Carrefour, dalla canadese CoucheTard una proposta di acquisto del valore di 16 miliardi di euro

Anche una società delle dimensioni di Carrefour, il gruppo francese della grande distribuzione alimentare che opera anche in Italia con oltre 1.07a punti vendita che occupano 18mila lavoratori, e che a livello globale conta oltre 320mila dipendenti in 30 differenti Paesi, può diventare obiettivo di una scalata. Dal gruppo canadese CoucheTard arriva infatti una proposta di fusione con il colosso francese della Gdo. Carrefour ha confermato la proposta parlando di una proposta «amichevole» e sottolineando che «le discussioni sono in una fase molto preliminari». Secondo il quotidiano canadese Le Devoir la proposta avanzata da CoucheTard sarebbe di circa 25 miliardi dollari canadesi (circa 16 miliardi di euro).

Il gruppo CoucheTard, che possiede complessivamente 14.200 punti di vendita, avrebbe sottoposto una lettera di intenti non vincolante a Carrefour. L’offerta, prevalentemente in cash, sarebbe di circa 20 euro per ogni azioni Carrefour. Nel 2017 CoucheTard aveva acquisto il gruppo Usa Cst Brands per 4,4 miliardi di dollari. Intanto per effetto della proposta alla Borsa di Parigi il titolo Carrefour ha chiuso la seduta del 13 gennaio con un rialzo del 13,42% a 17,54 euro (ma ha sfiorato anche +20%) dopo avere confermato i «colloqui molto preliminari» in corso con il gruppo canadese Alimentation Couche-Tard . L’ operazione potrebbe dar vita infatti a un colosso globale della distribuzione, con una posizione di forza su entrambe le sponde dell’Atlantico e un totale di quasi 26500 punti vendita (alle cifre attuali). Ma se l’ipotesi ha fatto schizzare il titolo della catena francese, nella Borsa canadese le azioni di Couche-Tard – leader sul mercato nazionale ma anche molto forte negli Stati Uniti – hanno innescato un forte ribasso e hanno perso quasi l’11% a 36,88 dollari canadesi.

«Non sono favorevole» a un’eventuale acquisto di Carrefour da parte del gruppo canadese CoucheTard. In gioco c’è la sovranità alimentare dei francesi. Non sono favorevole all’idea che Carrefour possa essere acquistato da un concorrente estero», ha affermato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire nel corso di un’intervista sul canale France 5. Carrefour, aggiunge il ministro, «è il primo gruppo privato per occupazione, è un gruppo importante per la sicurezza alimentare francese e per il suo approvvigionamento. E con l’emergenza coronavirus abbiamo visto come questo comparto sia vitale, come sia importante la salvaguardia dei beni essenziali. In palio c’è la sovranità alimentare dei francesi». Le Maire non esclude l’utilizzo del decreto sul controllo degli investimenti stranieri in Francia. «Con questo provvedimento possiamo dare il consenso o meno ad accordi di questo tipo. E come ho detto a priori non sono favorevole a questa operazione. Anche il settore della distribuzione alimentare è stato inserito nei settori strategici».

Fonte: corriere.it

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