Canada goose accelera tra green e retail

Entra nel vivo il piano di sostenibilità ambientale e sociale di Canada Goose. Il brand di outwear nato a Toronto ha varato prodotti e iniziative per tutelare l’impatto sull’ambiente, dal lancio di Humanature, la purpose platform che unisce green e iniziative basate sui valori della società, fino allo Standard Expedition parka, che arriverà negli store a gennaio. Prosegue in parallelo l’espansione nel globo con l’apertura di nuovi store tra Europa ed Asia. I dettagli e gli obiettivi futuri sono stati spiegati da Dani Reiss, fondatore e ceo del brand.

Che performance economiche hanno evidenziato gli ultimi mesi?
Durante il secondo trimestre abbiamo visto le vendite dell’e-commerce correre a +10%, è un canale dove continueremo a investire. Accanto, il business nella Mainland Cina ha ripreso a crescere del 30%, come risultato della nostra espansione nella regione.

Avete iniziato un importante percorso nella sostenibilità, quali sono gli obiettivi?
Abbiamo lanciato la nostra prima strategia di impatto sostenibile quest’anno, durante l’Earth day. Il report impegna la nostra azienda ad agire concretamente attraverso obiettivi chiave. Uno di questi è raggiungere la neutralità del carbonio, riducendo di oltre l’80% rispetto ai livelli attuali le emissioni al 2025; nel 2022 introdurremo poi la pelliccia rigenerata nella nostra catena di fornitura, che interesserà anche quella per i parka; ci siamo impegnati a eliminare la plastica monouso, a ottenere la certificazione Responsible down standard al 100% entro il 2021 e a raggiungere, entro il 2025, il 90% dei tessuti Canada Goose approvati bluesign per pratiche responsabili e sostenibili.

Come è nata la piattaforma Humanature?
È più di una piattaforma, rappresenta la filosofia del marchio. Siamo sempre stati ispirati dalle persone del Nord che hanno vissuto in armonia con la natura per migliaia di anni e le cui pratiche sono radicate nella sostenibilità. Lo scopo dietro questo lancio è mantenere freddo il pianeta e le persone al caldo.

Che tipo di iniziative avete messo in campo?
Si parte dai prodotti come lo Standard Expedition parka, alla partnership di lunga data con Polar bears international, fino all’adesione alla Sustainable apparel coalition. Durante la pandemia ha poi preso vita il Response program, che ha messo al centro la produzione di camici.

Avete anche recentemente annunciato l’espansione del Resource center program…
Abbiamo lanciato il programma nel 2009, che ha avuto un impatto su una dozzina di comunità Inuit del Nord del Canada; essi creano i parka a mano, abbiamo donato loro due milioni di metri di materiali in eccesso; da questo inverno, grazie alla partnership con Itk-Inuit tapiriit kanatami, avranno anche i nostri parka riutilizzati.

Quali sono le caratteristiche del nuovo Standard Expedition parka?
È il nostro parka più sostenibile creato fino ad oggi, che lanceremo a gennaio 2021. È ispirato all’iconico Expedition parka, ma rispetto a esso genera il 30% in meno di carbonio e il 65% in meno di acqua; è realizzato con tessuti e fodere riciclate e non tinte, 100% piuma di provenienza responsabile e pelliccia rigenerata.

State sviluppando altre categorie produttive?
Crediamo ci siano più opportunità per espandere categorie come maglieria, piumini leggeri, rainwear, giacche softshell. Ad agosto abbiamo introdotto la prima collezione di pile, la reazione dei clienti è stata eccezionale, a settembre è stata la volta della prima linea di maschere protettive. Quanto alle calzature, sono una nuova categoria che non vedo l’ora di vedere nei negozi entro l’autunno 2021, insieme a un’evoluzione completa del prodotto negli anni a venire. L’acquisizione di Baffin nel 2018 ci ha permesso di approcciare la categoria in modo strategico.

Ci sono delle novità in termini di crescita retail?
Recentemente abbiamo aperto a Dublino su Grafton street e a Berlino, raggiungendo così cinque negozi accanto a Londra, Parigi, Milano. Sul fronte globale, siamo approdati a Hong Kong su Canton road, mentre nella Mainland Cina, dove quest’anno abbiamo raddoppiato la nostra presenza retail con l’opening di cinque store, abbiamo raggiunto anche Changchun.

Avete progetti strategici per l’Italia?
Il nostro approccio strategico all’Italia è incentrato sull’esperienza digitale, la personalizzazione e la sostenibilità. Durante la pandemia globale, abbiamo introdotto l’esperienza di acquisto virtuale nella penisola. Inoltre, per la prima volta il negozio di Milano presenta il servizio di personalizzazione: i clienti potranno aggiungere ai parka disegni distintivi come iniziali. Dal 7 gennaio inoltre nello store si potrà trovare lo Standard Expedition parka.

Le aziende di moda si stanno impegnando per un futuro sostenibile?
Ora è il momento per le aziende di chiedersi cosa possono fare per i loro consumatori e per il loro pianeta, piuttosto che aspettare che i governi intervengano.

Fonte: mffashion.com

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