenibile del retail e quali azioni ha intrapreso Apoteca Natura per definire i suoi obiettivi rispetto alle tre dimensioni della sostenibilità, economica, sociale e ambientale, gli obiettivi dell’agenda di Parigi e l’economia circolare.

Cosa significa per Apoteca Natura mettere le persone al centro?

La svolta concettuale che Apoteca Natura rappresenta oggi nello scenario della farmacia, si può riassumere in due semplici frasi:
• dalle merci alle persone
• dal profitto al bene comune

La prima «dalle merci alle persone» rappresenta il claim del nostro format, e sintetizza il concetto di centralità della persona. Si tratta di un modello innovativo che abbraccia e comprende la farmacia nella sua totalità: persone, merci e spazi, tecnologie e strategie di comunicazione e soprattutto valori etici.
È la stessa vision Apoteca Natura ad esplicitare questa promessa della presa in carico della persona per una Salute Consapevole: le Farmacie Apoteca Natura sono «Farmacie capaci di ascoltare e guidare le persone nel proprio percorso di Salute Consapevole grazie alla specializzazione sulle principali esigenze di cura e prevenzione, alla constante ricerca di una piena integrazione nella filiera sanitaria e all’accurata selezione dell’offerta con un particolare focus sui prodotti naturali. Al centro di questo percorso la Persona, il rispetto del suo organismo e dell’ambiente in cui vive”.
Un nuovo modo di fare Farmacia, dunque, con un posizionamento chiaro e distintivo che mette al centro la persona e dove la variabile chiave è la relazione e non il prezzo, e il prodotto appare non più come il fine ma come il mezzo per soddisfare l’utente.
Un concept in cui il Farmacista riveste una funzione centrale nella filiera sanitaria offrendo al cliente un consiglio integrato, ascoltandolo e guidandolo non solo nella ricerca del suo benessere, ma anche nel mantenimento, nel supporto e nell’ottimizzazione dell’equilibrio fisiologico.
Nel 2018 è stato progettato il nuovo format di farmacia per porre concretamente al centro l’utente e i suoi bisogni e dove gli spazi sono stati ripensati per coinvolgere attivamente la persona nel proprio percorso di salute, grazie a:
• una suddivisione espositiva articolata non per categorie merceologiche, bensì per mondi di salute;
• strumenti esperienziali e tecnologici;
• un’area dedicata all’apprendimento e alla prova dei prodotti.
Apoteca Natura ha dunque progettato una diversa organizzazione della Farmacia dove spazi e processi sono strutturati per rispondere e gestire le diverse esigenze della Persona. Una trasformazione completa del paradigma in cui lo spazio è pensato non per le merci, il prodotto ma per il consiglio, la relazione.
Quindi partire dai bisogni di salute delle persone, dalle loro esigenze e ripensare in funzione di tali esigenze tutta l’organizzazione della Farmacia, dal ruolo del Farmacista al layout stesso con l’obiettivo finale della “presa in carico della persona per una salute consapevole”.
Ci sono molti strumenti che abbiamo messo a punto in questi 20 anni di percorso per rendere davvero concreta questa promessa e la presa in carico della persona:
– la piattaforma Health&Loyalty System, lato farmacista; una Dashboard per la raccolta dei dati di salute dei nostri pazienti, un vero e proprio fascicolo sanitario che ci consente di conoscere e riconoscere il paziente e di seguirlo nel proprio percorso di salute;
– la App MyApotecaNatura, lato utente, con cui ciascuno di noi può monitorare la propria salute, condividere i propri dati con il farmacista di fiducia, prenotare servizi in farmacia, ordinare prodotti, monitorare il proprio stile di vita come ad es. il diario alimentare;
– i Protocolli Consiglio per Esigenza, modelli di gestione del consiglio realizzati in collaborazione con medici di medicina generale, pediatri e medici specialisti, che guidano il farmacista attraverso un algoritmo decisionale a inquadrare in modo scientifico l’esigenza di salute della persona, al fine di fornire il miglior consiglio con un rapporto beneficio/rischio a favore di uomo e ambiente;
– La App Consiglio Pro, di supporto al farmacista per spiegare alla persona la fisiopatologia della problematica di salute attraverso l’uso di illustrazioni e brevi descrizioni per favorire una maggiore comprensione del problema e la condivisione del percorso di salute da intraprendere;
– I Servizi di Prevenzione, dei test che permettono la rilevazione di alcune misurazioni e informazioni sullo stile di vita utili per valutare lo stato di salute della persona, sensibilizzare le persone meno consapevoli di avere eventuali rischi legati alla propria storia personale e familiare, e stili di vita modificabili, intercettare soggetti ad alto rischio da rinviare al medico curante. Tutti i servizi di prevenzione sono realizzati con il patrocinio di società scientifiche e delle principali istituzioni mediche come ad esempio la SIMG, ISDE, AMD e SIMSE.
– Le Campagne nazionali di prevenzione come quella cardio metabolica
– E le Attività di educazione e sensibilizzazione promosse dal Network (Antibiotico resistenza, purificazione aria, collaborazione con ISDE, le passeggiate della salute con l’attività di plogging).

