Interdis tra carburante e piano pick up
Nei supermercati del Gruppo VéGé arriva anche la benzina. Un primo distributore è stato appena inaugurato in uno dei punti vendita a marchio Nonna Isa, in Sardegna. E tra il 2015 e il 2016 su tutta l’isola ne saranno aperti altri dodici, per un investimento totale di 3,5 milioni di euro. L’obiettivo a medio termine è proseguire così, impiantando altre stazioni di servizio in Sicilia e Veneto, per arrivare ad averne in tutto 40 e creare un rapporto più empatico con i clienti, che nei negozi potranno fare la spesa e acquistare carburante a prezzi convenienti.
Questo è solo l’ultimo passo di una strategia più ampia che ha visto questa cooperativa della distribuzione organizzata con un giro d’affari di 2,7 miliardi di euro nel 2013 (+10 per cento) – cambiare struttura e addirittura nome, con l’obiettivo di affiliare nuovi imprenditori e acquisire più punti vendita.
La decisione più radicale è stata quella del cambio del nome lo scorso giugno: VéGé era prima Interdis. L’idea di tornare alla prima insegna, era maturata già dal 2011, dopo che la società consortile Interdis era stata protagonista di una riorganizzazione. In quegli anni c’era stata l’uscita di alcuni associati. E poi era seguita l’interruzione a febbraio del 2012 dei rapporti con Conad, con l’abbandono della supercentrale Sicon, alla quale aderiva insieme al gruppo Rewe.
Forte di un nuovo nome e struttura, VéGé che riunisce 21 imprese e 1.495 punti di vendita tra supermercati, iper, superette, discount, specializzati e cash & carry continua la campagna acquisti. Solo a inizio novembre ha affiliato Comipro, consorzio dell’home e personal care dal fatturato di oltre 230 milioni di euro. Negli stessi giorni, ha fatto il suo ingresso Sicilia Distribuzione dei fratelli Leone, attiva nell’area del catanese. Nei mesi precedenti aveva poi conquistato l’azienda Grd e i suoi 34 punti vendita tra Agrigento e Catania. La società Marotta che opera tra Palermo e Trapani. E infine Gi-Cap e i suoi 55 punti vendita a marchio Qui Conviene, Qui Risparmi e Alis, attivi nella zona di Messina. La maggior parte di questi negozi adesso cambierà le insegne in Sidis.
Prossimo passo: sperimentare le vendite digitali. «Vogliamo che il cliente possa ordinare la spesa online, tranne il prodotto fresco, per poi passare solo a ritirarla – affermano da Vegè – da ottobre 2015 partiremo con i primi due punti pick up in Lombardia e Veneto».
Tratto da affri & finanza