Gap pronto a dire goodbye al Vecchio Continente. Chiuderà 120 store

Il viaggio europeo di Gap sembra essere giunto al capolinea. Il brand americano, da tempo protagonista di un andamento economico altalenante, sarebbe sul punto di fare i bagagli e lasciare il Vecchio Continente. Il brand dell’omonimo colosso statunitense sarebbe deciso a chiudere tutti i negozi aperti negli ultimi anni in Europa, tra cui quelli in Italia. A darne notizia è il quotidiano francese Le Monde riportando che sono circa 120 i punti vendita interessati da questo piano, in vigore dal prossimo luglio.

L’emergenza sanitari ha certamente influito sulla strategia di Gap che già lo scorso anno aveva annunciato la cessata attività in Francia di 8 dei suoi 28 negozi, nell’ambito di una schedule che prevedeva a livello globale la chiusura di 230 store, con un obiettivo di risparmio di 90 milioni di dollari l’anno, secondo quanto diffuso da La Repubblica.

Nel 2019 il gruppo, cui oltre a Gap fanno capo brand quali Old Navy, Banana Republic e Athleta, ha registrato vendite nette per 16,4 miliardi di dollari, in calo dell’1% sul 2018. Nel periodo, il gruppo ha inoltre visto i propri profitti scendere a quota 351 milioni di dollari, contro un valore pari a 1 miliardo dell’anno precedente. Nonostante un incremento dello shopping online del 95%, nel secondo trimestre del 2020 le vendite del gruppo sono calate del 18%, complice il -48% degli acquisti in boutique.
Oltre a quelle in Francia, Inghilterra e Irlanda, addio anche alle boutique in Italia, dove Gap è presente con 11 vetrine tra cui il flagship store milanese in corso Vittorio Emanuele II inaugurato quasi 10 anni fa, accanto a quello di Banana Republic la cui saracinesca è stata abbassata nel 2017. L’assenza di un e-shop italiano non ha certamente facilitato il rapporto con i clienti durante il lockdown.

La sensazione è che, prima ancora del Covid-19, la label soffrisse l’incapacità di tenere il passo con le nuove abitudini d’acquisto dettate da player del fast fashion come i brand dei competitor H&M e Inditex. Chissà se il recente accordo decennale appena firmato con Yeezy, etichetta fashion di Kanye West, per lo sviluppo e la distribuzione della linea Yeezy Gap attesa per il 2021, riuscirà a ridare lustro al brand che aprì il suo primo negozio a San Francisco nel 1969, gestito da una giovane coppia che all’inizio vendeva jeans, musicassette e dischi. La musica, per ora, sembra essere decisamente cambiata.

Fonte: pambianconews.com

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