Come definite le tre dimensioni della sostenibilità?

La sostenibilità non deve essere intesa solo come rispetto dell’ambiente, della natura in cui troviamo le risposte ai bisogni di salute, ma anche sostenibilità sociale ed economica secondo un orientamento al Bene Comune.
Le 3 dimensioni della sostenibilità sono in qualche modo strettamente correlate alla nostra promessa «per una salute consapevole»
«Salute consapevole», infatti, è un approccio, quasi una filosofia, che vuole arrivare a fornire al paziente un consiglio integrato personalizzato grazie all’azione su diverse leve, quali prevenzione, stili di vita, natura e relazioni, che hanno come punto in comune la persona.
La «salute consapevole» si basa su un presupposto scientifico di approccio sistemico alla salute, secondo cui si devono conoscere e tenere in considerazione le connessioni tra tutte le funzioni fisiologiche dell’organismo e le connessioni che esistono tra queste e il contesto in cui le persone vivono.
Questo è quanto affermato anche a livello internazionale dall’OMS con il concetto di One Health, un approccio completo alla salute, secondo cui salute dell’ambiente, salute dell’uomo e salute di piante e animali sono parte di un unico sistema interconnesso.
Nell’ultimo Corso Evoluzione abbiamo approfondito i contenuti scientifici per continuare ad operare sempre più concretamente “Verso un’Ecologia della Salute”, che significa vedere e comprendere l’impatto di ogni nostra azione sulla salute globale: dall’agricoltura alla produzione farmaceutica, passando attraverso la comprensione delle dinamiche socio-economiche che impattano sulla nostra salute e sul nostro ruolo di operatori sanitari.
Sostenibilità non è pertanto solo ricerca di materiali a ridotto impatto ambientale e quindi progettazione sostenibile ma anche sostenibilità sociale che si concretizza nelle attività e iniziative sul territorio.
Sostenibilità significa anche educare le persone alla prevenzione e ad agire nel rispetto e per la salvaguardia dell’ambiente.
Alla base del nostro progetto, dunque, c’è la creazione e condivisione di valore per le persone, la società e l’ambiente; un nuovo concetto di valore per un modello economicamente valido, ecologicamente sostenibile, socialmente equo.
I consumatori si dimostrano sempre più attenti alla sostenibilità e anche le farmacie possono e devono dare delle risposte concrete. Abbiamo fatto un percorso per diventare società benefit e stiamo accompagnando le nostre farmacie a diventarlo a loro volta. Nell’ottica di una progettualità sostenibile, che abbia un impatto sull’ambiente ma anche sulle persone, tutta l’area del servizio ha una ricaduta sulle persone.
I nostri farmacisti accompagnano i cittadini nelle passeggiate della salute arricchite dall’attività di plogging, vanno nelle scuole a parlare di ambiente in collaborazione con ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente). Noi li dotiamo di una serie di strumenti formativi e di documentazione perché il loro intervento possa essere inserito nel POF (Piani dell’offerta formativa).
Abbiamo il nostro Blog «Stai Benefit!» ricco di contenuti che riguardano salute e ambiente (equilibrio alimentare, movimento ecc…).
Il nostro piano marketing prevede diverse attività di educazione/informazione durante l’anno come quella sul fenomeno dell’antibiotico-resistenza e sull’uso consapevole degli antibiotici con opuscolo e materiali di comunicazione dedicati, e attività di sensibilizzazione come quella sul concetto di biodegradabilità.
In questo modo la farmacia diventa un fenomenale luogo di produzione di conoscenza, un’impresa sociosanitaria e crea valore nella comunità ponendosi in maniera nuova sul territorio.
Altre azioni che stiamo portando avanti sono coerenti con l’indirizzo europeo formalizzato in un documento recente della PGEU, l’associazione che riunisce i farmacisti di comunità di 32 nazioni europee e rappresenta 400.000 farmacie, che racchiude le “best practice” e le linee guida per una farmacia sostenibile.
Nel documento si dice che i farmacisti, in qualità di esperti di farmaci, sono in una buona posizione per aumentare la consapevolezza del pubblico, promuovere l’uso prudente e il corretto smaltimento dei farmaci e fornire consulenza sulla disponibilità di farmaci «greener», più ecologici, e privilegiare questi ultimi quando c’è la possibilità scientifica di promuovere quel tipo di soluzione al posto del farmaco puro.
Per rispettare la promessa della salute consapevole e lavorare verso una greener pharmacy, è necessario compiere scelte di assortimento e scelte comportamentali.
Apoteca Natura mette a disposizione delle affiliate al Network il Disciplinare Apoteca Natura, uno strumento operativo, punto di riferimento per la realizzazione dei prodotti a marchio, nonché criterio sul quale basare la scelta dell’assortimento per quanto riguarda la naturalità, la sicurezza e l’efficacia dei prodotti.
Le persone cercano sempre di più il naturale e sono anche disposte a pagare di più. Da qui l’importanza di trovare nel farmacista un alleato in grado di rendere la persona consapevole di ciò che acquista.

