E-commerce nei video. Ora scende in campo anche YouTube

Non più solo video da milioni di views. Sulla scia di Instagram e Facebook, anche YouTube sarebbe pronta ad introdurre i tag d’acquisto per lo shopping in rete. La piattaforma di video sharing nata nel 2005 potrebbe diventare il prossimo marketplace online. Per ora, sarebbe in una fase sperimentale e avrebbe invitato i creativi a taggare i prodotti all’interno dei propri video rendendoli acquistabili. In questo modo, YouTube sarebbe in grado di tracciare le attività degli utenti e connettersi con i tool e-commerce di Google. Un portavoce di YouTube ha cercato di minimizzare le mire commerciali dichiarando alla testata americana che la finalità della sperimentazione permetterebbe agli utenti di scoprire maggiori informazioni sui prodotti migliorando la propria experience.

Negli ultimi mesi, sia Facebook che Instagram hanno potenziato i propri tools legati allo shopping, l’ingresso di YouTube nel campo dell’e-commerce rappresenterebbe la prima vera contromossa di Google che, pur avendo introdotto ‘Google Shopping’ e ‘Buy in Google’, non è ancora sceso in campo con un offerta altrettanto engaging. Negli anni la notorietà di YouTube non ha perso vigore e ha anzi dato vita a nuove figure di riferimento come gli youtuber in settori quali il beauty, i videogame e la moda. Più di 2 miliardi di utenti si rivolge alla piattaforma generando 15 miliardi di dollari all’anno. Secondo i dati forniti dalla piattaforma il numero di canali che guadagnano almeno 10mila dollari è cresciuto di oltre il 50% di anno in anno. Il numero dei canali con più di un milione di sottoscrizioni è già cresciuto del 65% rispetto all’anno scorso con persone che seguono più di un miliardo di ore di video generando miliardi di views ogni giorno.

L’importanza dei contenuti video è in netta ascesa. come dimostrano il crescente successo di TikTok e la spinta di ‘Reels’ da parte di Instagram. Nonostante non appartenga alla Generazione Z, YouTube resta un precursore dei tempi e potrebbe essere un serio competitor commerciale.

Fonte: pambianconews.com

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