I piani di Ferrero
Ferrero, primo acquirente al mondo di nocciole con un consumo pari al 25% del totale, destinato alla sua Nutella, è l’unico gruppo che non ha problemi di forniture perché Oltan è il produttore numero uno dell’Asia.
L’acquisto dell’azienda (500 milioni di dollari fatturato) si è rivelato strategico, molto di più che non l’acquisizione di un altro competitor, come l’americana Russell Stover, che è stata rilevata da Lindt. E completa la strategia di espansione nella filiera a valle iniziata lo scorso sanno con l’acquisto di Stelliferi, azienda di nocciole e semilavorati italiana con un importante filiale in Turchia.
Da anni ormai l’azienda di Alba, che in tutto il mondo fattura 8,1 miliardi, ha focalizzato gli investimenti (525 milioni nel 2013) sul sostegno dei propri marchi più forti e sull’espansione in nuovi mercati più che sul lancio di nuovi brand. Il calo dei consumi e la crescita della marca privata hanno ridotto lo spazio fisico sugli scaffali per i prodotti delle industrie e Ferrero lo ha capito per tempo. L’unica eccezione sono i prodotti cosiddetti trend setter come Nutella.
Solo un terzo del fatturato del gruppo guidato da Giovanni Ferrero arriva dall’Italia (2,7 miliardi) ma la famiglia ha riconfermato la centralità della penisola e in particolare del Piemonte anche nell’ultimo incontro annuale con i sindacati. L’ultimo bilancio che si è chiuso il 31 agosto e sarà reso noto nei prossimi giorni è stato positivo nonostante le difficoltà del mercato interno dove è stato segnalato un calo dei volumi di vendita a fronte di una tenuta delle quote di mercato, sia nei prodotti da forno sia nelle praline sia nelle tavolette.
Il gruppo ha anche annunciato nuovi investimenti sui propri prodotti per aumentare i volumi, e ha destinato 50 milioni al lancio della nuova merendina B-ready cui è dedicata una linea di produzione nuova tutta italiana.
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Qualche problema, segnalano i sindacati è stato registrato «nel comparto delle bevande (Estathe) e dei semifreddi (Pinguì)». A livello internazionale il gruppo continua a crescere su quasi tutti i mercati. Asia, Russia, Usa, Australia, Brasile e Argentina. In Messico e Turchia sono entrati in funzione in nuovi stabilimenti. Ma la nuova frontiera è la Cina dove sono in corso i lavori per la costruzione della prima fabbrica Ferrero.


						
						
						