In che modo arrivate alla definizione di Bene comune?

Apoteca Natura crede fermamente nel ruolo sociale e civico svolto dalle farmacie che, sempre di più, sono chiamate a svolgere un servizio indispensabile di presidio territoriale e di avamposto per la salute collettiva.
Il nostro è un modello di farmacia basato sulla specializzazione in salute capace di valorizzare la professionalità del farmacista all’interno della filiera sanitaria, con un orientamento al Bene Comune nel territorio in cui opera.
La Farmacia Apoteca Natura diventa sempre più un Hub sanitario per l’orientamento del paziente, interattiva, coinvolgente. E il Titolare evolve in «imprenditore socio-sanitario» con un ruolo attivo nella propria comunità, zona di riferimento, dialogando con i principali stakeholders che possono avere a che fare con la salute delle persone in termini di informazioni e servizi; un punto di riferimento per il territorio in cui è calato, capace di interagire con istituzioni pubbliche, medici e scuole al fine di contribuire attivamente alla salute collettiva, all’ambiente e al bene comune in generale.
E il Farmacista collaboratore cessa di essere un commesso, dispensatore di farmaci per diventare un vero e proprio consulente di salute, prendendo in carico la persona con un approccio sistemico alla soddisfazione delle sue esigenze di salute.
Lo statuto di Apoteca Natura è stato concepito per formalizzare anche a livello giuridico il nostro impegno per il Bene Comune. Per questo motivo, l’oggetto sociale esplicita quattro finalità specifiche di beneficio comune che Apoteca Natura intende perseguire nell’esercizio della propria attività d’impresa, attraverso lo svolgimento di azioni il cui obiettivo è quello di generare un misurabile impatto positivo su società e ambiente e di creare le premesse per il mantenimento di risultati economici soddisfacenti.
1. Moltiplicazione dell’impatto positivo e promozione del modello benefit
La promozione dell’evoluzione del sistema farmacia secondo un’ottica centrata sulla persona e sul ruolo dell’azienda per produrre un impatto sociale e ambientale positivo, assicurando la moltiplicazione dell’impatto positivo attraverso il coinvolgimento attivo dei clienti e delle comunità in cui operano. Come primo network mondiale di Farmacie aderenti al Modello Benefit, questo comprende anche la diffusione e la facilitazione dell’adozione del paradigma Benefit di duplice finalità: profitto e beneficio comune da parte degli affiliati della rete.
2. Prevenzione e educazione per una salute consapevole
La promozione di percorsi di salute consapevole per le persone attraverso attività di educazione e prevenzione. Questo comprende servizi di autodiagnosi, attività di miglioramento degli stili di vita con considerazione allargata dei fattori ambientali e sociali, anche grazie ad una adeguata formazione al personale delle farmacie aderenti al network.
3. Valorizzazione dei Prodotti Naturali
La diffusione, valorizzazione e promozione dell’uso di prodotti naturali scientificamente avanzati, sicuri per l’organismo e l’ambiente e allo stesso tempo efficaci. Questo comprende attività di formazione rivolte al personale delle farmacie del network e la selezione privilegiata di prodotti che rispettino criteri autoimposti raccolti nel disciplinare Apoteca Natura o che provengano da aziende che abbiano adottato standard e pratiche evolute come il modello benefit.
4. Valore alle persone
La creazione di un ambiente di lavoro positivo, volto alla valorizzazione ed al benessere delle persone, per sviluppare il potenziale di ogni persona e fare crescere costantemente l’orgoglio e la soddisfazione di lavorare con l’azienda.

La scelta di essere una Società Benefit e di certificarvi B-Corp in che modo ha ridefinito il valore di Apoteca Natura? E in che modo il valore è stato distribuito sui vostri stakeholder?

Per Apoteca Natura la trasformazione in società benefit e la certificazione BCorp hanno rappresentato un percorso di sviluppo naturale in una logica di assoluta coerenza con la nostra vision e il nostro modello.
La Farmacia evolve in impresa socio-sanitaria perseguendo oltre alle finalità di profitto anche finalità di beneficio comune e ne fa una ragione costitutiva del suo essere impresa e rete di imprese.
Un posizionamento chiaro e distintivo: siamo la PRIMA RETE di FARMACIE BENEFIT al mondo, per una SALUTE CONSAPEVOLE. FARMACIE BENEFIT è un marchio registrato di Apoteca Natura.
Le imprese tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le Società Benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le Società Benefit rappresentano da questo punto di vista un’evoluzione del concetto stesso di impresa, in quanto puntano al raggiungimento di una reale sostenibilità a livello economico, ambientale e sociale. Le Società Benefit hanno due caratteristiche fondamentali:
• esplicitano l’attenzione verso tutti i portatori di interesse, sia shareholder che stakeholder, nel proprio oggetto sociale;
• misurano i propri risultati in termini di impatto positivo sulla società e sull’ambiente con la stessa completezza e con lo stesso rigore adottato per i risultati di tipo economico e finanziario.

