Coronavirus, negozi riaperti: le nuove regole del decreto. 20 giorni per adeguarsi alle norme

Dispenser per il disinfettante, metratura dei locali, areazione e dispositivi di sicurezza. Ci sono venti giorni di tempo per prepararsi alla «fase 2». Venti giorni per negozi e aziende che dal 4 maggio potrebbero tornare in attività. La ripresa sarà «graduale» e dipenderà dalla curva epidemica, dunque dall’andamento dell’R0, l’indice di contagio. Alcune regole sono state inserite nel Dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Altre saranno messe a punto in queste settimane dagli esperti coordinati da Vittorio Colao e dal Comitato tecnico scientifico. Sempre con la raccomandazione ormai ritenuta essenziale: evitate baci e abbracci e mantenete la distanza tra le persone di almeno un metro.

Pulizia
Uffici e negozi dovranno essere puliti due volte al giorno. Prima dell’apertura e in una pausa quotidiana si dovrà provvedere al lavaggio degli ambienti e alla sanificazione. Dovranno risultare puliti anche i sistemi di areazione dei locali.

Dispenser
Gli erogatori del disinfettante per le mani dovranno essere sistemati all’ingresso dei locali. Per gli uffici si dovrà provvedere anche a sistemare gli erogatori «accanto a tastiere e schermi touch». I negozi e gli uffici pubblici dovranno avere un erogatore accanto alle casse e per chi utilizza il sistema di pagamento con i Pos.

Mascherine e guanti
Chi lavora a contatto con il pubblico dovrà indossare guanti e mascherine. Gli stessi dispositivi sono raccomandati negli uffici e obbligatori quando non è possibile garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro. I guanti usa e getta dovranno essere indossati anche per chi acquista alimenti e bevande.

Orari di apertura
Viene raccomandato l’ampliamento delle fasce orarie per evitare il sovraffollamento. Gli accessi nei negozi e negli uffici dovranno essere sempre scaglionati tenendo conto della metratura.

40 metri quadri
È stata fissata una misura standard di 40 metri quadri. «Per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori». In caso di locali più piccoli dovrà essere garantito il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro.

Oltre i 40 metri quadri doppio ingresso
Per i «locali di dimensioni superiori a 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita».

Trasporti
Quando il flusso di persone sarà più consistente i mezzi di trasporto dovranno garantire l’accesso alle persone in modo da garantire la distanza di almeno un metro e in modo che siano occupati soltanto i posti a sedere.

Parrucchieri e centri estetici
Dovrà essere garantito il rapporto di un lavoratore per un cliente. I trattamenti potranno essere effettuati seguendo le stesse regole dei laboratori sanitari e dunque indossando mascherine e guanti.

Bar e ristoranti
Al momento possono lavorare soltanto con consegne a domicilio. In base ai parametri di sicurezza dell’Inail sono in fondo alla lista delle riaperture e in ogni caso dovranno riorganizzarsi seguendo le regole del distanziamento. Per questo bisognerà garantire almeno un metro tra lavoratore e cliente al bancone mentre nelle sale la distanza tra i tavoli dovrà essere di almeno due metri per garantire il passaggio in sicurezza dei camerieri.

Le Regioni
In base all’indice di contagio R0 potranno proporre al governo ordinanze meno restrittive per la riapertura di alcune attività ma l’emissione dei provvedimenti dovrà essere sempre concordata con Palazzo Chigi.

Fonte: corriere.it

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