La gdo vista da Sami Kahale, Ceo Esselunga

Com’è essere un retailer?
Essere, oggi, un retailer è sfidante, appassionante e, allo stesso tempo, una grande responsabilità e richiede molta lungimiranza. Ho sempre considerato Esselunga un’azienda leader della grande distribuzione ma, una volta entrato a farne parte, ho scoperto un grande patrimonio di eccellenze produttive, una passione e una dedizione da parte delle persone che vi lavorano a tutti i livelli: un forte senso di appartenenza e competenze uniche. Oggi credo che chi sceglie Esselunga non lo faccia solo per la spesa, ma per vivere un’eccellente esperienza di acquisto, per trovare prodotti di assoluta freschezza e servizi di altissima qualità a prezzi competitivi, in un ambiente molto curato.

Come è cambiata la gdo italiana negli anni e quali sono i driver di crescita da perseguire?
Negli ultimi anni, la gdo ha attraversato profonde trasformazioni e cambiamenti a una velocità straordinaria, ma questa domanda oggi, dopo l’anno che abbiamo appena trascorso e il periodo che ancora stiamo vivendo, assume un significato particolare.

Ci siamo riscoperti a rivestire un ruolo di primo piano, che ci è stato riconosciuto su più fronti: abbiamo lavorato durante l’emergenza sanitaria per offrire un servizio indispensabile al Paese. Oggi abbiamo una nuova consapevolezza con cui guardare al futuro.

La capacità di intercettare i desideri dei clienti, la resilienza e la velocità di risposta al mercato, gli investimenti in innovazione in particolare nei canali di vendita, dal negozio fisico all’online, l’attenzione alla comunità, all’ambiente e al territorio di cui siamo parte sono certamente importanti chiavi per lo sviluppo.

Esselunga sta cambiando pelle, quali sono gli obiettivi per il 2021?
Esselunga trae forza dalle sue tradizioni e dalle sue origini ma, allo stesso tempo, dalla sua capacità e volontà di saper innovare; continueremo a crescere con questi valori. Lavoriamo con impegno ed energia per mantenere sempre altissimi i nostri standard. Nell’ultimo anno abbiamo avuto importanti aperture: l’evoluzione dell’esperienza di acquisto con il nuovo layout di Brescia Triumplina, i format di vicinato La Esse, il primo negozio a Genova e siamo prossimi ad inaugurare nuovi supermercati in città dove non siamo ancora presenti, come Livorno e Mantova. Abbiamo inoltre dato un forte impulso all’eCommerce, vero e proprio turning point del settore. Proseguiremo su questa strada e su altre ancora perché abbiamo un piano di sviluppo ambizioso su tutti i fronti.

Vi siete presentati al mondo come food-company: quale sarà l’evoluzione di questo concetto?
La nostra ambizione è quella di essere la cucina di tutte le famiglie che oggi sono sempre più attente alla propria salute e alla sostenibilità. Non siamo solo distributori, ma anche produttori; prepariamo le ricette della tradizione con ingredienti di prima qualità, dando vita a prodotti unici. Ma Esselunga significa anche innovazione ed è in quest’ottica che è impegnata altresì nello sviluppo innovativo delle sue attuali produzioni adattandole all’evoluzione degli stili di vita e di consumo per realizzare nuove ricette in linea con i trend di mercato, grazie anche ad una costante innovazione tecnologica.
Entro il 2025 contiamo di lanciare nuovi prodotti e rivisitare oltre 250 ricette per migliorare e bilanciare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti a marchio. A questo si aggiunge una sempre maggiore attenzione alla trasparenza in etichetta, all’educazione alimentare oltre all’imprescindibile sicurezza e qualità dei nostri prodotti.

Qual è la vostra strategia per lo sviluppo della mdd?
Tutti i prodotti a marchio, che siano realizzati da noi o da fornitori attentamente selezionati, sono suddivisi in diversi brand, ognuno dei quali risponde a specifiche esigenze dei clienti. Tra questi, per esempio: il BIO nato oltre 20 anni fa, i Pronti in Tavola, la linea Equilibrio che risponde a specifiche esigenze salutistiche, CheJoy pensata per i bambini dai 4 anni, la linea Smart ideata per dare una risposta alla necessità di risparmio delle famiglie. Inoltre, abbiamo la linea Top con materie prime di altissimo livello, l’alta pasticceria Elisenda nata in collaborazione con il ristorante stellato Da Vittorio. Complessivamente abbiamo 5.400 referenze di prodotti a marchio tra freschi e confezionati. Tutte le nostre linee hanno un comune denominatore: l’attenzione alla freschezza e alla qualità con l’obiettivo di offrire il miglior prodotto al migliore prezzo.

Qual è la politica di buying e i rapporti con i brand? Quali saranno le linee guida per quest’anno?
Esselunga seleziona con molta attenzione i propri fornitori con l’obiettivo di costruire rapporti basati sulla fiducia e il rispetto. Di tutti i nostri fornitori verifichiamo preventivamente i criteri di correttezza e legalità secondo canoni molto stringenti. Creiamo con loro rapporti basati sulla lealtà e di “win-win” reciproca. È su questo percorso che Esselunga intende proseguire. Le nostre linee guida sull’assortimento non cambieranno, poiché i risultati sono più che soddisfacenti.

