Bic vittima del Covid. Salva i conti con le vendite online

La pandemia di Covid-19 ha indebolito Bic, azienda francese che produce materiale da cancelleria, penne a sfera, accendini, rasoi, e che è in cerca di nuove strade (si è lanciata nella scrittura digitale) dopo che l’anno scorso ha accusato un forte calo dei consumi nel mondo. L’anno scorso il fatturato è diminuito del 12,6% (a tassi di cambio e perimetro costanti), attestandosi a 1,6 miliardi di euro. Il risultato netto è stato quasi dimezzato, a 937 milioni. Tuttavia, la società ha deciso di mantenere il pagamento del dividendo (per 81 milioni di euro) e prevede di riacquistare azioni per 40 milioni. La liquidità è di 183,9 milioni.
Le vendite di cancelleria (35% del totale) sono state le più colpite (-23,2%) dal momento che hanno sofferto al chiusura delle scuole che ha incrementato l’apprendimento a distanza.

In calo anche le vendite degli accendini (rappresentano il 38% del fatturato), diminuite del 4,7%, nonostante l’aumento dell’utilizzo ai fornelli e barbecue che negli Usa ha dopato le vendite (+27,1%). Nessuna sorpresa neppure sul fronte dei rasoi: se ne sono venduti meno (-6,8%) perché sia uomini che donne, uscendo meno, ne hanno fatto meno uso.

Di positivo c’è stato l’incremento delle vendite online (+18%), principalmente attraverso partner come Amazon e Walmart, che rappresentano ormai il 7,3% della cifra d’affari di Bic.

Il 2021 si annuncia ancora incerto. La direzione si augura un rimbalzo tra il 5% e il 7% dell’attività a tassi costanti. Questa previsione presuppone un aumento delle vendite nelle tre categorie di prodotto di Bic e eventuali acquisizioni alle quali il gruppo ha deciso di destinare fino a 100 milioni di euro l’anno.

Fonte: italiaoggi.it

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