Le Società Benefit si impegnano a riportare in maniera trasparente e completa le proprie attività attraverso una relazione annuale di impatto, che descriva sia le azioni svolte che i piani e gli impegni per il futuro.
Per la rendicontazione dell’impatto è stato scelto lo standard internazionale Benefit Impact Assessment (BIA), strumento che ha inoltre consentito ad Apoteca Natura di ottenere, su base volontaria, la certificazione B Corp.
Per essere certificate, le B Corp devono superare 80 punti su una scala da 0 a 200 del Benefit Impact Assessment o BIA, un benchmark sviluppato dall’ente no-profit B Lab, promotore del movimento benefit in tutto il mondo, che permette di valutare l’impatto aziendale in modo quantitativo e rigoroso.
Questa soglia rappresenta il break-even point, il punto di pareggio tra quanto l’azienda prende dalla società e dall’ambiente rispetto a quanto restituisce, passando da un modello puramente estrattivo ad uno rigenerativo.
Apoteca Natura ha completato il processo di verifica del proprio BIA da parte di B Lab ed ha ottenuto il riconoscimento della certificazione B Corp nel 2019 con un punteggio verificato di 89.4 punti, un risultato straordinario considerando che il B Impact Assessment è stato utilizzato da più di 140.000 aziende nel mondo, ma soltanto il 3,20% di queste ha superato la soglia degli 80 punti.
Il risultato è tanto più significativo poiché Apoteca Natura ha sostenuto per la prima volta questo iter di certificazione, che le ha riconosciuto un costante impegno verso un modello di sviluppo sostenibile volto a moltiplicare il suo impatto positivo attraverso tutta la rete di circa 1.000 farmacie.
In linea con il suo impegno di moltiplicatore di impatto Apoteca Natura collabora attivamente con partner strategici quali enti e associazioni del settore, e nella scelta di partner e fornitori privilegia aziende che abbiano a loro volta intrapreso il percorso per diventare società benefit e ottenere la certificazione B Corp.
La certificazione ha una validità di tre anni. Apoteca Natura provvede comunque a realizzare una rendicontazione dell’impatto complessivo su base annuale, al fine di valutare l’evoluzione del proprio profilo di impatto e fornire dati sempre aggiornati all’interno della propria relazione d’impatto annuale.

Inoltre, abbiamo considerato importante valutare in che modo possiamo contribuire agli SDGs (i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) in maniera più diretta grazie alla nostra attività.
