Printemps chiude sette punti vendita in Francia

Printemps costretta ad avviare una profonda ristrutturazione. La società ha annunciato la chiusura di sette punti vendita, di cui quattro department store Printemps (Parigi Place d’Italie, Le Havre, Strasbourg, Metz), e tre store dell’insegna giovanile Citadium (Parigi Champs Élysées, Parigi Nation, all’interno di Printemps Nation, e Tolone).

“Dopo aver vagliato tutte le alternative percorribili, il gruppo Printemps si trova oggi costretto a trasformare il proprio modello di business per fermare le perdite, adattarsi alle esigenze del mercato e assicurarsi un futuro nel lungo periodo”, spiega il gruppo in un comunicato.

Fondato nel 1865, il gruppo Printemps possiede 19 grandi magazzini in Francia e altri otto punti vendita Citadium. L’organico è di circa 3mila dipendenti. Nel 2013 un gruppo d’investitori qatarioti ha rilevato le partecipazioni azionarie sia di Deutsche Bank, che controllava il 70% di Printemps, sia dell’italiana Borletti, detentrice del restante 30%, per una cifra non nota.

Le chiusure dovrebbero permettere al gruppo di finanziare un piano strategico da 40 milioni di euro, che saranno poi investiti per “rendere il digitale e l’omnicanalità un’importante leva di crescita, di reinventare l’esperienza retail, di rafforzare la differenziazione dell’offerta e di riqualificare la base clienti”. Inevitabili le ricadute sui posti di lavoro, con 428 licenziamenti.

Lo scorso marzo, dopo quasi 13 anni, Paolo de Cesare ha lasciato il ruolo di amministratore delegato di Printemps. Al suo posto il gruppo ha nominato Jean-Marc Bellaiche, operativo dallo scorso 1 ottobre.

Fonte: pambianconews.com 

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