Un Black Friday sostenibile e senza intoppi è possibile: le regole di Quantis e Adyen

Con quattro italiani su cinque pronti a fare shopping durante il Black Friday (il prossimo 25 novembre) e il Cyber Monday, i brand devono farsi trovare pronti ad affrontare l’ondata di acquisti, che a livello globale nel 2021 sono stati pari a una spesa di 1,8 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020), con circa il 25% della spesa annuale online concentrata nei soli mesi di novembre e dicembre (dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano).

Secondo la piattaforma tecnologica finanziaria Adyen – scelta da fashion brand come Woolrich, Ferragamo e Brunello Cucinelli – fondamentale è che le aziende si preparino al meglio a uno dei momenti chiave dello shopping stagionale, affrontando adeguatamente e senza intoppi il grande volume di acquisti, soprattutto tramite e-commerce, effettuati in un breve lasso di tempo. Un’esperienza negativa può infatti allontanare i nuovi clienti e portare a una diminuzione del sell out.

«I server cloud – spiegano da Adyen – sono di grande aiuto nei periodi di picco, come appunto il Black Friday, perché consentono di aumentare e diminuire automaticamente l’utilizzo del volume dei dati disponibili in base alle esigenze». In altri termini, quando molti clienti accedono al sito e acquistano online, l’e-commerce deve essere in grado di attivare automaticamente più server per fare fronte al momento critico, attrezzandosi per evitare il classico collo di bottiglia.

Anche a livello di informazioni sulla navigazione degli utenti, è meglio non vengano memorizzate su un server specifico e che siano distribuite su diversi sistemi. In questo modo, se si verifica un problema con un server non si rischia di perdere tutti gli acquisti in corso su quel particolare sistema. Controlli in tempo reale, per identificare eventuali problemi nelle prestazioni di un sito (magari causate da recenti modifiche della piattaforma), sono indispensabili, accanto a quelli di routine.

«Inoltre – proseguono i portavoce della società – grazie alle funzionalità avanzate di raccolta degli insight offerte dalla nostra piattaforma è possibile, per esempio, scoprire le entrate generate da ciascun canale e il numero di pagamenti effettuati con i singoli metodi di pagamento, consentendo ai marchi di offrire alla clientela esperienze personalizzate e favorendone la fidelizzazione». A proposito di pagamenti, occorrono soluzioni avanzate per la gestione del check out, tra cui i pagamenti in un click.

I risvolti del Black Friday, e più in generale dell’e-commerce, riguardano anche la sostenibilità. Come sottolinea uno studio di Quantis, realtà leader nella consulenza ambientale, esistono dieci buone pratiche che il fashion può applicare per contenere le emissioni generate dagli acquisti di e-commerce.

Da notare che il 75% delle emissioni di gas serra proviene dai packaging di consegna, mentre un 15% è da attribuire alla logistica. La ricerca di un prodotto online e il completamento dell’acquisto da parte dell’utente è associata a un 7% di queste emissioni e, con un tasso di reso medio del 14%, la cosiddetta reserve logistics impatta con un 3%.

Sull’altro piatto della bilancia c’è la tendenza dei consumatori ad acquisti più rispettosi dell’ecosistema: il 67% del totale, in base a un’analisi di Bcg sul “Venerdì nero”, punterà a prodotti più durevoli, il 57% farà attenzione alla policy delle aziende environmentally friendly e il 59% privilegerà realtà locali. Del resto, come fa notare Simone Pedrazzini (direttore di Quantis Italia), «l’attenzione alla sostenibilità è crescente e trasversale, tra policy maker, investitori, aziende e cittadini».

Questo il decalogo messo a punto da Quantis, affinché i marchi e i distributori passino dalle parole ai fatti: investire in sistemi di packaging riutilizzabili; alleggerire il packaging; puntare su sistemi di packaging fatti al 100% con materiali riciclati; privilegiare veicoli elettrici per spedizioni e consegne last mile; avere a disposizione per il last mile anche cargo bike; in generale, incentivare modalità di consegna alternative più efficienti; promuovere tempi di consegna più sostenili. Inoltre, alimentare i fulfillment center con energie rinnovabili, ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi dei siti web e ridurre il numero dei resi.

Fonte: fashionmagazine.it

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