Anche H&M sbarca nel metaverso e apre il suo primo negozio virtuale

Appena due mesi fa, avevamo detto che il metaverso sarebbe stato la prossima grande scommessa di tanti settori, e tra questi il lusso. A dare ragione a questa visione ci sono anche i numeri: secondo l’ultima analisi di Morgan Stanley, questo nuovo mondo digitale potrebbe generare un giro d’affari di 50 miliardi di dollari per i marchi del lusso entro il 2030.

Il primo negozio virtuale H&M
L’ultimo grande player a rendersi conto delle potenzialità del virtuale è stata H&M, circa 19 miliardi di euro di vendite nette nel 2021 (+6%). La catena svedese è infatti sbarcata nel metaverso insieme a Ceek, società che offre servizi digitali collegando artisti, atleti e creatori digitali direttamente con i loro fan nei mondi virtuali, con l’apertura del suo primo negozio virtuale.

Al suo interno, ça va sans dire, abiti digitali che potranno essere pagati tramite Ceek Coin, la valuta di Ceek. L’allestimento dello store potrebbe trarre in inganno: manichini, appendini, cartelli con sconti e persino un registratore di cassa. Ma è uno spazio che non esiste se non a Ceek City, universo digitale tridimensionale creato ad hoc, in cui sono già presenti teatri, sale da concerto e campi sportivi. Per accedere a Ceek City, gli utenti devono pagare un abbonamento. Nella piattaforma vengono venduti oggetti digitali e vestiti reali (da ordinare e ritirare nei negozi fisici), nonché Nft.

Se Ceek, che ha già accordi con la Universal Music (può condividere concerti di artisti come Lady Gaga o Bon Jovi), Apple e T-Mobile, non è nuovo a partnership con grandi multinazionali, per H&M si tratta del primo esperimento nell’universo virtuale.

Gli altri marchi nel metaverso
Già molte altre aziende hanno manifestato interesse per questa nuova dimensione. Solo nell’ultimo anno, ad esempio, Nike ha assunto un manager del metaverso, Eric Redmon, che ha guidato il progetto Nikeland, spazio virtuale sulla piattaforma Roblox. O Adidas, che ha acquistato un terreno nel metaverso di The Sandbox lo scorso novembre e sta sviluppando un nuovo progetto con il marchio Nft Bored Ape Yacht Club, e Inditex, che ha collaborato a una collezione con l’azienda sudcoreana Ader Error, acquistabile in formato virtuale tramite l’applicazione Zepeto.

Si pensi poi a Balenciaga, maison sotto l’orbita di Kering, che a settembre ha stretto un accordo con il colosso del gaming Epic Games progettando abiti virtuali che i giocatori possono acquistare digitalmente.

Anche Gucci, il marchio guidato da Marchio Bizzarri, si è alleato con Roblox per il suo ingresso nel metaverso. Tramite un’esperienza multimediale immersiva a Firenze, e uno spazio virtuale del Gucci Garden, la maison ha accolto i clienti più affezionati sulla piattaforma di gaming per ben due settimane. Che il futuro del lusso si sposterà in questo nuovo mondo, sembra ormai chiaro.

Fonte: forbes.it

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