Dopo la crisi, Camaïeu riparte come label femminile di Celio

Rinasce in una nuova veste Camaïeu, catena francese del prêt-à-porter finita in liquidazione alla fine del 2022. La procedura aveva lasciato a casa 2.600 lavoratori impiegati in oltre 500 negozi, ma il marchio di womenswear era stato in seguito acquisito all’asta da Celio per circa 1,8 milioni di euro: proprio sotto l’egida del brand di abbigliamento maschile ora Camaïeu si appresta a tornare sul mercato, sotto forma di label femminile del player.

“Avevamo già l’idea di creare una collezione donna per Celio prima che si presentasse questa straordinaria opportunità di rilevare il marchio Camaïeu”, ha spiega Sébastien Bismuth, presidente di Celio dal 2020, si legge su Fashion Network Francia -. Be Camaïeu è la controparte femminile di Celio, con un guardaroba essenziale e un’ampia tavolozza di colori. Senza la forza del marchio e i nostri rapporti con i fornitori, non saremmo stati in grado di rilanciare il brand potendo esprimere questo rapporto qualità-prezzo”.

La stagione inaugurale sarà l’autunno/inverno 2024-25, con 700 referenze in uno spettro di taglie dalla 34 alla 38. Dal 29 agosto, dunque, i prodotti Be Camaïeu saranno venduti online tramite l’e-shop Celio, che implementerà una sezione ad hoc, e in una rete fisica composta da 13 indirizzi situati in centri commerciali e retail parks. In arrivo anche un nuovo concept, per il quale l’azienda ha stanziato un “budget consistente”. Undici di questi spazi di vendita saranno condivisi con il marchio gemello Celio, a Lille (Euralille), a Rosny-Sous-Bois (Rosny 2), a Metz (Waves), a Cergy-Pontoise (Les 3 Fontaines), a Creil (Saint -Maximin), a Valence (Les Couleures), ad Anglet (BAB2), a Vannes (da ottobre), a Isle-d’Abeau (centro commerciale Carrefour), a Evry (Evry 2) e a Bruxelles (City 2).

Verranno aperti anche due negozi Be Camaïeu indipendenti nei centri commerciali di Compiègne, nello spazio prima occupato proprio da uno store Camaïeu, e Vélizy2 (in questo caso un temporary store) per sperimentare il modello ‘stand-alone’, anche se non è nei piani del marchio uno sviluppo indipendente in futuro. Sulla base dei risultati di vendita, verrà stabilità l’entità del secondo piano di opening, prevista per i mesi successivi. L’obiettivo è monitorare la riuscita del nuovo capitolo di Camaïeu e l’esperimento di un colosso che unisca ready-to-wear maschile e femminile, all’interno di un panorama, quello del retail francese, che versa in una situazione costellata di criticità. All’orizzonte, però, segnali di ripresa: l’ultimo, il salvataggio di Naf Naf, ennesima azienda in crisi e ora salvata dal produttore tessile turco Migiboy Tekstil.

Fonte: pambianconews.com

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