Alibaba il trampolino di lancio del made in Italy

Giornata importante per l’Italia e i rapporti con la Cina.

Alibaba, il colosso cinese dell’ecommerce, si è alleato con il made in Italy tout court: l’obiettivo è quello di sviluppare il commercio online delle imprese italiane sul negozio virtuale di Alibaba che da Hangzhou, capitale dello Zheijiang, sta allargando la sua influenza sul pianeta.

Un accordo con molte potenzialità, come attirare in Cina il meglio del made in Italy. Fin d’ora su Tmall e Taobao, i due bracci operativi di Alibaba, sono già presenti pezzi di made in Italy; ad esempio, su Tmall i premi per i voli per l’Expo milanese; su Taobao è spuntata Italy week, che offre tanti prodotti italiani. Adesso si tratterà di farne una questione di sistema: non sarà facile perché entrare nel meccanismo di Alibaba richiederà anche un training particolare.

Così, dopo la Gran Bretagna e la Francia, che si è arresa alla corte serrata del gigante cinese, anche l’Italia si lancia con Alibaba ma non senza aver preso qualche necessaria precauzione, come rafforzare le tutele contro i falsi e le frodi online. Come dire, va bene andare sui negozi virtuali, ma bisogna proteggere i produttori e i consumatori dalle offerte online non autentiche o peggio dannose.

Alibaba si impegna a mettere a disposizione un team dedicato che lavorerà in Cina a stretto contatto con le aziende italiane, a rafforzare la cooperazione a difesa della proprietà intellettuale, a promuovere campagne specifiche per i prodotti italiani mettendo anche a disposizione una lista di operatori della logistica in grado di dare una mano, infine scegliere i prodotti più appetibili per Tmall dedicati alla fascia alta dei prodotti, a supportare la piattaforma di pagamenti Alipay e l’accesso a Cainainao, la società di joint venture di Alibaba.

Non solo, il memorandum contempla anche una campagna a tappeto per la promozione dei brand italiani. Sarà per questo che, dati i potenti mezzi di Alibaba, l’offerta di contribuire attivamente al marketing dell’Italia, specie sul versante Cina, è di quelle che non potevano essere rifiutate.

Tratto dal SOLE 24 Ore

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