Ecco le strategie di Aldi per il 2020

Aldi proseguirà nel 2020 il suo progetto di espansione in Italia, confermando l’impegno nelle sei regioni in cui il retailer si è finora insediato. Resta primaria l’attenzione per l’ortofrutta, biglietto da visita dei suoi punti vendita, che in futuro troveranno più spazio nei centri storici, mentre si accelera ulteriormente sul fronte della sostenibilità.

“Abbiamo portato in Italia una nuova spesa, con un percorso che parte da un’attenta preselezione dei prodotti, caratterizzata da essenzialità e responsabilità, e offre ai clienti una nuova esperienza di acquisto grazie alla riduzione virtuosa dell’assortimento”, sottolineano a Italiafruit News i referenti di Aldi Italia. “In meno di due anni dall’arrivo nel Paese è stata creata una rete di 78 punti vendita situati in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto ed Emilia-Romagna. Possiamo dirci molto soddisfatti della relazione di fiducia che abbiamo instaurato con i numerosi clienti che hanno visitato i nostri punti vendita e con le comunità in cui operiamo”.

Quali sono i progetti per i prossimi mesi? “Il piano di sviluppo per il 2019 ha visto l’apertura di numerosi store e il nostro obiettivo per il 2020 è quello di rafforzare la nostra rete grazie ad uno sviluppo capillare che andrà ad interessare le regioni in cui Aldi è già presente. Un piano di crescita strutturato che ci permetterà di essere vicino ai clienti del Nord Italia e di far conoscere a tanti altri una nuova idea di spesa a pochi passi da casa. L’espansione futura prevede l’apertura di ulteriori punti vendita anche nei centri delle città. Per garantire un’ottimale organizzazione logistica inoltre, il centro già operativo di Oppeano, nel Veronese, verrà presto affiancato da un secondo centro di direzione e distribuzione a Landriano (Pavia). La nuova piattaforma permetterà di rifornire più da vicino i punti vendita delle regioni del Nord Ovest”.

Il reparto ortofrutta si conferma strategico: “Proponiamo una generosa selezione di circa 120 referenze tra frutta e verdura fresca di I gamma e IV gamma, con l’intento di offrire freschezza e convenienza e rispondere alle diverse esigenze del cliente. Per tutti i prodotti ortofrutticoli sono previsti rigorosi disciplinari di produzione finalizzati alla generale riduzione dell’utilizzo di pesticidi e all’esclusione di sostanze nocive per le api. Il rispetto di tali specifiche viene regolarmente verificato attraverso un fitto programma di analisi eseguite regolarmente da laboratori accreditati”.

“Aldi – prosegue l’azienda – propone nel suo assortimento un giusto equilibrio tra prodotti sfusi e confezionati, per meglio rispondere alle necessità della propria clientela. In un’ottica di sempre maggiore attenzione alla riciclabilità dei materiali, nell’ambito degli imballi primari abbiamo già eliminato i vassoi in polistirene e aumentato significativamente la quota di imballi in R-Pet e Pet in alternativa ad altri materiali plastici. L’imballaggio secondario per la movimentazione della nostra frutta e verdura è invece costituito, per la maggior parte dei prodotti, da imballaggi riutilizzabili in plastica”.

Sono previste novità nel layout dei punti vendita? “Come l’assortimento, anche lo store concept è stato sviluppato appositamente per il mercato italiano, per rendere l’esperienza del cliente più piacevole e per semplificare l’acquisto attraverso un’organizzazione intuitiva degli spazi. Gli allestimenti moderni e luminosi e la cartellonistica interna rendono ogni prodotto visibile e facilmente fruibile. Il reparto ortofrutta è ispirato ai mercati tradizionali: solitamente visibile dall’esterno grazie a grandi vetrate è il primo ampio spazio che accoglie i clienti dopo il loro accesso al negozio. Aldi osserva con grande interesse le nuove abitudini di consumo, così come la possibilità di implementare la propria offerta con tutti quei prodotti e servizi che possano arricchire l’esperienza di acquisto e renderla più contemporanea. Non escludiamo quindi a priori di valutare ulteriori, future innovazioni”.

“Il Gruppo aziendale Aldi Sud, in qualità di operatore della Gdo, agisce a livello internazionale attraverso la presenza in mercati globali e lungo la filiera”, tiene a precisare il retailer. “La responsabilità aziendale si estende alle azioni immediate e al loro impatto. Per questo, Aldi considera la responsabilità come parte integrante dei processi decisionali aziendali. Questo concetto di gestione responsabile viene definito nei princìpi di Corporate Responsibility, attraverso il programma pluriennale di Corporate Responsibility Oggi per domani, con cui operiamo responsabilmente per garantire uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e per la società del futuro. L’impegno dell’azienda si concentra nella riduzione degli effetti derivanti dal proprio business e nella trasparenza nei confronti dei clienti attraverso materie prime tracciate e informazioni riguardanti i prodotti in etichetta”.

Tra le iniziative viene segnalata la strategia pluriennale “Aldi, missione Im-ballo! Ridurre. Riutilizzare. Riciclare.” che coinvolge, oltre ai propri collaboratori, anche fornitori, produttori e lo stesso cliente finale, per l’ottimizzazione dei rifiuti da imballaggio. “Gli obiettivi di Aldi si concentrano su direttrici ben precise: entro il dicembre 2025 il peso totale degli imballaggi delle referenze a marchio esclusivo dovrà essere ridotto, rispetto al 2018, del 25% in relazione al fatturato; l’aumento del tasso di riciclabilità e la riciclabilità verificata per tutte le tipologie di pack dei prodotti a marchio esclusivo entro il 2022; l’eliminazione degli articoli in plastica usa e getta”.

“Lavoriamo – concludono da Aldi – affinché entro il 31 dicembre 2020 tutte le confezioni di vendita di articoli a marchio esclusivo con componenti a base di legno o carta, nonché i contenitori in cartone utilizzati per i prodotti liquidi siano costituiti da materiale riciclato in misura non inferiore al 70% del totale o siano certificate secondo la catena di custodia (CoC) da parte del Forest Stewardship Council (Fsc) o alternativamente del Programma for the Endorsement of Forest Certification Schemes (Pefc)”.

Fonte: italiafruit.it

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