Per valutare il contributo dell’azienda, Apoteca Natura si è misurata con l’SDGs Action Manager, una piattaforma online nata dall’integrazione del B Impact Assessment della non-profit statunitense B Lab con i Principi del Global
Compact Network delle Nazioni Unite.
Dalla stretta collaborazione tra i due enti internazionali è nato uno strumento in grado di indicare quanto un’azienda stia contribuendo al raggiungimento del singolo obiettivo rispetto al suo potenziale.
La misurazione ci ha permesso di avere un’ulteriore evidenza delle nostre principali aree di impatto rispetto agli SDGs: Apoteca Natura eccelle in particolare nella contribuzione agli obiettivi 3, 4 e 12 ovvero Salute e Benessere, Istruzione di Qualità, Consumo e Produzione responsabili.
Per quanto concerne l’obiettivo 3 (Salute e Benessere), Apoteca Natura contribuisce, per sua stessa natura, tramite attività di prevenzione destinate ai clienti delle farmacie, utili ad individuare i rischi di insorgenza di patologie. La prevenzione, insieme all’attività di formazione destinata al farmacista sui Protocolli di Consiglio per Esigenza (PCE), permette di indirizzare il paziente verso il percorso di cura più adatto. Significativa è anche la divulgazione continua di informazioni tramite il Blog Stai Benefit ed i tanti servizi di orientamento verso stili di vita più sani (articoli di approfondimento, Protocollo farmacia Protetta per prevenzione contagio COVID, Guida Alimentare).
Per quanto concerne invece l’obiettivo 4, Istruzione di Qualità, Apoteca Natura favorisce questo SDG grazie al sistema di Sviluppo del Personale implementato nel corso del 2020 per analizzare le competenze comportamentali e tecnico professionali dei dipendenti, dando a tutti la possibilità di migliorarsi rispettando le proprie peculiarità. Contribuiscono all’SDG 4 i programmi di formazione a disposizione dei nostri clienti, per favorire la conoscenza sull’impiego di fitocomplessi naturali nella cura della salute e nella gestione della farmacia e dei collaboratori.
Infine, Apoteca Natura contribuisce al raggiungimento dell’SDG 12, Consumo e Produzione responsabili, proponendo prodotti dal contenuto biodegradabile, creati valorizzando una filiera produttiva rigorosamente in linea con il metodo di agricoltura biologica che caratterizza le materie prime impiegate, utilizzando carta certificata FSC11 e PEFC12 sia per i materiali di packaging che per i consumabili da ufficio. Altro contributo offerto dall’azienda è la creazione e promozione attraverso tutte le farmacie affiliate di iniziative di sensibilizzazione per migliorare la conoscenza del consumatore riguardo ad abitudini di consumo meno impattanti a livello ambientale e sociale.

