H&M e Decathlon, impegno per maggiore chiarezza su temi green

H&M e Decathlon hanno concordato di “adeguare o non fare più dichiarazioni di sostenibilità sui loro vestiti e/o siti web” dopo che le autorità olandesi hanno evidenziato pratiche di greenwashing. A rivelarlo è uno statement della Netherlands’ Authority for Consumer Markets (Acm), secondo la quale le due insegne si sono ora “impegnate a informare i consumatori in modo più chiaro, al fine di ridurre al minimo il rischio di pratiche ingannevoli che coinvolgono affermazioni di sostenibilità”. Al centro dell’indagine dell’Authority termini giudicati fuorvianti come “Ecodesign” e “Conscious”.

H&M e Decathlon, riporta la stampa internazionale, doneranno inoltre, rispettivamente, 500mila e 400mila euro per cause legate alla sostenibilità nel settore moda. Alla luce di questo impegno da parte dei due gruppi, l’Acm non imporrà sanzioni.

Decathlon – si legge su Business of Fashion – ha affermato che sta lavorando con l’Acm per correggere gli aspetti in cui la comunicazione relativa all’etichetta “Ecodesign” del marchio mancava di chiarezza e dettaglio. H&M non avrebbe invece risposto alla richiesta di commento da parte della testata specializzata.

“I consumatori che desiderano fare scelte sostenibili devono poter avere fiducia nella veridicità delle affermazioni che le aziende fanno sui loro prodotti o siti web – ha dichiarato alla stampa Cateautje Hijmans van den Bergh, membro del board dell’Acm -. Siamo lieti di vedere che queste aziende hanno riconosciuto che avrebbero dovuto informare i consumatori in modo più chiaro sugli aspetti di sostenibilità dei loro prodotti e che adegueranno le varie dichiarazioni e le loro giustificazioni. Adotteranno anche misure per informare meglio i propri clienti in futuro”.

Quanto accaduto a H&M e Decathlon è solo l’ultimo esempio di una crescente pressione normativa sulle affermazioni ‘green’ da parte dei brand internazionali. Nel Regno Unito, come ricorda sempre Business of Fashion, gli e-tailer Boohoo e Asos, nonché il marchio moda George (label dei supermercati Asda) sono indagati per greenwashing dalla Competition Markets Authority mentre, dall’altra parte dell’Atlantico, sempre H&M sarebbe oggetto di una class action intentata nello stato di New York.

Fonte: pambianconews.com 

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