Replay lancia la boutique-ristorante

Il marchio italiano di denim, guidato dal 2010 da Matteo Sinigaglia, che possiede il 51% delle quote insieme a suo fratello Massimo via Equibox Holding, ha presentato “The Stage”, il nuovo ristorante che ha aperto da poco tempo all’interno del suo flagship milanese di 1.500 m2, che si trova in Piazza Gae Aulenti, nel quartiere rinnovato di Porta Nuova.

L’intrattenimento è il business che funziona meglio nel mondo, dai bar agli hôtel. Inoltre, è molto più facile identificare dei target precisi di consumatori in questi luoghi, mentre nelle boutique, che ormai accolgono ogni sorta di pubblico, è maggiormente difficile posizionarsi

Partendo da questa constatazione, il marchio ha messo a punto un nuovo concept di negozio “multi-sensoriale”, che s’ispira al binomio moda e ristorazione già messo in pratica dalle griffe di lusso, inserendo al fianco della sua abituale offerta di vestiti una caffetteria-lunch, un bar-lounge e un ristorante.

Nello stesso spirito, Replay sta testando da poco più di un mese un bar biologico nella sua boutique di rue Etienne Marcel a Parigi, che sta dando “risultati molto soddisfacenti, tenendo conto che non vi è stata ancora nessuna comunicazione sulla sua apertura”.

Infatti, la label vuole duplicare la formula applicata nel flagship di Milano a New York e Londra, con inaugurazioni previste nel 2016 e nel 2017. Il Replay “The Stage”, realizzato insieme allo studio di design newyorchese Roman and Williams Buildings, sarà proposto in queste due città con un concept identico, ma con arredamenti diversi.

Il flagship è stato infatti concepito come un set cinematografico che lascia intravedere il set e il suo dietro le quinte, e sarà poi modificato regolarmente, visto che i consumatori odierni sono costantemente alla ricerca di novità.

Il ristorante rappresenta per esempio lo scafo del Titanic rovesciato. Saranno sviluppati anche dei formati più piccoli, attorno ai 250 m2, come la boutique-bar attualmente in fase di test a Parigi. L’obiettivo del brand è di riposizionarsi in un segmento “smart premium”, un lusso accessibile con jeans venduti al cliente finale tra i 139 e i 159 euro. In quest’ottica, il sito Web e l’e-commerce, le cui vendite sono cresciute del 30% nel 2014 (e valgono il 5% del giro d’affari totale), è stato totalmente rinnovato con l’aiuto della società newyorchese CTG.

tratto da fashionmag.it

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