I vostri clienti sono consapevoli del vostro percorso? Lo riconoscono? Lo premiano?

Sempre più farmacie riconoscono il valore di questo percorso e chiedono di aderire alla nostra rete.
Apoteca Natura rappresenta, infatti, un modello organizzativo unico capace di coniugare redditività e professionalità; un modello capace di sostenere la professionalità del farmacista e di renderlo più efficace ed efficiente nella relazione con il cliente-paziente grazie alla selezione e gestione dell’assortimento, all’erogazione di servizi socio-sanitari, alla comunicazione e al marketing. Il tutto è reso possibile attraverso un processo di formazione continua in ambito tecnico-professionale e gestionale, per tutto lo staff della farmacia.
Grazie alla valorizzazione del ruolo e della professionalità del farmacista, in quanto figura cardine del sistema sanitario, gli affiliati possono beneficiare anche di una redditività del punto vendita superiore alla media di mercato.
In questi anni Apoteca Natura ha tuttavia sviluppato una rete a più velocità, con differenti livelli di realizzazione dei servizi offerti, ed è per questo che nel 2021 abbiamo promosso la segmentazione chiara del Network per generare coerenza nell’insegna.
Ora sono tre i livelli di affiliazione previsti. Il cluster 1 è una sorta di corner con focus sul consiglio dei prodotti naturali in automedicazione, per chi entra per la prima volta nella rete. Il cluster 2 rappresenta l’attuale step degli aderenti al network Apoteca Natura, con focus sui servizi alla persona. Infine, il cluster 3 è una farmacia ad affiliazione full in franchising, completamente riconoscibile: l’obiettivo a tendere è che il maggior numero delle farmacie del network scelga questo livello di adesione.

Il riconoscimento del valore del progetto si esprime anche a livello di cittadini ed utenti finali, come dimostra la grande partecipazione dei nostri consumatori/pazienti alle campagne di prevenzione nazionale e alle attività di educazione/informazione promosse dalle farmacie del network.
Inoltre, con il progetto “Audit Civico delle Farmacie”, realizzato in partnership con Cittadinanzattiva, abbiamo coinvolto le farmacie della Rete in un processo di valutazione civica che permetta di rilevare, dal punto di vista dei cittadini, la qualità dei servizi offerti.
Quest’approccio è stato sviluppato in coerenza con il percorso di crescita qualitativa intrapreso dal Network, nel quale il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder costituisce un tassello fondamentale.

Altro importantissimo riconoscimento del nostro modo di fare farmacia, è il recente ingresso di Apoteca Natura nella UEFS, Unione Europea delle Farmacie Sociali, associazione nata nel 1961, con sede a Bruxelles, che raduna in totale quasi 2.500 farmacie solidali, mutualistiche, cooperative e affini, con lo scopo di valorizzarne il ruolo economico-sociale e promuovere lo sviluppo di una farmacia solidale e al servizio della comunità.

Il retail è anche sostenibilità visibile. La certificazione B-Corp ha cambiato anche il vostro modo di organizzare i punti di vendita?

