Eurospin, Lidl, MD: boom del discount

Terremoto nella distribuzione moderna. La cessione della rete commerciale dei tedeschi di Billa e la decisione di abbandonare l’Italia è solo la punta dell’iceberg di una crisi profondissima delle catene commerciali. Negli ultimi anni il crollo dei consumi ha dimezzato gli investimenti per le nuove aperture, ha ridotto, per la prima volta, la superficie di vendita, ha eroso i margini degli operatori commerciali e innescato chiusure e trasformazioni con massicci ricorsi agli ammortizzatori sociali.

Dall’altro lato, però, continua il boom dei discount,che crescono sulle ali della crisi. Dall’inizio della crisi i negozi low cost sono volati da 3.543 a 4.525 e la corsa continua. I primi tre player del settore – Eurospin, Lidi e Md-Ld – controllano metà della rete con un giro d’affari di circa 9 miliardi, di cui 3,9 del leader Eurospin.

Discount è sinonimo di prezzi bassi e, almeno per i big, è sinonimo anche di grande crescita e ricchi profitti. Irresistibile l’ascesa dei veneti di Eurospin, società controllata da Migross, Shop, Dao cooperativa e Vega. La crisi dei consumi ha fatto bene: dal 2007 sono passati da 682 punti vendita a 950 e le vendite da 1,9 miliardi a 3,9.

Qual è la formula del successo di Eurospin? L’azienda non parla, ma si sa che la catena low cost punta su un’assortimento contenuto di prodotti, molto convenienti, in strutture spartane e nelle periferie delle città.

A livello commerciale, Eurospin è il leader del canale con una quota di mercato del 31,9%. Alle spalle del gruppo veneto inseguono, a distanza, Lidl con il 17,6% e Md+Ld con il 13,5%.

Tratto da ilsole24ore

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