Come è cambiato il rapporto con il territorio?
Siamo un’azienda italiana, fortemente radicata nel territorio. Da sempre nel nostro assortimento abbiamo privilegiato il Made in Italy, favorito i localismi e i piccoli produttori. L’obiettivo resta quello di essere a supporto dei territori in cui siamo presenti attraverso iniziative e progetti a sostegno delle singole comunità, non trascurando comunque le situazioni di particolare necessità di altre zone del Paese. Siamo intervenuti, ad esempio, in maniera massiccia sostenendo la popolazione dell’Aquila dopo il terremoto e forniamo derrate alimentari al Banco Alimentare da molti anni per aiutare le fasce più deboli. Dal 2015, tramite l’iniziativa Amici di Scuola, abbiamo distribuito materiale scolastico per oltre 79 milioni di euro, promuovendo così la cultura e l’educazione delle nuove generazioni.
Quest’attenzione alle comunità e al territorio assume un valore ancora più importante in questo momento critico, motivo per cui continueremo ad impegnarci sempre di più ed è con grande orgoglio che lo vogliamo raccontare.

Come sono cambiate le abitudini di consumo e come cambieranno quest’anno?
Dall’inizio dell’emergenza da Covid-19, il consumatore cerca ancor più la convenienza, la multicanalità tra eCommerce e negozi fisici, presta molta più attenzione all’italianità dei prodotti, all’ambiente e alle politiche di sostenibilità e ha acquisito maggiore consapevolezza negli acquisti. Inoltre, è aumentata la richiesta di specifici articoli, come per esempio i prodotti di base e i confezionati. È evidente che c’è stata una diminuzione significativa dei consumi fuori casa; questo trend si invertirà nella fase post-Covid per quanto non completamente, anche perché molte persone continueranno a prestare la propria attività lavorativa in modalità smart working.

Parliamo di fidelizzazione…
La fedeltà si costruisce con il tempo. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Sono convinto che la base di tutto sia soddisfare al meglio le esigenze dei clienti, mutevoli nel tempo, e che si debbano sempre superare le loro aspettative. Abbiamo un’ottima fedeltà: su oltre 5 milioni di clienti il 95% è fidelizzato. Questo risultato deriva dall’offerta di un vasto assortimento di prodotti di assoluta eccellenza e freschezza ai prezzi più convenienti, da un’esperienza di acquisto facile e piacevole e da servizi e programmi di qualità come l’eCommerce e quelli offerti dalla carta Fìdaty.
L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 è stato un grande test sulla fedeltà per tutti. Ad esempio, durante il primo lockdown il divieto di spostarsi tra Comuni ci ha fortemente penalizzato perché molti clienti non hanno potuto recarsi nei nostri negozi ma, al termine di questo periodo, sono comunque tornati a fare la spesa da noi.

Chi sono i nuovi competitor per la gdo? E per Esselunga?
La concorrenza c’è sempre stata e sempre ci sarà. Per Esselunga lo scopo primario è quello di soddisfare al meglio i clienti. Ci saranno sempre nuovi competitor, come i discounter oppure nuovi player nell’eCommerce ma, se continueremo ad essere focalizzati sul cliente, saremo sempre vincenti.

L’eCommerce a Milano vale l’8%, nel resto d’Italia è sotto il 2%: mancanza di offerta o di domanda?
Le vendite online, che già crescevano a ritmi importanti nel periodo pre-Covid, hanno avuto una fortissima accelerazione nell’ultimo anno. Questo trend si riscontra anche in molte altre parti del mondo. Per esempio, in Uk si è passati da un valore pre-Covid del 7% a un successivo 13%.
Esselunga continua a investire in questo settore e ad ampliare l’offerta di spesa online, un servizio che i clienti dimostrano di apprezzare. Sempre più player entreranno nel mondo eCommerce e si troveranno ad affrontare la sfida di creare un business proficuo.

Secondo alcuni, la gdo italiana deve rafforzarsi: sei d’accordo? Vedremo altre operazioni di M&A?
Chiunque faccia impresa deve sempre confrontarsi, avere una visione più generale della situazione per crescere e consolidarsi nel tempo. C’è un nuovo modello di sviluppo sostenibile che si basa su un più consapevole rispetto del pianeta e delle prossime generazioni, su una crescita economica rispettosa dell’ambiente. Su questo nuovo concetto di progresso e innovazione tutti i settori, incluso il nostro, devono intensificare i propri sforzi. Nel nostro Bilancio di Sostenibilità abbiamo dato molto risalto a questi aspetti e raccontato di come Esselunga si stia spendendo per garantire salute e benessere, modelli di consumo e produzione sostenibili per ridurre gli sprechi, per proteggere gli ecosistemi terrestri.
Per quanto riguarda l’M&A è in atto un processo di consolidamento in Italia che non deve stupirci dato l’alto livello di concentrazione esistente negli altri mercati europei; pertanto non escludo che possano esserci nel nostro Paese altre operazioni di fusioni e acquisizioni. Durante la pandemia il retail ha fornito un servizio essenziale per la comunità e il modo in cui ha gestito questa emergenza ha sicuramente cambiato molto nella percezione dei clienti e delle persone in generale. Mi sembra che nel periodo peggiore dal dopoguerra abbiamo dimostrato di poter condividere posizioni equilibrate e costruttive a beneficio di molti ed è importante per noi garantire questo ruolo essenziale anche nel futuro.

Fonte: mark-up.it

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