Dopo la trasformazione di Apoteca Natura in Società Benefit e la certificazione B-Corp, abbiamo con i nostri partner accelerato il percorso di ricerca di materiali innovativi ed ecosostenibili in una logica di assoluta coerenza.
Le nostre Farmacie sono pertanto progettate secondo gli standard più elevati di sostenibilità e di risparmio energetico, utilizzando materiali a ridotto impatto ambientale e riciclabili.
Il format sviluppato da Apoteca Natura può definirsi sostenibile perché è la traduzione nello spazio fisico di tutti gli elementi della nostra vision e delle 3 dimensioni del concetto di sostenibilità, economica (selezione e revisione dell’assortimento con focus sul naturale avanzato e prodotti «greener»), sociale (spazi di comunicazione dedicati alla relazione e al consiglio «sostenibile», educazione / informazione all’interno dello store), e ambientale (progettazione secondo standard elevati di risparmio energetico e con utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale).
Progettazione sostenibile per noi significa progettare esperienze significative e innovative per i nostri pazienti, ripensare il modo attraverso cui mettiamo le persone al centro nello spazio e, dunque, modificare il contenitore per esplodere il contenuto e non viceversa.
Un mood distintivo che ci consente di realizzare store unici e molto differenti rispetto alle farmacie tradizionali e che vengono oggi realizzate, dove lo spazio è contrassegnato da colori caldi e materiali naturali, che invitano al dialogo e alla permanenza nel punto vendita. Il prodotto resta in secondo piano mettendo al centro l’interazione e la relazione tra Farmacista e cliente. Store fisici progettati per diventare per il paziente/consumatore un punto di contatto privilegiato per comunicare valori specifici del nostro brand e della nostra identità, instaurare con lui un legame emotivo, necessario per la fidelizzazione e per il miglioramento della brand reputation stessa.
Ovviamente tutto questo deve essere misurabile e comunicabile ai nostri utenti. Per questo abbiamo scelto la strada delle certificazioni.
Il flagship store di Ponte a Greve ha ottenuto ad esempio la Certificazione Leed. Il LEED® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione.
LEED promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.
Altre certificazioni per noi importanti sono la FSC e PEFC che garantiscono che il legno utilizzato per la produzione dei nostri arredi proviene da foreste gestite in maniera responsabile e quindi provenienza delle materie prime (tracciabilità), qualità e ridotto impatto sull’ambiente.
Nella selezione dei nostri fornitori partner, il possesso di queste certificazioni è un criterio preferenziale di collaborazione. Si tratta di un percorso estremamente complesso che richiede non solo l’acquisto di materie prime certificate FSC ma la certificazione da parte dell’azienda produttrice dell’intera filiera: scelta di materie prime certificate, provenienza e tracciabilità, processo di lavorazione, produzione, assemblaggio, impiego di colle, solventi e altre sostanze. Le aziende certificate sono inserite in una data base internazionale.
Altre certificazioni da noi richieste sono ad esempio GREENGUARD, certificazione di Prodotto Ambientale che misura l’emissione di circa 400 sostanze nocive dagli ftalati al benzene, dalle ammine aromatiche alla formaldeide;
La ICILA che consente di valutare la conformità delle aziende dell’arredo, della lavorazione del legno e dei prodotti di origine legnosa, come la carta e cartone; EMAS il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS = Eco-Management and Audit Scheme) è un sistema a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, aventi sede nel territorio della Comunità Europea o al di fuori di esso, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
L’EPA – Environment Protection Agency con il regolamento relativo all’emissione di formaldeide dai prodotti compositi di legno “Formaldehyde Emission Standards for Composite Wood Products Rule” che ha adottando i limiti di emissione di formaldeide fissati dal CARB “California Air Resources Board”.

L’attenzione nei confronti dell’aria che “offrite” ai vostri collaboratori e ai vostri clienti è un concept che intendete sviluppare?

