Retail Food Service, Ivano Garavaglia, Head of Retail, GfK anticipa il focus del suo intervento: “Cambiamento nelle abitudini dei consumatori e attese per il futuro”

Ivano Garavaglia, Head of Retail, GfK, anticipa il focus del suo intervento in occasione della VII edizione di Retail Food Service, l’evento che approfondisce le tendenze del mondo della ristorazione, allineate con i cambiamenti del panorama dell’alimentazione, della tecnologia e dei gusti dei consumatori.

Attraverso GfK Sinottica, una ricerca continuativa sulla popolazione italiana, che si basa sulle risposte di 12mila panelisti, monitoriamo costantemente gli stili di vita, la fruizione mediale e i comportamenti di acquisto e di consumo alimentare e non.

I dati raccolti ci danno modo di confrontare la situazione pre e post lock down da diversi punti di vista: una prima osservazione, a livello generale, riguarderà la frequentazione di punti d’acquisto di beni alimentari in generale, per poi approfondire l’evoluzione delle abitudini degli italiani nei pasti fuori casa e concludere con un focus sui nuovi orientamenti alimentari (attenzione a regimi dietetici, interesse per cibi più o meno salutari o sostenibili).

Solo per fare un accenno, sulla base di dati oggettivi, abbiamo avuto modo di confrontare la situazione pre e post lockdown: a seguito della prima chiusura imposta dall’emergenza sanitaria, gli italiani hanno ridotto notevolmente la frequenza di acquisto beni alimentari in tutti retailer, fattore che ha visto aumentare di conseguenza il volume dei beni acquistati. Gli italiani che dichiaravano di fare una spesa molto consistente durante il primo lockdown erano il 49% della popolazione (in crescita del +26%) rispetto al periodo pre-pandemia.

Addentrandoci nel settore della ristorazione, chiaramente i pasti fuori casa sono drasticamente crollati, così come l’abitudine di mangiare fuori casa da solo, prima per imposizione, poi per scelte diverse, per il cambiamento apportato dallo smartworking, dalla riduzione generale del tempo speso fuori casa, ma anche dalla riscoperta di regimi dietetici ritenuti più salutari o legati a valori etico-sostenibili. A questo si aggiunge una crescente attenzione alle spese, alle modalità di fruizione dei servizi, in particolare agli aspetti legati alla sicurezza e a garanzie dal punto di vista igienico-sanitario. Solo per fare un cenno ai dati che mostrerò, il 75% della popolazione dichiara di voler frequentare “Ristoranti poco affollati”.

Non possiamo fare previsioni certe su come e quando si tornerà alla normalità, ma sappiamo che dovremo parlare di una “nuova normalità”, per affrontare la quale, tutte le aziende dovranno essere pronte: durante il mio intervento mostrerò come sono cambiate le abitudini degli italiani, quale il sentiment e le attese per il futuro, con l’obiettivo di offrire un’overview sui punti di maggiore attenzione per i retailer nell’affrontare la ripartenza.

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