2015 all’insegna delle start-up
Un Grande Fratello che pungola le nostre pulsioni d’acquisto è la app Wish, assistente allo shopping da caricare sullo smartphone. Si presenta come un caleidoscopio di immagini di articoli commercializzati da diversi venditori a prezzi competitivi. Si basa sulla costruzione di una lista di desideri tematica: inverno, accessori, promozione. Wish li incrocia con le informazioni pescate dall’account Facebook dell’utente e gli invia promozioni e coupon a colpo quasi sicuro visto che ha già manifestato interesse per quell’articolo. Già registrati 100 milioni di profili e raccolti 78,7 milioni di dollari.
Sullo shopping online si basa anche Instacart, che punta sulla velocità di consegna: distribuisce prodotti freschi acquistati nel negozio (fisico) preferito, li ritrovate a casa in un’ora. Fondata da un ex quadro di Amazon la start-up, operativa nelle principali città Usa, ha raccolto 158 milioni di capitali.
Di cibo si interessa anche Blue Apron che propone menù, provvede agli acquisti e alla consegna degli ingredienti e vi accompagna sullo schermo nella realizzazione della ricetta al proprio domicilio. Superati un milione di pranzi al mese, l’azienda di Matt Salzberg, che richiama la start-up italiana Paisan con prodotti di eccellenza nostrana, ha racimolato 50milioni di dollari.


 
                     
						 
						 
						