Douglas chiude 17 negozi in Italia

Il gruppo Douglas ha deciso di chiudere 17 punti vendita della propria catena di profumerie, comunicando ai sindacati “la necessità di avviare un immediato piano di riorganizzazione della rete di negozi”. A spingere la società verso questa decisione sono state le perdite di fatturato e redditività a seguito all’emergenza sanitaria e ai provvedimenti per limitare la diffusione del Coronavirus in Italia e nel resto dell’Europa. “Con il ridimensionamento della catena in tutto il continente – sottolinea una nota di Douglas – sarà possibile salvaguardare la liquidità del gruppo ed evitare il fallimento”.

Nel nostro Paese chiuderanno 17 store entro il 31 marzo 2021 in Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. Le tre sigle hanno inoltre fatto sapere di aver organizzato con i vertici del gruppo Douglas un incontro urgente per oggi 8 febbraio.

Le tre firme hanno ricordato a mezzo stampa che già all’inizio del 2019 Douglas Italia aveva annunciato la chiusura di 35 negozi, a causa di contratti di affitto troppo cari o non rinnovati e per redditività negativa. In seguito a quella crisi venne firmato un verbale di accordo in cui si dichiaravano superati i problemi di carattere occupazionale, anche grazie all’acquisizione dei marchi Limoni e La Gardenia. In quella fase si optò per il “mantenimento del perimetro esistente”.

“L’Auspicio – concludono i sindacati – è quello di individuare soluzioni condivise in alternativa ad un processo di riorganizzazione che mette a rischio centinaia di posti di lavoro e che potrebbe tradursi con pesanti ripercussioni sociali nel corso di congiuntura economica che già risente fortemente degli effetti della crisi pandemica in atto”.

Fonte: pambianconews.com 

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