Nike corre da sola: taglia altri 7 rivenditori

Nike accelera nella direzione direct-to-consumer. Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale, infatti, il gigante dello sportswear sarebbe pronto a tagliare i legami con altri sette retailer (Urban Outfitters, Dsw, Shoe Show, Dunham’s Sports, Olympia Sports, Big 5 Sporting Goods e Macy’s), mettendo a segno un passo importante per allontanarsi da modelli di vendita che coinvolgono terze parti. E per tutelare i propri margini.

“L’allontanamento dal tradizionale modello di vendita tramite terzi – si legge su Charged, portale specializzato in news dal fronte vendite al dettaglio -, che ha visto i retailer abbassare il più possibile i prezzi dei propri prodotti per competere con il crescente predominio dell’e-commerce, è in corso da tempo. Nell’agosto dello scorso anno, Nike aveva confermato la fine della partnership con importanti grossisti con una mossa audace che avrebbe visto i suoi prodotti non più disponibili in oltre mille negozi. Il gruppo ha interrotto bruscamente la vendita dei suoi prodotti a una serie di partner strategici tra cui Zappos, Belk, Dillards, Boscov’s, Bob’s Stores, Fred Meyer, Eblens, Vim e City Blue“.

Ad anticipare il cambio di strategie di Nike era stato, nel 2019, il Sunday Times, citando una lettera del colosso di Beaverton. Alcuni contratti di fornitura sono cessati nel 2020, per uno stop definitivo che dovrebbe concretizzarsi quest’anno.

Secondo quanto comunicato nelle scorse settimane, Nike ha archiviato il terzo trimestre dell’esercizio 2020-21 con ricavi in crescita del 3% a 10,4 miliardi di dollari (circa 8,7 miliardi di euro). Il dato ha di poco mancato le stime di Wall Street per 11 miliardi di dollari. Le vendite dirette del gigante dello sportswear hanno segnato un +20% a 4 miliardi di dollari, mentre l’utile trimestrale ha toccato quota 1,4 miliardi (+71 per cento). Nei nove mesi al 28 febbraio scorso il fatturato del colosso dello swoosh è passato da 31 a 32,1 miliardi di dollari, mentre i profitti sono balzati da 3,3 a 4,2 miliardi.

Fonte: pambianconews.com 

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