L’inquinamento dell’aria è il più grave problema di salute ambientale in Europa, con un tasso di mortalità più di 10 volte superiore a quello degli incidenti stradali (European Environmental Agency).
Come segnalato dall’OMS, il 23% delle morti globali sono concausate dall’insalubrità ambientale. …E si parla troppo poco della qualità dell’aria in ambienti chiusi, ovvero del fenomeno dell’inquinamento indoor.
La scarsa qualità dell’aria negli ambienti interni è un problema sempre più attuale, conseguente all’incremento della permanenza delle persone negli spazi chiusi (stimato attorno alle 22 ore giornaliere nei paesi industrializzati).
L’inquinamento dell’aria indoor è il risultato dell’aria esterna, a cui si aggiungono numerose fonti interne agli edifici, come l’anidride carbonica (CO2) prodotta dalle persone, le polveri sottili (PM) rilasciate dalle attività antropiche e uno spettro molto ampio di composti organici volatili (VOC). Questi composti organici volatili, i cd VOC, sono composti chimici di diversa natura, accomunati da una elevata volatilità, che quindi si ritrovano nell’ambiente principalmente sotto forma gassosa. I più comuni in ambiente indoor sono: formaldeide, benzene, terpeni, idrocarburi policiclici aromatici e gli alcol ed esteri. I VOC si originano da vernici, finiture e altri rivestimenti, sono anche risultato dell’uso di prodotti per la pulizia, deodoranti per ambienti, prodotti per la cura della persona e altri materiali introdotti nell’edificio.
Dalla collaborazione tra Apoteca Natura e Pnat, società ex spin-off dell’Università di Firenze e all’ideatore Stefano Mancuso, con la Fabbrica dell’Aria™ siamo in grado di offrire un servizio al pubblico e trasmettere un forte messaggio di consapevolezza: la nostra salute dipende anche da ciò che respiriamo!
Nella rinnovata Farmacia Comunale Europa il sistema di biofiltrazione botanica riduce gli inquinanti atmosferici del 97%.
La Fabbrica dell’Aria™ è costituita da una teca, da una vasca contenente il substrato di coltura e le piante, da un ventilatore collocato sulla parte superiore e da un sistema di sensori per il monitoraggio dei parametri ambientali e dei contaminanti.
Nella Fabbrica dell’Aria™, l’aria viene prelevata dall’ambiente da depurare, forzata ad attraversare il letto di crescita dove vengono messe a dimora le piante e a fluire a contatto con la loro parte fogliare, prima di essere espulsa verso l’ambiente. Quando le sostanze inquinanti passano attraverso il substrato di coltura, vengono bloccate e quindi assorbite dalle radici delle piante. Gli inquinanti rimanenti vengono assorbiti dalle foglie attraverso gli stomi, degradati e convertiti in nutrienti.
La Fabbrica dell’Aria™ utilizza StomataTM, il sistema di filtrazione botanica sviluppato da Pnat e certificato dal LINV che amplifica significativamente le potenzialità delle piante, rendendo la loro azione enormemente più efficiente.
Un sistema di sensori installati sulla teca monitora la qualità dell’aria in tempo reale, e i dati prodotti vengono restituiti su un monitor consultabile dagli utenti.
Le piante sono infatti naturalmente in grado di trattenere e degradare le molecole inquinanti sia inorganiche (biossido di carbonio, composti dell’azoto, polveri sottili…) che organiche (i VOCs, composti organici volatili).
Impiegando e amplificando questa capacità delle piante, la Fabbrica dell’Aria™ consente di rimuovere tutti gli inquinanti aerei presenti all’interno degli edifici in maniera sostenibile e altamente efficiente.
È un dispositivo unico nel suo genere perché si sostituisce ai tipici sistemi di filtrazione tradizionale, fornendo una soluzione naturale, a bassa manutenzione, e potenzialmente con una durata indefinita, quindi molto più efficiente rispetto alla filtrazione meccanica. Le piante, in questo modo non sono solo elementi decorativi, ma funzionano come core tecnologico di una nuova concezione impiantistica, diventando elementi ben visibili che contraddistinguono e danno carattere agli spazi.
Questo progetto non è soltanto simbolico ma una dimostrazione estremamente pratica del fatto che la nostra salute è correlata a quella del pianeta, e che con l’aiuto della tecnologia possiamo trovare in natura soluzioni efficaci, scientificamente valide e replicabili.

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